3 - Diagon Alley

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Una parola? Enorme.

Era incredibile pensare che un posto così grande non fosse mai stato scoperto dalle persone comuni. Quasi tutti quelli che vedevo indossavano un lungo mantello nero e un cappello e una veste dello stesso colore, a parte qualche eccezione.
Io, con i miei vestiti normali, mi sentivo addirittura a disagio.

Presi fuori dalla borsa l'elenco completo dei materiali che era stato consegnato insieme alla lettera:
Uniforme
E qui una lunga lista di indumenti neri. Sorrisi. Almeno non erano in rosa.
Libri di testo
Guardai in fretta gli strani titoli ptoposti.
Altri accessori
1 Bacchetta
1 Calderone (in peltro, misura standard 2)
1 Set di provette di vetro o cristallo
1 Telescopio
1 Bilancia d'ottone

Poi un'altra nota che diceva che si potevano portare un gufo, un gatto o un rospo e l'avvertenza che agli allievi del primo anno non era permesso l'uso di scope personali.
Mark era già partito verso il Ghirigoro, la libreria, ma lo fermai.
-Cosa c'è?- chiese. -Hai bisogno di libri no?-.
-Soldi- dissi io; -Qui non usano i nostri-.
-E allora come faremo?- fece Gil; -Io volevo un gelato!-.
-Penso che dobbiamo andare là- dissi indicando un edificio che aveva tutto l'aspetto di una banca. -Mia madre...- mi venne un nodo in gola, ripensando a lei, ma mi ripresi quasi subito; -Mi ha lasciato una chiave...una chiave multiuso che posso utilizzare solo io- dissi slacciandomi una catenella al collo e mostrando loro la chiave.
-Ottimo!- esclamò Gilbert -Potrò avere il mio gel...emh... potrai comprare tutto l'occorrente così!-.
Io sorrisi e ci avviammo verso la banca. All'entrata incontrammo un mago che stava uscendo.
-Nuovi arrivati?- chiese guardando i nostri vestiti. Io annuii. -Benvenuti alla Gringott!- disse togliendosi il cappello, poi se ne andò e noi entrammo.
Rimasi molto colpita. Era molto più grande di quello che ci si aspettava e al posto dei normali impiegati c'erano strani esseri. Mi avvicinai cautamente a uno di loro e gli mostrai la chiave.
-La camera blindata che apre questa chiave- dissi.
Il coso quasi cadde dalla sedia.
-Qu...quella chiave...-. Gli rivolsi un'occhiata della serie 'niente domande', lui si riprese e ci accompagnò in una stanza buia.
-È molto tempo che non viene usata...- spiegò. Mi prese la chiave e aprì la camera. Certo, non potevo dire di essere miliardaria, ma i soldi nella stanza erano decisamente molti più di quanti me ne aspettassi. Presi un sacchetto di monete d'oro, poi uscimmo.

-Andiamo prima là!- dissi indicando la libreria 'Ghirigoro' -Questi libri mi attirano molto!-. E entrammo. -Salve!- dissi salutando il libraio, che sembrava addormentato.
-Eh?! Ah...salve- disse lui sorridendo. -Primo anno a Hogwarts?-.
-Per me- risposi. -Allora tieni pure a posto la lista! Ormai quei libri li conosco a memoria!-.

E infatti in men che non si dica aveva già raccolto tutti i libri necessari: Storia della Magia, Teoria della Magia, Guida pratica alla Trasfigurazione per principianti, Mille erbe e funghi magici, Infusi e pozioni magiche, Gli animali fantastici: dove trovarli e Le Forze Oscure: guida all'autodifesa.
-In tutto sono 40 galeoni!- disse.
-Emh...galeoni?- chiesi.
-Sono le monete d'oro- spiegò gentilmente -17 falci d'argento fanno un galeone e 29 zellini di bronzo fanno una falce. Semplice no?-.
Contai sul palmo della mano 40 galeoni e glieli diedi. Dopo andammo a comprare vestiti (anche per Mark e Gilbert, che dissero di volerli per 'ambientarsi'), il calderone, le provette, il telescopio e la bilancia. Decisi anche di prendere un gufo. Era di colore grigio-argento e lo chiamai Silver.
-Manca solo la bacchetta- esclamai infine. L'avevo tenuta per ultima perché l'idea di avere una bacchetta mi emozionava molto. Entrammo in un piccolo negozio polveroso con scatoline di forma allungata ovunque. -C'è nessuno?- feci io. Un tipo abbastanza anziano spuntò da dietro il bancone e quasi caddi.
-Scusate per l'attesa ma stavo lucudando una bacchetta. Io sono Ollivander, in cosa posso esservi utile?- chiese cordialmente.
-Vorrei una bacchetta- dissi.
-Oh beh certo!- esclamò l'uomo ridendo. -Di sicuro non sei venuta a comprare dolcetti agli scarafaggi!-. Rabbrividii all'idea di come poteva essere un dolcetto agli scarafaggi.
-Beh...- aggiunse lui squadrandomi da capo a piedi; -Forse... questa...- disse porgendomi una bacchetta. -Agitala!-.
Feci come mi disse e dalla bacchetta spuntarono scintille. -Al primo colpo!- esclamò; -Ho occhio per queste cose! Ontano con nucleo di unicorno, 14 pollici e mezzo, sorprendentemente sibilante-.
La ossevai. Era veramente bellissima. Ringraziammo poi comprammo i biglietti per la stazione che ci avrebbe portato a Hogwarts il primo settembre.
King's Cross
Binario 9 e 3/4
11:00

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