capitolo 13

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Il giorno dopo Harry pensò tutta la mattina con Draco a cosa potessero fare almeno per trovarlo.

"Quali sono i posti in cui andrebbe?" chiese Harry segnando tutto su un foglio.

"Malfoy Manor... dove sta sera andrò a rendere permanente l'incantesimo di ieri che avevo fatto alla casa... e non mi viene in mente altro. Mio padre non aveva amici. Voldemort lo hai ucciso tu. Non ho idea di dove potrebbe essere"

"Sta sera vengo con te comunque... ha nascosto qualche oggetto in giro che potrebbe aiutarlo che tu sappia?"

"Non credo... l'unica cosa che so è che ama mia madre. Lui vuole stare con lei. Ora sarà in giro sotto forma di animale a cercare cibo per le strade"

"Ho un idea forse. E se lo intrappolammo?"

"Cioè?"

"Hai detto che ama tua madre, quindi vorrà stare con lei a Malfoy Manor e lei da sta sera non potrà lasciare casa. Quindi tuo padre sarà costretto a tornarci. Senza più uscire. Prima o poi tornerà da tua mamma no?"

"Mia mamma  gli direbbe che abbiamo fatto un incantesimo prima che varchi la porta per rimanere rinchiuso"

"Allora gli dobbiamo fare credere che tua mamma sia lì quando in realtà non c'è"

"E dove la metto mia mamma?"

"Beh... ha aiutato un detenuto a scamparla diciamo... quindi dovrebbe stare in prigione se la denunciassimo... ma solo se tu vorrai"

"Certo che voglio... lo dobbiamo fare, tanto non finirà ad Azkaban e se proprio dovesse andarci almeno sarebbe con l'amore delle su vita" quasi vomitò mentre lo disse.

"Perché dici così? È romantico..."

"Non da per me il romanticismo"

"Non credi nell'amore?"

"Non mi sono mai innamorato sul serio... quindi non saprei risponderti. Perché tu ci credi?"

"Certo! Io ho amato Ginny... anche se è finita"

"Beh ma è finita no?"

"Magari non è la mia anima gemella ma la ho amata"

"Non esistono le anime gemelle Harry"

"Si... come vuoi. Andiamo a farci un bicchiere  al bar babbano difronte casa tua sta sera?"

"Non hai qualcuno che ti aspetta a casa?"

"Teddy è con Luna e Ginny oggi"

"Beh non abbiamo nulla da fare quindi perché non divertirci?"

"Fantastico. Vado a preparare la denuncia di tua madre... ci vediamo alle cinque per andare a incantare casa sua. Ti aspetto nel mio ufficio"

Harry non lasciò parlare Draco per dirgli che avrebbe fatto lui la denuncia così scappò nel suo ufficio. Non voleva fargli fare anche questo. Già il fatto che suo padre era evaso da Azkaban era tanto.

Alle quattro Harry già bussava all'ufficio di Draco. Aveva esposto denuncia e aveva detto agli altri Auror che si sarebbero occupati loro di portarla in tribunale.

"Entra pure"

Draco fissava ancora la finestra che ora aveva le gocce di pioggia che vi ci scivolavano.

"Possiamo già andare se vuoi"
"Meglio, prima mi tolgo questa cosa dalla testa e prima starò meglio"
"Dammi la mano"

Draco si avvicinò a Harry e gli diede la mano. Sentì di nuovo quel brivido che sentiva ogni volta che semplicemente sfiorava Harry.

Harry invece odiava vedere Draco in questo stato, non era mai stato così triste.

Quando riaprirono gli occhi si ritrovarono davanti l'enorme cancello di Malfoy Manor.

"Devi aiutarmi a fare l'incantesimo anche tu o ci rimarrai bloccato di nuovo"
"D'accordo"

Draco e Harry bussarono alla porta. Narcissa aprì subito sta volta.

"Mamma... devi venire con noi... non ribellarti per favore" quasi pianse Draco.

"Ascoltami... io la porta al Ministero e tu fai l'incantesimo" suggerì Harry e Draco annuì.

"Signora Malfoy... la prego di seguirmi" le porse la mano Harry.

Narcissa non si ribellò vedendo la disperazione del figlio negli occhi.

Diede la mano a Harry e sparirono.

Draco cominciò a lacrimare seduto sugli scalini dell'entrata. Si mise a riflette sul fatto che se avesse fatto la scelta giusta anni fa ora non sarebbe qua a piangere. Ma non poteva lasciare sua madre da sola.

Fece l'incantesimo e si materializzò al Ministero. Davanti l'ufficio di Harry, dove bussò.

"Hai fatto?"

"Si, tranquillo. Tu?"

"Si..."

"Mi sono assicurato che la tenessero lì finché non gli avremmo ordinato noi di lasciarla  andare o di portarla in tribunale"

"Grazie..."

"È il minimo che possa fare"

"Sai cosa altro puoi fare? Portarmi a bere"

Harry non se lo fece ripetere due volte e in tram arrivarono vicino al bar davanti casa di Draco. Per loro posto fisso per quando qualcosa andava storto.

Alla seconda birra una ragazza bionda con un vestito sexy si avvicinò a Harry.

"Ciao, mi chiamo Aveline"
"Ciao, Harry"
"Che bel nome..."
"Ti posso offrire da bere?"

"Io me ne vado" si alzò Draco e si spostò al bancone del bar lasciando quei due soli.

"Due dita di Whisky per favore" disse alla barista. Quando gliele diede le buttò giù in un sorso.

Si voltò a guardare Harry e vide che si stava baciando con la ragazza.

Finiva così ogni volta. Harry si faceva sempre qualche ragazza come se avesse 16 anni. Draco sentiva il sangue che li ribolliva nelle vene. Non poteva sopportare che Harry se la facesse con tipe a caso. Pagò e se ne andò.

Harry non se ne accorse nemmeno. Continuò a farsi la tipa fino a seguirla nel bagno delle donne dove è meglio risparmiare cosa hanno fatto ma che tutti abbiamo capito.

Nel frattempo Draco a casa sua se ne stava disteso sul divano a pensare.

'Se non fossi stato così scorbutico la prima volta che lo ho visto forse ora ricambierebbe i miei sentimenti'

Non riusciva a pensare ad altro che a Harry negli ultimi mesi. Lui era la ragione per cui andava avanti. Ma non poteva dirglielo. Sapeva che lui non lo avrebbe accettato e avrebbero litigato.

AUROR || drarryKde žijí příběhy. Začni objevovat