8 - Amicizie e....amori?

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Il secondo giorno avevo Trasfigurazione alla prima ora, e inaspettatamente presi una O come 'Oltre ogni previsione' per il compito del giorno prima; trasfigurare un filo di paglia in un ago (anche se non mi era riuscito, dato che, come sapete, era diventato uno stuzzicadenti). Pensai che dovevo impegnarmi di più in quella materia; dato che probabilmente l'unico motovo di quel voto era che la maggior parte dei miei compagni aveva fatto come o peggio di me, e la Professoressa McGranitt non voleva dare solo brutti voti già il secondo giorno.
Finita l'ora di Trasfigurazione, ne avrei dovute avere due estremamente noiose di Storia della Magia. Fortunatamente il Professore non si presentò a lezione, quindi ci diedero quelle due ore per fare ciò che volevamo.
Mentre scendevo le scale per andare nella Sala Comune Serpeverde, le scale cambiarono posizione.
Mi scappò una piccola bestemmia.
-Non si dicono queste cose- disse una voce vacua femminile proveniente dal fondo della scalinata. Chinai il capo e vidi una ragazza senza alcuna cravatta, ma con una piccola catenina al collo a cui era appeso lo stemma dei Serpeverde; era seduta sull'ultimo gradino.
Aveva capelli neri e leggermente mossi, occhi marroni scuro la testa immersa nel libro di Pozioni, dove stava prendendo appunti, ed era sola.
-Scusa- dissi; -Mi è scappato-. La ragazza fece un gesto di noncuranza con la mano senza staccare gli occhi dal libro. Scesi qualche gradino e mi sedetti vicino a lei.
-Fai parte dei Serpeverde?- chiesi. Lei annuì. -E perché non porti la cravatta?-.
-La porto solo ogni tanto- rispose.
-Piton non ti dice niente?- chiesi di nuovo. Lei alzò per la prima volta la testa dal libro.
-No...penso che serva solo qualcosa per distinguerci dalle altre Case. Io ho la catenina. E poi non credo che venga a fare la predica a me se non la fa a te per la tua cravatta- osservò.
Sorrisi leggermente; -Come ti chiami?-.
-Scarlett- disse.
-E come mai sei da sola? Abbiamo due ore libere...a nessuno verrebbe voglia di studiare Pozioni-.
-Parli troppo lo sai?- sbuffò lei.
Mi zittii, però poco dopo mi rispose.
-Non ho nessuno con cui stare...non ho amici...Perché ho un'amica-.
Le rivolsi un'occhiata confusa. Vedendo la mia espressione continuò: -La mia migliore amica è una Tassorosso. È per questo che gli altri Serpeverde mi evitano...si chiama Erica...ma ora è a lezione. La conosci?-.
-Sì. La conosco.- risposi.
-E in quanto a Pozioni..- disse mentre le si illuminavano gli occhi; -Voglio semplicemente fare il meglio per il Professor Piton!-.
Mi sorpresi per tutto il suo entusiasmo, e la guardai di nuovo in modo strano. Lei arrossii leggermente e abbassò lo sguardo.
-E-ecco... penso solo...c-che sia un Professore molto valido...e mi piace la sua materia. Sono la migliore della classe- disse con un pizzico quasi impercettibile di vanità.
Sorrisi di nuovo.
-Vorrei essere io tua amica. Mi sembri una tipa a posto-.
Lei sgranò gli occhi; -Tu? Mia amica?-.
Annuii.
-Non penso che ti convenga molto. Rischieresti di perdere la tua popolarità- disse alzandosi.
Fu il mio turno di sgranare gli occhi; -Io popolare??-.
-Certo- disse con naturalezza; -Non fanno che parlare di te. 'Hai presente Willow? Quella che potrebbe essere in tutte le Case!'-.
-Non lo sapevo- dissi semplicemente; poi la presi per mano e mi diressi verso la Sala Comune.
-Tu sei mia amica da ora- dissi sorridendo; -E non cercare di opporti-. Lei non disse una parola e passammo il resto delle due ore giocando a scacchi magici e inseguendo cioccorane che saltavano in giro. Ci dirigemmo poi verso l'ultima lezione della mattina: Erbologia.
Alla fine ci fermammo fuori dall'aula e Erica ci raggiunse.
-Ciao!- disse come sempre sorridendo; -Vedo che siete diventate amiche! Andiamo alla Sala Grande per il pranzo insieme?-.
-Ottima idea- risposi.
Mentre attraversavamo un grande corridio, un tipo arrivò da dietro e urtò Erica.
-Ehi!- esclamò; -Almeno chiedi scu...- si bloccò e arrossì violentemente. Mi girai verso il ragazzo e lo riconobbi; era Vincent, il ragazzo che avevo conosciuto a Pozioni. Lui sbuffò annoiato, mugugnò una scusa e proseguì per la sua strada. Mi voltai verso Erica.
-Ti piace quel tipo??- le chiesi. -E-ecco...- balbettò lei; -Sì...-.
A Scarlett scappò una risatina. Non feci altre domande, e arrivammo alla Sala Grande.
Il pomeriggio passò in fretta, però alla fine riuscii a parlare con i miei amici, sia Erica e Scarlett, sia Mark e Gilbert, dopo cena.
Mi addormentai pensando che finalmente, il giorno dopo, sarei salita su una scopa.

Una maga specialeWhere stories live. Discover now