5 - Uno strano smistamento

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Io, Mark e Gilbert eravamo rimasti a bocca aperta. Nella città dove abitavamo non ci saremmo mai sognati edifici così enormi.
-E così...qu-questa è Hogwarts...- disse Mark -È...è...-.
-Gigantesca...- terminò Gilbert. Io annuii.
-Muoversi!- gridò Hagrid. -Entrate! Entrate!-.
E noi entrammo.
Da dentro era ancora più grande.
-Benvenuti a Hogwarts ragazzi!- disse una voce femminile. Mi girai verso il luogo da cui proveniva la voce. A parlare era stata una donna sulla mezza età con i capelli raccolti in uno stretto chignon.
-Io sono una delle vostre insegnanti, sono la Professoressa McGranitt-. Dal gruppo si levarono alcuni incerti 'buongiorno', ma nient'altro.
-Ora seguitemi!- esclamò; -E tenete il passo! Ora andremo alla sala grande, dove ci sarà lo smistamento nelle quattro case, che già dovreste conoscere-.
Noi tutti la seguimmo, obbedienti. E dopo cinque minuti ci ritrovammo nella sala grande.
Vi erano cinque grandi tavoli, quattro per gli studenti, divisi nelle case, e uno per gli insegnanti.
La Professoressa McGranitt si era allontanata dal gruppo e ora stava portando un cappello vecchio e sgualcito in uno spiazzo davanti al tavolo dei professori.
Io, come molti altri, mi stupii non poco quando questo cappello iniziò a parlare; fu una filastrocca abbastanza lunga, quindi cerco di riassumervi quello che diceva sulle varie Case:
'È forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.

O forse è a Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.

Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.

O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori,
quei tipi astuti e per niente babbei,
che qui raggiungono fini e onori!'

Mi accorsi che stavo sorridendo. Pensavo che qualunque casa in cui fossi andata sarebbe stata fantastica.
La Professoressa McGranitt fece comparire una lista e iniziò a chiamarci a uno a uno.
-Boot Hannah!- e la ragazza chiamata si avvicinò tremante al cappello, se lo mise in testa, e poco dopo questo urlò -Tassorosso!- il tavolo dei Tassorosso applaudì con gioia, e vidi anche un fantasma di un frate che si era unito ai festeggiamenti...non era la prima volta che vedevo un fantasma.
-Crepet John!-, seguito da un -Corvonero!-, -Erd Marco!- -Tassorosso!-, -Fill Terry!- -Serpeverde!-.
Andammo avanti per cinque minuti, poi rimanemmo solo io e un altro ragazzo.
-Vladim Rocky!-, il ragazzo si avvicinò e fu smistato in Grifondoro.
Rimanevo solo io. La McGranitt sembrò per un momento perplessa.
-Signorina Willow...Willow...Dev'esserci un errore...Non c'è scritto il suo cognome-.
-Nessun errore!- dissi in fretta avvicinandomi al cappello. La Professoressa mi guardò in modo strano.
-Ecco...S-sono orfana e non conosco i miei genitori...Non...Non ho un vero cognome- dissi balbettando.
In fondo era una mezza verità; ero orfana da parte di mia madre e non conoscevo mio padre; poi era vero che non avevo un cognome...gli Dei non lo hanno. La Professoressa annuì anche se poco convinta, e io infilai il cappello.
Sentii subito una voce: -Umh...interessante. Vedo che sei molto intelligente...perfetta per i Corvonero. Però sei altrettanto coraggiosa e leale, ottima anche per Grifondoro e Tassorosso. E...un momento...anche la tua ambizione non è poca! L'ambizione di un vero Serpeverde!-. Tutta la sala era in silenzio. Non capivo se per la curiosità o per il fatto che avevano fame e volevano che il cappello si sbrigasse, ma probabilmente era la seconda opzione.
Io rimanevo vuota, senza pensieri.
-Dove posso metterti...dove...?- continuava a borbottare il cappello. Poi si fermò per qualche secondo.
-Credo che ci sia qualcosa di nuovo quest'anno!- esclamò poi.
-Questa ragazza...potrebbe andare in tutte le case! Di conseguenza non posso smistarla!-
Tutti sgranarono gli occhi.
-Questa ragazza farà parte di tutte le Case! Di tutte....e di nessuna!-. Poi non parlò più.
Speravo che dicesse qualcos'altro. Qualcosa del tipo 'Buon pesce d'aprile a settembre!' e poi mi dicesse la Casa d'appartenenza. Ma non successe niente.
La Professoressa McGranitt mi tolse il cappello con le mani tremanti e mi disse di stare lì. Per lo stupore quasi non sentii il discorso agli alunni che fece Silente, e quasi non sentii il chiasso che facevano gli studenti mentre si abbuffavano, ancora con gli occhi sgranati.
Non capivo più niente in quel momento.

Una maga specialeWhere stories live. Discover now