20 - Martedì soporiferi

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-Odio il martedì- sbuffò una Serpeverde alzandosi dal letto e mettendosi la solita collanina in sostituzione alla cravatta; -Non abbiamo Pozioni il martedì-.
-Adoro il martedì!- esclamò invece una Tassorosso dall'altra parte del castello; lei adorava tutti i giorni, soprattutto quando aveva lezioni condivise con i Serpeverde, come il martedì appunto. Lei indossò sia la collanina sia la cravatta. Trasgressiva la ragazza.
Le due si incontrarono per il tragitto verso la Sala Grande, e un ragazzo Serpeverde si unì a loro, baciando affettuosamente la Tassorosso. L'altra ragazza fece una faccia schifata.
In Sala Grande si unirono ad altri tre studenti. Una con una cravatta colorata e lo stemma di Hogwarts, e due ragazzi in abiti Babbani che 'stonavano' con il resto degli studenti. Si salutarono tutti animatamente.
-
-Bella giornata vero?- chiesi sorridendo.
-Sì!-
-No!-
Dissero contemporaneamente e rispettivamente Erica e Scarlett. Le due si guardarono in modo strano.
-Devo ancora capire come facciate voi due a essere amiche. Siete completamente diverse!- esclamò Vincent.
-Gli opposti si attraggono- dissi tra un pasticcino e l'altro, -E tu dovresti saperlo meglio di noi-.
Il ragazzo fece le spallucce. -Oggi abbiamo lezione di Trasfigurazione insieme le prime due ore!- esclamò Erica con gli occhi che le luccicavano. -Peccato solo che non siano di Pozioni...- sussurrò Scarlett.
-Dobbiamo muoverci- dissi dopo aver fatto piazza pulita dei bignè alla crema, -La McGranitt non perdona-.
-Già- disse Vincent prendendo con la mano la sua valigetta nera e appoggiandola sulla spalla. Tutti ci dirigemmo verso la classe. I miei voti erano decisamente migliorati dall'inizio dell'anno.
-Oggi trasfigurerete la piuma che ognuno di voi trova sul banco in una rosa rossa- spiegò la Professoressa.
-Buon lavoro- aggiunse, poi si trasformò in un gatto e balzò sulla scrivania.
Finite le due ore consegnai la mia rosa, perfetta, tranne per il fatto che al posto delle foglie aveva piccole piume bianche. A quella di Scarlett mancavano le spine, quella di Erica invece era di un colore misto a nero, blu e arancione.
-Cos...che colore è?- chiese la Professoressa rivolta alla Tassorosso.
-Blunerancione!- esclamò lei, -Il mio colore preferito!- poi trotterellò via felice. Dopo ci dividemmo per l'ultima ora della mattina, e noi Serpi ci dirigemmo verso la lezione di Storia della Magia con i Corvonero. L'insegnante, il Professor Binns, era un fantasma che probabilmente non si era nemmeno accorto di essere morto. Era soporifero. Dopo quasi venti minuti tutti sonnecchiavano, ma lui non sembrava farci caso.
-Quindi la seconda guerra dei Troll del 1489 D.C. fu molto importante per l'indipendenza di queste creature, che però tutt'oggi sono guardati dall'alto verso il basso da parte dei maghi...- spiegava.
-Non ci può spiegare la storia del Quidditch?- chiese un ragazzo Corvonero. Sorrisi. Evidentemente non tutti quelli della loro Casa erano secchioni senza speranza.
Il Professore sembrò accorgersi per la prima volta che nella sua classe c'erano effettivamente degli studenti, e che quest'ultimi erano in grado di parlare.
-Signor Nefasto...- iniziò il Professore.
-Mephisto- lo corresse lui.
-Signor Mephisto...capisco che lei è interessato a questo argomento essendo Capitano della squadra della sua Casa, ma questi argomenti non vengono trattati nelle mie lezioni- disse il fantasma, e riprese il suo discorso.
Il Corvonero, deluso, appoggiò il gomito sul banco sbuffando, e iniziò a guardare fuori dalla finestra. Dopo la tortura di Binns, tornai dai miei amici in Sala Grande.
-Tutto bene con il Professor Sonnifero?- chiese Erica. Le feci la linguaccia.
-Ho pensato a una cosa che vorrei chiederti Willow- disse Vincent prendendo la parola.
-Gnimmi- biascicai io mangiando.
-Volevo sapere chi c'è dietro tutto questo. Anche...quel lupo che è entrato un mese fa nella scuola. Ai Professori hai parlato di un certo Blake. Vorrei sapere tutto quello che hai da dire su di lui- spiegò.
Il mio viso si rabbuiò.
-Tutto?- chiesi.
Il ragazzo annuì.
-E va bene- concessi, -Ma non qui- aggiunsi, e mi feci seguire da tutti verso un'area remota del castello.

Una maga specialeWhere stories live. Discover now