16 - Peeves

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*Nota: Peeves sarebbe il nome originale di Pix, un poltergeist che gira per i corridoi di Hogwarts facendo dispetti, e che compare solo nei libri della saga*

A mio malgrado, la notizia che avevo sconfitto il lupo e che ero figlia di Mystic si diffuse molto in fretta in giro per la scuola. Ormai non riuscivo più a fare due passi che qualcuno mi chiedeva qualcosa, balbettava o sgranava gli occhi alla mia vista.
Per questo motivo, in un piovigginoso pomeriggio di sabato, al di fuori delle lezioni, convocai i miei amici per scoprire chi era andato a raccontare in giro dell'accaduto, e ci ritrovammo nei sotterranei.
-Non c'è Piton?- chiese Erica.
-No- disse Mark, -È andato in giardino a raccogliere delle erbe per le sue Pozioni, penso che non tornerà per circa un'ora-.
-Ma piove!- osservò Vincent.
-Meglio...- borbottò Gil, -Almeno così si laverà quei suoi capelli tutti unti-. Vincent e Erica scoppiarono a ridere, e io aspettai che Gil ricevesse un pugno da Scarlett, ma non successe niente.
Mi guardai intorno. -Dov'è Scarlett?- chiesi.
Erica fece le spallucce. -Eccomi...- disse una voce proveniente dalle scale.
Scarlett stava venendo verso di noi, con uno sguardo infuriato e la faccia completamente sporca di rosso e giallo, come il colletto del vestito.
-Cos...cosa ti è successo?- chiese Erica trattenendo a stento le lacrime e le risate.
Lei le scoccò un'occhiataccia.
-Peeves...- sibilò, -Mi ha tirato dei palloncini pieni di vernice-.
-Peeves?- chiesi ridendo.
-Il poltergeist della scuola..- spiegò, -Un vero rompiscatole..-.
Ormai tutti stavamo ridendo.
-Però...- aggiunse lei tirando fuori dalla veste nera un libro con aria trionfale, -Ho salvato il libro di Pozioni!-

Ridemmo per dieci minuti buoni, ma alla fine recuperai la calma e gli altri fecero lo stesso.
-Allora...perché ci hai chiamati tutti qui?- chiese Vincent.
-Come tutti sicuramente sapete...la notizia su di me si è diffusa molto in fretta e io mi chiedevo... emh...- mi fermai per riflettere su come dirlo in modo gentile.
-Ho capito.- tagliò corto Gli, -Vuoi sapere chi ha fatto la spia, vero?-.
-Beh.....sì.- borbottai.
-Non siamo stati noi- disse Vincent.
-È vero- confermò Erica.
-Come puoi pensare che siamo stati noi?- aggiunse Mark.
-Ecco...voi...eravate gli unici presenti...oltre ai professori.- tentai di giustificarmi.
-Willow, noi siamo tuoi amici- disse Gil, -E non ti stiamo mentendo-. -Scusate...- sussurrai pensando di aver tradito la loro fiducia, ma loro mi rivolsero un gran sorriso.
-Fà niente- dissero in coro.
-Ora, se non vi dispiace, io vado a lavarmi via questa roba- disse Scarlett andando verso i bagni più vicini.
-Io vado a osservare i fiori nella serra- disse Erica trotterellando via, seguita da Vincent.
-Noi abbiamo lasciato a metà una partita di scacchi.- disse Mark sorridendo, -A dopo Willow!- e sì allontanarono anche loro.
'Che amici fantastici...' pensai. Poi me ne andai anche io, perché sentii i passi del Professor Piton che tornava nei sotterranei.

Mentre camminavo incontrai il fantasma della Casa Sepeverde, il Barone Sanguinario.
-Buongiorno Barone- lo salutai. -'Giorno...figlia della Dea- disse.
-Si è sparsa la voce anche tra i fantasmi?- chiesi.
-Anche tra i fantasmi?- disse indignato, -Noi lo abbiamo saputo molto prima del resto della scuola. Siamo stati informati per primi-.
-Cosa? E da chi?- chiesi, decisa a scoprire il colpevole.
-Da Peeves- spiegò.
Corrugai la fronte. 'Ancora lui' pensai. -Ha fatto qualcosa di sbagliato?- chiese il Barone vedendo la mia espressione.
-Sì.- confermai, -Non doveva spifferarlo in giro!-.
-Merita una punizione- disse il Barone diventando invisibile.
-Ba...Barone? È ancora lì?- chiesi, sentendomi stupida per parlare al vuoto.
-Sì- rispose una voce, -Vengo a cercarlo con te-.
Così mi incamminai per il castello, seguita dal Barone invisibile e chiedendo indicazioni a tutti quelli che vedevo sporchi di vernici multicolore.
Alla fine lo trovai. Aveva uno strano abbigliamento: cappello a bombetta, papillon a puà, camicia e pantaloni con bretelle, e volteggiava a mezz'aria.
-Oh oh oh, la figlia di Mystic!- cantilenò lui.
-Peeves- dissi fredda, -Sei stato tu a dire a tutta la scuola quello che è successo??-.
-Umh...forse sì...forse no! Chi può dirlo?- esclamò facendo una pernacchia.
-Dì subito la verità Peeves.- tuonò il Barone comparendo al mio fianco.
Il potergeist si irrigidì. -Ba...Barone! Che piacere vederla!-.
-La verità- ripetè il fantasma.
-S...sono stato io...- sussurrò, -Ho...origliato-.
-Allora avrai anche sentito che sarebbe stato meglio non farlo sentire in giro, vero?- chiesi.
Lui mi guardò male, ma fu costretto ad annuire.
-Con me Peeves- disse il Barone. E lo vidi allontanarsi con lui a testa bassa. Tornai in Sala Comune felice di avergli fatto guadagnare una bella punizione.

Una maga specialeWhere stories live. Discover now