capitolo cinquantaquattro

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*nessun daytime*

"Fa piano." Mattia disse a Rachele quando la ragazza stava per inciampare per colpa di una scarpa in mezzo alla stanza.
"Non è colpa mia se c'è un casino qua." Sussurrò guardandolo male.

Andò vicino al biondo e fissarono il loro amico Christian dormire beatamente.
Dario accese la luce e affiancò i due.
"Al mio tre." Sussurò poi.
"1.." Alzò l'indice.
"2.."
"3!"

"Buon compleanno!"
"Tanti auguri."
"Svegliati pollo." Urlarono i tre scuotendo Christian e facendolo svegliare dal sonno.

Il moro aprì gli occhi spaventato e guardò i suoi amici. "Ma vaffanculo, mi avete fatto prendere un colpo." Disse alzandosi dal letto con un sorrise.

"19 Ao." Mattia gli si buttò addosso abbracciandolo. "Grazie fra." Christian ricambiò l'abbraccio sorridendo, abbracciò anche Dario e infine anche Rachele.
"Grazie raga."

"Vieni abbiamo preparato da mangiare." Mattia lo invitò a venire in cucina.
"Avete!?" Chiese spaventato Christian.

"Hanno, Nicol e gli altri hanno preparato." Puntualizzò Rachele.
"Ah ecco." Christian rilasciò un sospiro.

I quattro andarono in cucina trovando gli altri che fecero gli auguri al ragazzo.

Una volta mangiato si diressero tutti in palestra, e poi ognuno a lezione.

La sera stavano preparando la festa per Christian, sempre con l'aiuto della redazione.

Rachele si diresse verso Alex che era di spalle, lo abbracciò da dietro legando le braccia intorno al suo busto.
Lui all'inizio si irrigidì, ma dopo abbassando lo sguardo e sentendo il profumo di Rachele si lasciò subito andare. Si girò verso la ragazza e l'abbracciò a sua volta.

Le prese i capelli spostandosi dietro le spalle.
Lei lo osservò per bene, ammirò le sue piccole lentiggini sparse sul naso, le si potevano notare solo da vicino.
Alex sentendosi fissato talmente tanto, trattenne un sorriso e lei ridacchiò.

"Che c'è?" Le chiese.

"Lo sai che quando ti trattieni dal sorride storci le labbra?" Gli chiese lei seria imitando il suo gesto. Lui senza farlo apposta lo rifece. "Ecco l'hai fatto ancora." Rachele glielo fece notare.

Lui sospirò. "Mi viene spontaneo." Le disse lui in un piccolo sussurro.

Lei rimase zitta a guardarlo. "Che c'è adesso?" Chiese lui ancora una volta.
"Niente ti solo guardando, non posso?"

Lui inclinò la testa. "Sì ma lo fai in quel modo.." Gesticolò con la mano destra.
"Quale modo?"
Alex alzò le spalle e lei si avvicinò di più fino a far combaciare perfettamente i loro corpi.

"Alex.." Gli sussurò lei e lui alzò lo sguardo.
"Rachele.." La imitò.

"Mi piace la tua voce, non parlo di quando canti ma intendo proprio la tua voce." Disse all'improvviso e lui le sorrise. "La mia voce?" Chiese abbastanza stupito.

"Sì, mi mette tranquillità." Annuì e lui afferrò il suo viso con le mani. "E poi?" Le sussurò facendo scontrare le loro fronti.
"Il tuo sguardo."
"Sei in vena di complimenti oggi?"

"Solo perché è il compleanno di Christian, da domani ritorno ad insultarti." Disse e lui scoppiò a ridere leggermente.
Erano in corridoi, tra l'entrata della camera di Rachele e la cucina.

"Allora ne approfitto, cos'altro ti piace?" Chiese furbo e lei sorrise divertita. Appoggiò la sua piccola mano sulla sua e con il dito seguì la vena sporgente che finiva fino all'avambraccio. Alex seguì tutto con lo sguardo e prese un grosso respiro. Si inchinò leggermente e fece incontrare urgentemente le sue labbra con quelle della ragazza.

Rachele ricambiò subito, appoggiò le mano sul petto del ragazzo e lo costrinse a indietreggiare fino a farlo sbattere contro il muro dietro di lui, senza mai però interrompere il bacio infuocato che si stavano dando.
Alex la tirò il più possibile verso di lui, facendola appoggiare al suo corpo.
Era un bacio morbido, ma sensuale e pieno di calore. Sembrava che da quella notte i due non riuscivano a non darsi baci bisognosi e profondi come questo.

Prima che si staccassero, Alex le morse il labbro inferiore per poi darle un bacio a stampo facendola sorridere timidamente.

"Avete fatto? No perché è il mio compleanno e avrei voglia di festeggiarlo." I due si girarono di scatto appena videro Christian appoggiato al muro che li guardava.

"Da quando sei lì?" Gli chiese Rachele staccandosi subito da Alex che si passò la lingua tra le labbra, sentendo ancora il sapore della ragazza che aveva appena baciato. Sapeva di ciliegie, molto probabilmente era il sapore del burrocacao che si metteva ogni mattina.

"Da abbastanza per capire che i vostri baci sono davvero molto volgari." Sorrise e fece l'occhiolino ai due.

"Oh ma dov'eri? Luigi, Guido e Dario stanno imitando i prof di ballo." Mattia affiancò subito il moro e poi si accorse dei due ragazzi. I due amici si tirarono una lunga occhiata. "Cos'è successo? Anzi no, non lo voglio sapere. Andiamo semplicemente di là." Disse il barese e corse in cucina con dietro un Christian divertito.

"Ci diamo baci volgari?" Rachele chiese ingenuamente al moro attaccato ancora al muro.
"Non lo so, non mi guardo mica mentre ti bacio." Sorrise lui beccandosi una brutta occhiata.

Ridacchiò e le passò accanto. "Sicuramente non sono baci innocenti." Sussurrò alla ragazza e andò in cucina.
Rachele rimase un attimo ferma in mezzo al corridoio e poi raggiunse i suoi amici.

"Ma c'è Dario lì che ha fatto er Don Chishotte!" Dario stava imitando la Peparini facendo scoppiare a ridere tutto quanti.

"Allora devo dire che mi siete piaciuti, e mi è piaciuto il non doppio tour aller perché siamo ribelli." Luigi invece imitò Raimondo.

"Carola devi stare tranquilla perché comunque sul tip tap spacchi e sul breakdance fai paura. Quindi devi stare tranquilla devi solo lasciarti andare amò, va bene tesò?" Guido fece un occhiolino imitando la Celentano.

"Di Rachele che ne pensate professori?" Chiese Lda facendo finta di essere Maria.

"Ah guarda secondo me è versatile ma mai quanto dario che ha fatto Er Don Chishotte." Disse Dario battendo le mani come la Peparini.

"Rachele spacchi, sei bravissima però c'è da dire che fai schifo in latino, ma non importa perché sei amica di matti e chri e quindi sei una ribelle proprio come noi." Luigi fece segno con il braccio imitando Raimondo.

"Rachele fai sempre il culo a tutti, sei troppo forte e anche quando fai le piroette ed esci dallo studio per me vali. E niente teso sei unica." Guido annuì facendo ridere tutti quanti a crepapelle.

Qualche giorno dopo dal compleanno di Chri, ci fu anche il compleanno di Carola, quello voleva dire solo un'altra cosa: Casino.

𝗧𝗶𝗺𝗶𝗱𝗲𝘇𝘇𝗮-> AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora