capitolo 2

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A fine Agosto tutto sembrava andare meglio. Avevano smesso tutti di piangere tutte le notti per i morti e Harry si sentiva meno in colpa dopo che tutti si erano confidati con lui.

Nessuno gli portava rancore... anzi gli erano grati per aver salvato il mondo. Senza di lui Voldemort avrebbe preso il potere e metà popolazione sarebbe già morta.

Ma per fortuna il bene ebbe la meglio. Harry era più felice insieme a Ginny ...e Teddy che cresceva sempre di più.

"Sei pronto Harry?" chiese Ginny bussando al bagno in cui si trovava il suo ragazzo.

Harry aprì la porta e uscì dal bagno. Si era vestito bene per andare al Ministero. Aveva deciso di iscriversi al corso per diventare Auror.

"Secondo te mi prenderanno anche se ho fatto solo fino al stesso anno?" chiese preoccupato Harry.

"Sei Harry Potter! Hai salvato tutti noi! Perché mai non dovrebbero prenderti?!" sbottò Ginny per la millesima volta nell'ultima settimana.

Harry era convinto che non lo avrebbero preso. Lui non pensava mai al fatto che aveva salvato un sacco di vite... ma più tosto a quante ne aveva perse.

"Dammi la mano" gli disse Ginny porgendogli la sua e appena Harry la toccò si materializzarono a Londra. Vicino a una delle entrate per il Ministero.

Entrarono nella cabina telefonia che sembrava non funzionante ai babbani e Ginny inserì dei soldi. La cabina si mosse e li trascinò giù.

Quando la porta si aprì si trovavano nel bel mezzo della gente che camminava a destra e sinistra.

Harry strinse la mano di Ginny che gli fece un sorriso e si incamminarono verso l'ascensore.

"Che piano era?" chiese Ginny scrutando i tasti cercando di ricordare il numero.

"Piano 5" rispose Harry schiacciandolo.

Un giovane ragazzo era appena entrato con sua mamma nell'ascensore. La signora si tappò la bocca appena vide Harry. Non capiva cosa avesse fatto. Aveva sbagliato piano? Ma come faceva la signora a sapere dove dovevano andare?

"Tu... tu... sei Harry Potter?" chiese la signora mentre gli si coloravano le guance per l'imbarazzo.

"Si..." ripose Harry confuso.
"Piacere signor Potter. Io sono Melissa Smith" gli prese la mano e gliela strinse forte quasi fino a rompergliela.

L'ascensore iniziò a muoversi e il ragazzo accanto alla signora aveva la bocca spalancata.

"Lui è mio figlio. Thomas. Gli hai salvato la vita... durante la guerra... hai salvato la vita a tutti noi... grazi mille davvero. Lei è un mago d'avvento incredibile signor Potter!" spiegò la signora agitata.

"Mi chiami solo Harry..." disse lui arrossendo. Non ci aveva pensato che avrebbero potuto riconoscerlo e quelle parole fecero migliorare la sua giornata.

"È stato un piacere" disse Ginny con tono disprezzante lanciando un occhiata alla signora che salutava Harry mentre uscivano dall'ascensore che si era fermato.

"Amore... calmati" le disse Harry ridacchiando.
"Sono calma!" abbaiò Ginny.

Harry sorrise e poi si guardò in torno in cerca di dove andare. Vide una freccia di legno fluttuare con su scritto: UFFICI AUROR che indicava un corridoio.

"Andiamo" disse Harry prendendo per mano la sua ragazza e si avviarono verso il corridoio.

Nella prima porta c'era scritto: SEGRETERIA così decisero di bussare.

AUROR || drarryWhere stories live. Discover now