19 - Ariana Silente

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Ci svegliammo tutti presto e ci ritrovammo nella Sala Grande a fare colazione, mancava solo Erica, che arrivò dieci minuti più tardi degli altri e ci salutò sorridendo.
-Sono felicissima!!- esclamò la ragazza.
-Lo sei sempre- dissi.
Lei non badò alle mie parole e continuò: -Stamattina presto sono tornata nella tana di Tosca Tassorosso! Ha detto che ho il potere di controllare i fulmini!!- disse con le scintille agli occhi.
-Non pensate che sia un potere utilissimo?- aggiunse.
-Certo. Che ci ha quasi uccisi tutti facendoci cadere nella grotta di quella psicopatica- commentò Scarlett.
La Tassorosso le lanciò una delle sue rare occhiataccie.
-È fantastico- disse Vincent, e la ragazza recuperò il sorriso.
-Inizio a sentirmi inutile- disse Scarlett, -Con una maga pura, due sangue di lupo e la discendente dei Tassorosso-.
-Ci sono anche io- replicò Vincent.
-Tu sei un ragazzo, non conti- specificò lei.
-Emh...noi che cosa saremmo?- chiesero contemporaneamente Mark e Gil.
-Beh...AVETE CAPITO INSOMMA- sbuffò.
-Non sei inutile- dissi.
-E allora dimmi cosa avrei fatto fino ad ora- disse la ragazza.
-Mi hai suggerito durante Trasfigurazione- tentò Erica.
Scarlett si alzò dal posto -Vado a ripassare Pozioni- disse, e se ne andò. -Oggi non abbiamo Pozioni...- commentò Vincent.
-Lasciamola sola- dissi.
La ragazza non si presentò né alle lezioni della mattina né a quelle del pomeriggio.
-Non credete che dobbiamo andare a chiamarla?- chiese Erica preoccupata. -No- replicai, -Non penso che le piaccia sentirsi inutile...ma prima o poi le passerà-.
Intanto Scarlett stava girovagando per i corridoi del castello con il libro di Pozioni sottobraccio, quando fu bloccata da un uomo.
-Buongiorno Professore- disse vedendo davanti a sè l'imponente figura di Silente.
-Buongiorno- salutò lui. -Se è venuto per rimproverarmi per le lezioni mancate non servirà a nulla- mormorò fredda la ragazza.
-Tranquilla, so che riesci a dare veramente retta solo a Severus, e lui non punirà una Serpeverde- rispose gentile il Preside.
La ragazza arrossì.
-Comunque non sono qui per questo- riprese lui, -Vorrei chiedere a te e ai tuoi amici di venire con me a fare una passeggiata-.
La ragazza sembrava confusa, ma andò subito a chiamare i suoi compagni. Dieci minuti dopo lei, Erica, Vincent, Mark, Gil e io, eravamo diretti fuori dai confini della scuola. Lì ci Smaterializzammo aggrappati a Silente.
Ancora intontita e con un gran giramento di testa, mi rivolsi a lui: -Dove siamo?...-.
-Godric's Hallow- spiegò lui.
-Dove è nato Godric Grifondoro?- chiese Vincent. Silente annuì.
-Perché siamo qui?- chiese Erica.
Il Professore sorrise. -Ve l'ho detto. Per una passeggiata-.
Camminammo per un po', fino a trovarci davanti ad un cimitero. Scarlett si bloccò. -Non mi sono mai piaciuti i cimiteri-
Vincent fece le spallucce: -A me non spaventano-.
Erica si strinse a lui.
-Andiamo avanti- ci incoraggiò Silente. E procedemmo.
Poi fu Silente a fermarsi. Fece comparire un mazzo di fiori e lo posò con un sorriso triste davanti a una serie di lapidi.
Mi avvicinai e lessi i nomi che portavano:
Ariana Silente
Percival Silente
Kendra Silente
-Chi sono Professore?- sussurrò Erica. -Mia sorella, mio padre e mia madre- spiegò.
Improvvisamente, Scarlett quasi cadde, ma si riprese quasi subito.
-Qualcosa che non va?- chiesi.
-Fratellone...- mormorò lei con un'altra voce, -È bello rivederti fratellone...-.
Si girò. E i suoi occhi non erano più neri, ma azzurri. Si voltò e abbracciò Silente. Noi tutti la guardammo in modo strano, Erica trattenne una risata.
Silente sorrise gentilmente con gli occhi velati da lacrime: -Ariana...finirai per esaurire le energie della ragazza...-.
Lei abbassò lo sguardo, triste: -Lo so...-.
-È stato bello risentire la tua voce- disse Silente.
-Ciao Albus...- disse 'Scarlett', i suoi occhi tornarono neri, e svenne.
-Torniamo al castello- disse il Preside prendendola in spalla. Noi avevamo osservato la scena a bocca aperta, ma tentammo di annuire, e ci Smaterializzammo di nuovo.

-HO ABBRACCIATO SILENTE?!?!?- urlò la ragazza, scandalizzata, svegliatasi nel castello.
Annuii ridendo come gli altri.
-SMETTETELA!- tuonò.
-S-scusa ma...cerca di capire...- disse Erica.
-Però...avete detto che ero diventata...la sorella di Silente?...- disse Scarlett per cambiare argomento. Finalmente smettemmo di ridere.
-Sì- disse Mark, -Silente dice che hai una certa affinità...con i morti...-.
La Serpeverde rabbrividì.
-Ora è meglio che andiamo tutti a dormire- disse Mark controllando l'orologio.
-Non sognare il tuo adorato Silente!- raccomandò Erica alla sua amica, che trattenne parecchi insulti, poi ci dirigemmo tutti verso i dormitori.

Una maga specialeWhere stories live. Discover now