È il mio modo di vivere

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Perdonatemi se non ho postato, è il periodo dove i professori sono così gentili da mettere 80 interrogazioni e 122 verifiche nello stesso giorno.
Poi ho avuto problemi fisici che mi hanno occupato parte del mio tempo libero e me lo stanno occupando anche ora purtroppo.
Sono entrata anche in varie crisi delle quali cui non entrerò nei dettagli; in breve, è stato un periodo difficile...
Ma rieccomi hahaha, VAMOSSSS

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..."Ma quello è Nezuko"

"Lo conosci? Io so solo che è arrivato 2 settimane fa" Mi spiegò Kuina "Ma sei stata assente per praticamente un mese, non mi sorprende che tu non lo sappia"

"Si vero, ma comunque ogni cosa a suo tempo, prima di tutto devo assolutamente trovare Niragi" Dissi.

"Io non voglio avere a che fare con questa storia, ti lascio l'aspirina in camera, ci sentiamo Kali" Disse infine facendo un piccolo sorriso amichevole.

In fondo aveva ragione a fare così, non mi sono comportata bene con lei e dovrò farmi perdonare, ma non in questo momento.

Mi girai dall'altra parte e lo cercai per tutta la spiaggia quando finalmente lo trovai nel bar della discoteca al chiuso a parlare e bere con i lottatori.

Non dissi niente, ero immobile sull'uscio della porta e dopo poco Niragi mi vide.

Aprì leggermente la bocca, posó il bicchiere che aveva in mano, poi prese il suo solito mitra che aveva appoggiato sopra uno sgabellino, disse qualcosa sottovoce ai suoi amici e infine camminò velocemente verso di me.

"Kali tu non devi sapere quello che è successo stanotte, fidati di me, non vuoi" Disse Niragi come se sapesse già quello che gli stavo per domandare.
Ed effettivamente ci aveva anche azzeccato.

"Ed è qui che ti sbagli, io voglio sapere ogni minimo dettaglio" Continuai.

Lui guardò gli altri lottatori che ci guardavano zitti per ascoltare il nostro discorso, poi mi prese per un braccio e mi trascinó in una stanza lì vicino.
Chiuse la porta e io mi appoggiai al muro di fianco.

"Ok ma ti dirò solo perché ti trovavi in camera mia, niente di più e niente di meno" Disse sottovoce.

"Forse non hai sentito quello che ho detto Niragi" Dissi con un tono di voce calmo "O-G-N-I M-I-N-I-M-O D-E-T-T-A-G-L-I-O, capito?"

"Va bene, stasera a una cena, solo io e te" Disse ghignando.

"Ti piacerebbe"

"È l'unico modo per saperlo" Continuò.

"Perché fai così?" Dissi distogliendo lo sguardo da lui.

"Quando voglio una cosa, la ottengo. Che sia una ragazza o semplicemente la carta di un game. È il mio modo di vivere" Disse avvicinandosi e mettendo una mano sul muro, a lato della mia testa.

"Stasera, dopo il game a cui dovrò partecipare" Dissi continuando a evitare il suo sguardo.

"va bene, ma ti porterò io e ti aspetterò così che potremmo andare in un posto scelto da me, senza essere disturbati"

"E tu mi dirai tutto senza troppi giri di parole, intesi?" Continuai mettendo le cose in chiaro.

"Certo Piccola" Disse prendendomi il mento tra pollice e indice costringendomi a guardarlo.

"Piccola? È passato il momento di chiamarmi così, Niragi " Dissi confusa.

"Io non credo" Concluse avvicinando il suo viso al mio.

Lo spinsi leggermente e mi spostai.

"Va bene, direi che ci vediamo dopo allora" Conclusi anche io andandomene a passo svelto.

È incredibile ciò che quel ragazzo è capace di fare, vuole una cosa e riesce a ottenerla. Ma chi si crede di essere?

Tornai in camera mia e chiusi la porta di fretta e furia appoggiandomi poi ad essa e trascinandomi giù, fino a sedermi sul pavimento.
La testa causava ancora un dolore fortissimo, mi alzai e presi l'aspirina lasciata da Kuina sulla scrivania e poi mi rimisi a dormire.

Venni svegliata da delle voci fuori dalla mia porta...

"È inutile che glielo chiedi ti direbbe esattamente ciò che ti ho detto io!"
"Allora non scaldarti"
"Non urlate voi due"
"Nezuko, entriamo?"

"Ci penso io ad aprivi la porta non vi preoccupate" Dissi appoggiandomi al telaio della porta a braccia incrociate.

"Non ci posso credere, Nezuko avevi ragione..."
"Sicuri che sia davvero lei?"
"Non avrà più gli occhiali e il corpo minuto e senza forme di anni fa, ma è sicuramente lei..." Bisbigliavano quegli imbecilli.

"Avete finito? Io sono ancora qui" Dissi squadrando quei tre. Non ero a mio agio, infatti mi trovavo davanti ai miei stupratori, ma dovevo rimanere impassibile.

"Non sembri scossa, forse ti è piaciuta l'ultima volta?" Disse Nezuko.
"Ma ieri sera ti ha tirato un calcio là sott-" Disse un altro venendo interrotto.
"Era ubriaca, la pagherà ora però" Disse l'ultimo spingendomi dentro la stanza, entrando con me. Gli altri due lo seguirono e si chiusero la porta alle spalle.

Indietreggiai e cercai di ricordarmi dove avevo sistemato la mazza tempo prima.
Cazzo. Sotto al letto.

La katana invece era sul balcone ma avevo chiuso la porta per andarci il pomeriggio prima. Merda.

I pugnali? Nelle scarpe, in bagno...

"Stavolta non faremo nulla di grave, vieni qui"

Mi fermai e aspettai che uno dei tre mi afferrasse il braccio e si avvicinasse per tiragli una ginocchiata in pancia.
Lui si piegò dal dolore e Nezuko si avvicinò a me di scatto, gli tirai una gomitata in pancia e aspettai l'ultimo.

Indietreggiai nuovamente fino ad arrivare a lato del letto e il ragazzo mi venne incontro. Cercò di sferrarmi un pugno sul viso ma mi abbassai in tempo, quindi provò a tirarmi un calcio in pancia ma rotolai sotto il letto e riuscii a prendere la mia mazza.

"Prendila cazzo"
Sentii parlare Nezuko.

"Non era stato così doloroso l'altra volta" Disse un altro.

"Prendila e non fare storie" Continuò Nezuko "Devo vendicare la morte di Kemi"...

Perchè così serio? |♣️♦️Alice In Borderland♥️♠️|Where stories live. Discover now