27 - Nuovi arrivi

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-R-ragazzi! O-oggi abbiamo q-qui con noi d-due nuovi s-studenti! U-uno trasferito qui d-dalla Spagna e u-uno ritardatario! S-salutateli!- ci disse quella mattina il balbettante Professor Raptor.
Un ragazzo titubante entrò nella classe subito seguito da un altro che pareva invece molto determinato. Il primo era moro con gli occhi marroni, sembrava timido, il secondo sembrava l'esatto contrario; capelli biondi e occhi azzurri misti al grigio, aveva uno sguardo serio. Indossavano entrambi una cravatta Grifondoro.
Molti Serpeverde li accolsero con smorfie di odio, i Grifondoro con un sorriso smagliante.
I pochi che non si fermavano alle apparenze mormoravano frasi del tipo: ma non si potrebbe...o sbaglio?
-L-lì ci sono d-due posti liberi- disse il Professore indicando due banchi vuoti ai lati del mio, e i ragazzi si sedettero dove gli era stato detto mentre Raptor iniziava la sua lezione.
-Piacere, il mio nome è Willow- dissi rivolgendo a tutti e due un sorriso. Il moro girò la testa, e disse semplicemente -Bell...-.
Il biondo invece mi squadrò male -Ehi muchacha perché vuoi sapere il mio nome?-. Da quel 'muchacha' capii che lui era quello trasferitosi dalla Spagna.
-Era solo per sapere- borbottai, girandomi in avanti per ascoltare la lezione. Probabilmente si aspettava che avrei insistito di più, perché sembrò sorpreso.
-Pablo...- mormorò, e prese fuori il libro di testo.
Finite le lezioni della mattina, mi avviai verso la sala grande per il pranzo. Durante il tragitto incontrai i due nuovi arrivati e li costrinsi a venire con me tirandoli per l'avambraccio.
-M-mollami!- provava a gridare Bell, con scarso successo dato il suo basso tono di voce.
-Non c'era bisogno che tu mi insegnassi come si cammina qui da voi muchacha- diceva invece Pablo.
In ogni caso li portai a mangiare con i miei amici. Tutti si presentarono.
-E quindi siete i nuovi studenti di cui si parla tanto- disse Mark tra un boccone e l'altro. Bell annuì frettolosamente.
-Perché ti hanno cacciato dalla scuola spagnola?- chiese Gil.
-Gnon mi hanno 'acciato amigo- rispose Pablo mangiando; -Me ne sono andato io. È stata una mia scelta...e comunque il pollo español è più buono di questo- aggiunse sputando un ossicino.

Le lezioni del pomeriggio passarono in fretta, e dato che pioveva ci ritrovammo tutti pr i corridoi.
-Non mi sarei mai aspettato di farmi così tanti amici. Potremmo fondare un club solo noi-.
-Certo. Il Club di quelli-con-i-poteri-strani- disse Scarlett.
-Poteri strani? Non capisco- disse Pablo incerto -E poi non mi sembra di essere vostro amico, amigos-.
-È un controsenso. Ci hai appena chiamati 'amigos'- osservò la Serpeverde.
Pablo si strinse nelle spalle. -Bah- borbottò, -Se proprio devo-.
Passammo il resto della serata a raccontare ai nostri amici dei nostri poteri.
Fu lì che Bell sembrò accendersi. Faceva un sacco di domande di ogni tipo.
Finito questo ci dammo la buonanotte, e andammo a dormire.

Una maga specialeWhere stories live. Discover now