capitolo 12

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Cinque mesi dopo...

Ron non la aveva preso poi così male per la separazione di Harry e Ginny. D'altronde Harry non la aveva tradita o le aveva spezzato il cuore, ma semplicemente non funzionava.

Ginny abitava con Luna sopra al loro negozio e quando Harry era a lavoro spesso andava da Teddy nel pomeriggio o se lo portava a lavoro. Si erano organizzati in modo da non lasciare mai Teddy da solo. A volte andava a stare anche da Ron e Hermione.

Draco e Harry erano ormai migliori amici, mai come con Ron, lui era un fratello per Harry, ma voleva molto bene anche a Draco.

Erano diventati inseparabili. Svolgevano qualsiasi compito insieme e condividevano gli uffici. Erano un duo straordinario.

I loro nomi comparivano ogni settimana nella Gazzetta del Profeta dopo aver splendidamente risolto l'ennesimo caso.

"Draco! Aprì!"
Harry bussava da ore alla porta di Draco ma non apriva. Aveva ricevuto un altro incarico e anche Harry. Lo stesso ovviamente. Ma non era il solito compito.

"Draco... se vuoi lo farò io da solo... ma apri questa porta!"

Non successe nulla. Silenzio totale.

"Alohomora" puntò la bacchetta alla serratura Harry, ma quella con si mosse.

Draco doveva aver fatto un incantesimo. Così Harry con tutta la forza che aveva tirò un calcio alla porta e quella balzò giù.

Tutti si affacciarono dalle loro porte per vedere cosa fosse successo.

"Non serviva spaccarmi la porta!" sbottò Draco irritato.

"Tu non mi aprivi, cosa avrei dovuto fare?"

"Cosa sta succedendo qui?" arrivò la direttrice con le braccia incrociate.

"Reparo" risistemò la porta che Harry aveva buttato a terra con un calcio.

"Signorina... Lucius è il padre di Draco e..."
"Lo so bene. Per questo abbiamo dato il compito a voi due, Draco deve affrontare suo padre, mi dispiace ma è l'unico che può farlo... nessuno lo conosce meglio di lui"

"Ha ragione, Harry, lo farò. Nessuno conosce mio padre meglio di me"

Harry sospirò preoccupato mentre la direttrice se ne tornò nel suo ufficio senza dire nulla.

"Sei sicuro?" chiese Harry a Draco che guardava fuori dalla finestra.

"Sicuro... meglio che ci sbrighiamo... so dove può essere. Dammi la mano"

Harry non esitò e diede la mano a Draco. Non era sicuro che sarebbe andato tutto bene. Qualcosa gli diceva che sarebbe successa una catastrofe. Era la prima volta che dovevano recuperare un evaso da Azkaban che non si sa come sia evaso... e per di più il padre di Draco.

Quando Harry riaprì gli occhi si ritrovò a Malfoy Manor. Sembrava un'altro posto alla luce del sole, l'ultima volta c'era l'oscura nebbia grigia che si aggirava attorno alla casa.

"Perché credi sia qui?" chiese Harry dubitante
"Ti devo dire una cosa" sospirò Draco aprendo il grande cancello.

"Sono diventato Animagus per ordine di mio padre... ma lo ho fatto legalmente, non come lui. Pensava che sarei andato ad Azkaban sotto forma di animale per salvarlo... ma credo lo abbia appena fatto da solo. Poi credo sia qui perché questo posto lo conosce bene ed è protetto, per di più mia madre morirebbe a costo di proteggerlo, lo ama troppo. Quindi l'intuito e la logica mi dicono che è qui."

"Si ha senso".

Draco sorrise. Harry trovava il modo di tirarlo su di morale anche in questi momenti. Riusciva a farlo sorridere sempre.

"Adesso io busserò alla porta fingendo di voler salutare mia madre... anche se lei saprà perché sono qui... ma non saprà che ci sei anche tu. Nei giardini posteriori c'è un tombino, ecco, sembra un tombino ma se lo apri è un tunnel, devi andare sempre dritto... la prima porta che troverai sarà la mia camera. Lo ho fatto fare a Dobby al primo anno ad Hogwarts per andare in giardino la notte. Tu dovrai cercare mio padre. Conto su di te"

"Certo. Tombino. Perfetto. Ci vediamo tra venti minuti. Ti verrò a cercare io"

Draco annuì e continuò per la sua strada. Harry si infilò il mantello dell'invisibilità e andò a cercare il tombino.

Draco bussò alla porta e finalmente dopo cinque minuti sua madre gliela aprì.

"Draco... entra pure"
"Grazie mamma. Penso tu abbia saputo di papà... che è scappato"

Narcissa annuì. Aveva il fiatone e i capelli disordinati, per non parlare delle pietose condizioni del vestito. Draco lo notò e si portò la mano alla fronte scioccato.

"Mamma... non dirmi che..."
"Dirti cosa?"
"Dove è papà?"
"E perché io dovrei saperlo?"
"Non lo tradiresti mai"
"Cosa c'entra?"
"Mamma lo vedo a mille miglia che hai appena fatto sesso. Dove è papà?"
"Draco! Non parlarmi così!"

"Bene lo cercherò da solo!"
"Non è qui. È scappato... quando ha sentito il campanello"
"Menti!"
"Non lo farei mai!"

Draco non credeva alle parole della madre ma dopo aver bloccato ogni stanza della casa con un incantesimo impedendo a chiunque di uscire dalla stanza in cui si trovasse e dopo averla perlustrava non trovò Lucius, quindi le credette.

L'unico che aveva trovato era Harry in camera di Draco. Si smaterializzarono nell'ufficio di Draco. Dove lui stette tutto il tempo zitto.

Harry lo aveva lasciato solo mentre nel suo di ufficio pensava a come poterlo prendere. Dove era tutto solo? E magari trasfigurato in un animale... e chissà quale animale. Draco sapeva solo che era un Animagus non registrato suo padre... ma non che animale fosse.

E se fosse un pavone? Lucius era ossessionato dai pavoni! Gliela aveva detto Draco a une delle prime cene di una lunga serie che avevano fatto insieme.

Doveva dirlo a Draco. Poteva essere un idea. Ma quando aprì la porta del suo ufficio lui non c'era. Probabilmente era tornato a casa. Così Harry fece lo stesso.

AUROR || drarryWhere stories live. Discover now