⚠️Ho preso ispirazione da Alice in Borderland⚠️
Kali è un'assassina di 18 anni che un giorno si ritroverà in una Tokyo deserta da un momento all'altro.
Per sopravvivere dovrà partecipare a dei game mortali.
Non è mai stata innamorata e non è mai ri...
Arrivammo alla spiaggia e mi diressi in camera mia senza nemmeno salutare...
"Kali? Che succede?" Disse Chishiya entrando in camera dietro di me "Di solito mi faccio gli affari miei ma vorrei saperlo".
"Oh Chishiya, nulla è che sono stanca e voglio solo andare a letto, buonanotte"
"Va bene, buonanotte allora"
Uscì dalla stanza ed entrò Kuina.
"Kali quindi niente discoteca? Ho finto di essere stanca per andarci" rise lei.
"Io in realtà sono stanca davvero, scusami tanto Kuina, magari facciamo un altro giorno che ne pensi?"
"Va bene, buonanotte Kali, ma sei sicura di stare bene?" disse lei.
"Notte Kuina e si sto bene"
Uscì anche lei chiudendo la porta alle sue spalle.
*Pov Chishiya*
Ho visto Kuina uscire dalla stanza di Kali, salutarmi e andarsene, aveva detto la stessa cosa a Kuina.
Non era vero...
Kali non era stanca, nascondeva qualcosa e io dovevo scoprire cosa.
Sono stato fuori dalla sua porta per più di 1 ora e la luce restava accesa, si sentiva solo qualcuno piangere, era lei... Non sapevo cosa fare, mi piaceva e piaceva anche a quel verme di Niragi ma il fatto che mi piacesse mi divorava, non avrei mai sacrificato la mia vita per qualcuno ma per lei si, ero diventato pazzo...
*Pov Kali*
Appena uscirono entrambi presi la scatolina, presi il foglietto e lo aprii. Dentro c'era anche una collana. Il ciondolo era una chiave, probabilmente quella di casa e dietro ad essa c'era un coltellino.
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(Collana in questione)
La misi e poi lessi la lettera.
"Cara Kali, auguri per i tuoi 18 anni. Volevo chiederti scusa, in 13 anni non ti ho mai difesa dalle violenze di tua madre e sono stato lì a guardare mentre ti aiutava tuo fratello, quando è scomparso non mi sono comunque degnato di difenderti, neanche una volta e mi dispiace davvero tanto. So che guarderai il mio regalo velocemente e non ti accorgerai della lettera, non sono neanche sicuro che la leggerai, ma lo spero. Volevo anche dirti che so che sei 'lo psicopatico serial killer', come dice tua madre, che va in giro ad uccidere persone. Quando l'ho scoperto non sapevo cosa dire, non so se mi avresti ucciso o altro ma ti ho comunque continuato a regalare pugnali e non so perché. So anche che hai iniziato quando Takatora è scomparso. Ti ho comprato questi pugnali con queste fantasie delle carte da scala perché so che ti piacciono le carte e i trucchi di magia, quando esci la sera di solito entro in camera tua e le carte sono sempre sulla scrivania in posizioni sempre diverse quindi so che le usi. Parlando della collana, è la chiave di casa così non dovrò lasciare la porta aperta tutta notte e riuscirai ad aprirla da sola senza avere un ingombrante mazzo di chiavi da tenere non so dove. Il coltellino è per sicurezza, dopo aver saputo quello che fai la notte mi sembrava qualcosa di carino da darti. So che pensi che io sia più pazzo di te per non fermarti dopo che ho saputo il tuo lato da serial killer ma il punto è che anche io uccidevo persone da quando mia sorella, tua zia, è scomparsa. Quando avevo 16 anni lei se ne è andata di casa e non è più tornata, mi dispiace di averti detto che ero figlio unico ma il passato è passato e resta dove deve stare. Parlando di tua madre...lei ti ha dato il nome di una 'dea' indiana, rappresenta la morte e la distruzione, non ero d'accordo su questo nome ma lei ha insistito davvero tanto, con degli occhi che sembrava volessero uccidermi e in realtà ho l'impressione che uno di questi giorni lo farà a sangue freddo e ucciderà anche te. Spero che tu leggerai la lettera prima della mia o nostra morte...andiamocene a vivere noi due, da soli, in un'altra città, lontano dalle violenze e dalle bugie di tua madre...fammi sapere.
