26 - Nottetempo

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Il Nottetempo viaggiava per le strade di Londra, come sempre a tutta velocità.
-ATTENTO A QUEL BABBANO ERNIE!- urlò Stanley per farsi sentire dallo strampalato autista.
-Ma dai Stanley- rispose lui mentre tirava una leva facendo magicamente appiattire l'autobus, -Sono o non sono il miglior autista di tutto il Regno Unito?-.
-Lo è! Sì sì!- confermò un'inquietante testa verde decorativa dalla voce squillante.
Stanley guardò fuori dal finestrino e vide una bassa figura vestita con una tunica nera a maniche lunghe con un cappuccio che gli copriva la faccia. Fumava e con la mano sinistra faceva cenno al Nottetempo di fermarsi.
-ERNIE! CLIENTELA!- urlò.
L'autista impennò per frenare, facendo cadere una valigia in testa a un mago che leggeva 'Le fiabe di Beda il Bardo'.
Le porte dell'autobus si aprirono e la figura entrò.
-Non si fuma qui dentro- disse Stanley. La figura non lo guardò nemmeno, prese la sigaretta e la strusciò sulla divisa del giovane controllore per spegnerla.
Stanley mantenne la calma. -Dove desideri andare?- chiese.
-A Notturn Alley- rispose la figura, con una voce maschile da ragazzino, poi mise con noncuranza tre galeoni nella mano del controllore.
-Ernie. Fermata a Notturn Alley dopo aver riaccompagnato la signora Burn a casa.
La figura misteriosa, benché sembrasse piccola e debole, prese Stanley per il colletto e lo sollevò a forza senza far intravedere il viso sotto il cappuccio.
-Non ci siamo capiti. Tu mi porti lì subito- disse.
Il conducente lo guardò male: -Ehi, amico, questo autobus non è di tua proprietà mi sembra di ricordare-.
Fu un attimo: un pugno; un grido soffocato poi un tonfo.
Stanley era a terra, sotto l'occhio destro vi era una ferita da cui usciva un rivolo di sangue, come una lacrima rossa.
-Rettifico Ernie. Subito a Notturn Alley- sibilò al conducente, che aveva osservato la scena terrorrizzato e a occhi sgranati. Senza aggiungere altro, il Nottetempo ripartì.
Il ragazzo in nero si sedette isolato dagli altri.
L'autobus dondolava di qua e di là.
-Zzz...sì Marge...sto mettendo le lumache cornute in salamoia...- borbottò un mago dall'aria ossuta dormendo e rigirandosi sul fianco.
Il Nottetempo arrivò presto a Notturn Alley, e prima che questo si fermasse, l'uomo si alzò.
L'autobus impennò di nuovo.
L'uomo cadde e il cappuccio gli scivolò via dalla testa.
Era un ragazzino, dodici/tredici anni al massimo. Carino, capelli castani e corti, occhi neri. Sul collo portava un tatuaggio che ritraeva tre artigli neri.
Appena se ne accorse se lo calò di nuovo sulla faccia.
-Cretino!- gridò infuriato, -Ma chi ti ha dato la patente?!-.
Ernie sembrò offeso, ma non osò ribattere.
Il ragazzino stava scendendo, quando Stanley lo fermò.
-Non mi hai detto come ti chiami- disse.
Lui si girò, e lo fissò con i suoi occhi ammalianti.
-Mi chiamo Blake. Ricorda bene il mio nome-

Una maga specialeWhere stories live. Discover now