capitolo 4

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Il primo giorno di lezione del corso per diventare Auror era arrivato. Harry stava in preda al panico davanti la porta.

Con lui c'erano altri ragazzini... alcuni li aveva visto la scorsa volta mentre altri erano nuovi. Tremavano dall'ansia.

Quando la porta si aprì, davanti a loro per accoglierli, c'era la signorina Parkinson. La stessa giovane ragazza che aveva incontrato l'altra volta.

La stanza aveva dei banchi e una lavagna. Su ogni banco c'era un nome e quando Harry vide il suo ci si sedette.

"Buongiorno a tutti!" salutò con grande sorriso la signorina Parkinson.

"Il corso per diventare Auror non prevede solo che voi impariate nuovi incantesimi di difesa o che vi esercitiate con la bacchetta... ma anche teoria. Soprattutto al primo anno dovrete impegnarvi e studiare molto! Dovrete conoscere le storie e le tecniche di vecchi Auror ma soprattutto la storia di Voldemort... nonostante lui sia morto ha ancora molti seguaci che tentano di diventare come lui... e il nostro compito è quello di sbatterli ad Azkaban. E per farlo dobbiamo conoscere la storia. Penso anche che il nostro amico Harry Potter ci aiuterà..."

Tutti si voltarono a guardarlo mentre lui arrossiva. Aveva sconfitto il mago oscuro più potente di tutti i tempi ma Harry rimaneva comunque un timidone.

"Ora gradirei che mi diceste un vostro talento... o anche di più se ne avete più di uno. Vorrei che vi esercitaste personalmente sul vostro talento in modo da usarlo a vostra difesa. Tu come ti chiami?"

"Sarah Minkol" ripose timidamente una ragazza.

"Un tuo talento?"
"Sono brava con le pozioni..."

Passarono tutto il tempo così. A dire il loro nome e in cosa fosse più spunti. Esattamente come il primo giorno di scuola.

"Harry! Qual è il tuo talento invece?" chiese la signorina Parkinson

"Beh... so fare un Incanto Patronum... oppure so volare bene sulle scope"

"E quando lo hai imparato l'Incanto Patronum?" chiese lei stupita

"Lo ho imparato al terzo anno..."
"Terzo anno?! Wow! Noi lo impareremo tra qualche mese... ti piacerebbe mostrarcelo? Sempre se riesci... non è facile"
"Certamente!"

Harry si alzò dalla sedia e punto la bacchetta verso la fine della stanza. Si concentrò pensando a un ricordo felice e li venne in mente Teddy.

"Expecto Patronum!" gridò e dalla bacchetta uscì solo una striscia argentea.

La classe fece dei ridolini e Harry si sentì tremendamente in imbarazzo.

"Silenzio! Volete provare voi?! Guardate che non è facile! Già questo è davvero tanto" lo difese la signorina Parkinson e Harry tornò al suo posto ancora imbarazzato.

Non vedeva l'ora di iniziare le lezione eppure già al primo giorno aspettava la fine della lezione.

"Harry! Come è andata?" chiese accogliente la signora Weasley quando tornò a casa.

"Lasciamo perdere..." disse lui sedendosi al tavolo con gli altri. Lo aspettavano per il pranzo.

"Che è successo?" chiese Ron curioso e tutti lo guardavano in attesa di una riposta.

"Nulla... è che non sono riuscito a fare un Incanto Patrono... e hanno riso" disse lui rattristato. Sperava di fare bella figura invece si erano messi a ridere.

"Non è mica facile farne uno!" sbottò subito Hermione arrabbiata. Qualsiasi cosa fosse ingiusta lei era sempre sempre pronta a ribattere e a difendere i suoi amici.

"Poi è normale! Insomma tu hai ucciso Voldemort e i mesi dopo perché non stati sicuramente facili... come per tutti immagino... e quelli si mettono a ridere?!" continuò diventando rossa in viso.

"Sta calma Herm... era solo il primo giorno" alzò le spalle Harry cercando di sembrare indifferente.

"Sono sicuro che sarai il migliore della classe!" si aggiunse Ron.
"Ne siamo certi tutti di questo!" disse la signora Weasley incoraggiante.

Harry fu così grato in quel momento di avere delle persone così speciali a sostenerlo. Non desiderava di meglio.

AUROR || drarryTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon