capitolo quattordici

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14/10/21

"A domani, allenati mi raccomando." Disse la Celentano a Rachele appena finirono la lezione.

"Arrivederci." Mormorò mettendendosi le nike ai piedi dopo essere stata per quasi 3 ore con le punte ai piedi.
Prese il borsone, e ormai distrutta uscì dalla sala 10 recandosi in sala relax.

Aprì la porta sicura di essere sola, ma trovò Alex stravaccato sui divanetti della sala relax che guardava il soffitto.
"Che fai qui?" Chiese lei mentre si metteva il gel alle mani come sempre.

Lui si alzò appena capì di non essere solo. "Ti stavo aspettando." Confessò scendendo le scalette mentre lei aprì la bottiglietta d'acqua scrutandolo con gli occhi.

Perché la stava aspettando?

"Ho visto che finivi lezione qualche minuto dopo di me e quindi ti ho aspettato così andiamo in casetta insieme." Spiegò mentre lei finì di bere e annuì.
"Ah va bene" Disse soltando rimettendo la bottiglietta d'acqua dentro il borsone.

Lui aprì la porta della sala relax e uscì seguito da lei. "Domani esco prima di te, tipo 20 minuti prima." Disse poi facendo tornare l'argomento di prima.
Lei annuì per poi guardarlo. "Se vuoi ti aspetto io domani, così torniamo insieme di nuovo." Disse facendolo sorridere.

"Per me va bene." Annuì lui e uscirono dagli studi.

"Sei stanca?" Chiese ad un certo punto. "Sì, sto cadendo a pezzi. Non mi sento più le gambe." Disse lei facendolo ridacchiare. "Si nota?"

"Noo." Scosse la testa lui ricevendo una brutta occhiata.
"Ok, forse un pochino." Annuì facendola scoppiare a ridere.

Arrivarono in casetta insieme notando che erano gli ultimi.
"Finalmente, ti sto aspettando da 3 ore tipo." Disse Lda correndo verso Alex che gli sorrise fermandosi per parlargli, intanto Rachele avanzò dritto verso camera sua.

Buttò il borsone a terra e si tolse la giacca per poi buttarsi a peso-morto sul suo letto lamentandosi.
Dei passi molto veloci si avvicinarono verso di lei.

"Perché sei venuta con Alex?" Chiese la voce di Carola.
"Perché no?" Domandò retorica Rachele con la faccia spiaccicata sul cuscino.

Carola spostò il corpo di Rachele facendola andare a pancia in su, e si sedette accanto a lei piegando le gambe. "Alex finiva lezione alle 6.30 oggi." Confessò Carola.
"Sì, e quindi?" Chiese Rachele non sapendo dove voleva arrivare la mora.

"Doveva essere già a casa alle 6.30 invece è arrivato adesso che sono le 7 e tu hai finito lezione proprio alle 6.50. Vuol dire che è rimasto 20 minuti in sala relax ad aspettarti." Disse Carola euforica sorridendo come una bambina.

Rachele alzò un sopracciglio. "Sì, e quindi?" Chiese di nuovo facendo sbuffare Carola.

Rachele ridacchiò per la sua reazione. "Domani io finisco prima di lui e lo aspetto in sala così veniamo a casa insieme." Disse poi facendo strabuzzare gli occhi di Carola.

"Ma perché!?" Chiese la mora.

"Ma che ne so." Alzò le spalle.

"Gliel'hai detto tu che finivi prima di lui?" Chiese Carola.
"Nono macché, me l'ha detto lui e così io gli ho detto che lo aspetto così andiamo in casetta insieme."
"Ah lui!" Ripeté Carola sorridendo. "Vuol dire che si è studiato il tuo orario." Disse battendo le mani.

"Non vuol dire niente."

"Non abbiamo mai parlato di questa cosa, penso sia l'ora." Carola assunse un'espressione seria in viso facendo scoppiare a ridere Rachele.

Carola le diede un piccolo schiaffo. "Cosa ridi? Io sono seria! Ti ho parlato di Luigi, tu perché non mi parli di Alex?" Chiese mentre Rachele si mise seduta.

"Perché non c'è niente di cui parlarne. Io te l'ho detto che se anche fosse ho solo la danza in testa." Si alzò dal letto iniziando a mettere apposto.
"Sicuramente un fidanzato non è tra i miei piani."

"L'amore non è mai nei piani di nessuno." Scosse la testa Carola guardando l'amica. "Secondo me dovresti parlargli. Come ho fatto io con Luigino." Disse sorridendo dopo.

Rachele si fermò. "Assolutamente no, non ho niente da dirgli, in più tu e Luigino vi siete dati 2 pali a vicenda e adesso state sempre insieme quindi.." Lasciò la frase in sospeso e si girò verso l'armadio, prese un sospiro e guardò di nuovo Carola.

"È ancora precoce come cosa, non voglio davvero avere niente con lui. Ma non perché non mi piace, anzi è un ragazzo bellissimo, simpatico, intelligente.. sembra che sia l'unico in grado di capirmi veramente. Non voglio affezionarmi perché poi so come andrà a finire e non voglio. Ci tengo a lui." Disse per poi sbuffare per quanto ha parlato.

Carola sorrise. "Lo sai che ti brillavano gli occhi mentre ne parlavi?" Chiese.

"Lo so. Credimi lo so." Annuì Rachele desolata, per poi tornare a fare quello che stava facendo prima. "Non è come gli altri." Sussurò l'ultima frase non sapendo neanche lei cosa volesse dire.

***

"Oi è arrivata Alessandra." Mattia si avvicinò a Rachele mentre quest'ultima era seduta con il pc nel divano.

"E chi è?" Chiese confusa guardandolo.
"La sfidante di Betta, vieni a presentarti non fare la timida." Le spettinò i capelli e scappò via mentre lei tolse il computer dalle gambe.

Uscì dalla sala e si avvicinò in cucina notando un cerchio con in mezzo Alessandra.

"Ciao!" Disse quest'ultima felice mentre si presentò a Rachele.
"Piacere sono Alessandra."
Le strinse la mano.

"Piacere mio." Si sforzò Rachele.

"Rachele. Si chiama Rachele." Alex che era accanto a lei le avvolse il braccio intorno al collo.

Lei lo guardò confusa. "Non ti sei presentata idiota." Le sussurò lui mentre gli altri parlavano.
I loro visi erano molto vicini, ed il fatto che lui aveva appena sussurrato guardandola in quel modo non aiutava di certo.

"L'avrebbe saputo prima o poi." Disse lei guardandolo sempre a bassa voce.

Alex abbassò un attimo lo sguardo ma lo rialzò subito. "Non fare la maleducata." Le diede un buffetto sul naso facendole fare una smorfia mentre lui rise allontanandosi da lei, lasciandole appresso il suo profumo.



*spazio autrice*
Sono riuscita ad aggiornare oggi alla fine! Topp

𝗧𝗶𝗺𝗶𝗱𝗲𝘇𝘇𝗮-> AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora