capitolo ventisette

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27/10/21

La giornata era iniziata proprio iniziata male. Christian doveva portare un passo a due con Serena, il problema era che la coreografia non era portata per lui essendo un ballerino di hip hop.

"Ti aiuto magari in qualche punto." Si offrì Rachele mentre era nella scalinate con lui, Guido, Serena, Mattia e Dario.

"Sì Rachele, ma è proprio fuori da quello che so fare io. Anche se tu mi aiuti non ce la faccio, io non ho manco un dito di quella roba lì." Spiegò lui agitandosi.
"Ma guarda che non è impossibile, se ti metti sotto e se io ti aiuto almeno qualcosa la porti, non bene ovviamente, ma la porti." Gli disse la ragazza facendolo annuire.
"Eh ancora devi provarla, se ci dedichi tutta la settimana ci riesci fra." Mattia si alzò dando una pacca sulla spalla a Christian che annuì anche se poco convinto.

Rachele si alzò dalla scalinate e andò a prendere il telefono, come che era il suo turno.
Scrisse i genitori e restò un po' in giro tra i vari social, soprattutto su Twitter che c'erano tantissime foto dove lei era taggata.

Quella con più like faceva davvero ridere un sacco.
Il twitter diceva: Io quando il prof mi chiede qualcosa all'interrogazione, e sotto c'era un pezzo di video dove Rachele in puntata diceva "Io in realtà non ho niente da dire."
La ragazza scoppiò a ridere e mise like.

Altri tweet dove si parlava dell'amicizia con Carola, o con quella di Christian e Mattia. Altri invece della possibile ship con Alex.

Quando il turno finì, il peggio arrivava dopo come che Maria radunò di nuovo i ragazzo nella scalinate perché c'era una seconda sfida di ballo: Christian.

Metà del tempo Rachele lo passò con il ragazzo e Mattia. I due cercavamo di tirargli su il morale, ma niente da fare.

Quando Rachele ritornò dalle lezioni si precipitò in camera sua trovando Christian. "Todaro mi ha annullato il passo a due." Disse subito appena lei entrò. "Davvero?" Chiese e lui annuì sorridendo.
"Che bello, ha fatto bene." Andò ad abbracciarlo mentre lui ridacchiò.

"Adesso mi concentro su questa sfida." Disse alzandosi dal letto.
"Oh falla bene, non voglio che te ne vai." La ragazza lo avvertì facendolo sorridere. "Non ti lascerò sola, tranquilla." Lei sorrise e lui uscì di corsa dalla camera.

"Disturbo?" Alex si affacciò alla camera, ora Rachele capì perché il suo migliore amico fuggì in quel modo.
"Sì." Rispose lei mentre lui la guardò male.
"Ok" E se ne andò.

"Alex!" Lo richiamò lei per farlo ritornare indietro ma niente da fare il ragazzo se n'era andato.
Lei sbuffò e andò inseguirlo mentre lui camminava verso camera sua.

"Non mi seguire." Disse lui mentre lei sbuffò forte per farsi sentire. "E non sbuffare." Disse mentre si sedette nel suo letto.

"Io volevo dirti una cosa importante, ma come che ti disturbo così tanto lascio perdere." Fece il finto offeso come sempre.
"Perché dovresti parlarmi se la mia presenza non ti cambia niente?" Chiese lei di ripicca sedendosi accanto a lui.

"Oh mio dio." Sbuffò lui questa volta facendola ridere.
"Te la posso dire questa cosa e dobbiamo continuare a fare gli offesi?" Chiese poi.

"Hai cominciato tu." Borbottò lei.
"Ho capito." Lui incrociò le braccia.

"Dai parla, mado." Rachele lo spinse facendolo sorridere a malapena.

"Allora-" si mise comodo. "Praticamente ho quasi finito il mio nuovo pezzo, però devo sistemare l'ultima parte solo che non ci riesco perché è tutto incasinato e mi serve tranquillità su un pianoforte da solo. Mi serve proprio tanto silenzio perché ho scritto delle parole abbastanza complicate che in realtà solo io riesco a capire, quindi devo riordinarle tutte e-" Lei lo bloccò mentre lui continuava a gesticolare.

"Che casino che sei." Gli lanciò un cuscino che lui prese al volo e si distese lasciando un sospiro.
"Sei disordinato Alex." Gli disse poi.

"Ma non è vero, è tutto pulito qui." Rispose lui facendola ridere.
"Non in quel senso." Disse mentre si distese sopra il suo petto anche lei. "Intendo la tua testa, è un casino totale. È disordinata."

"Finché mi capisco io va bene." Rispose lui sospirando.
"E poi parli tu che ti fai mille paranoie al giorno, sei più incasinata di me." Si lamentò.

"Parla quello che non mette titoli alle canzoni perché sono riduttive." Alzò gli occhi al cielo lei.
"Parla quella che non vuole farsi chiamare con nomignoli perché rovinano la sua figura." Lui copiò il suo gesto.
"È vero." Ribatté lei.

Lui ridacchiò. "Di che parla la canzone?"
"Non te lo dico."
"Ci hai messo il titolo almeno?"
"Ma fatti gli affari tuoi!" Si lamentò alzando le braccia e facendole ricadere.

"Come sei aggressivo oggi." Sussurrò lei infastidendolo.
"E tu sei appiccicosa, non starmi addosso." Disse riferendosi al fatto che era sdraiata sopra di lui.
"Ma non ti piaceva avermi attorno?" Sorrise maligna.
"Per niente."

"Dicono tutti così all'inizio."
"Io non sono come gli altri."

"Lo so bene." Rispose lei lasciandolo spiazzato.
"Ne sei sicura?" Chiese accarezzandole i capelli.

"Io sono sempre sicura di me."
"Lo so bene." Rispose lui sorridendo e facendola sorridere.

Rimasero a guardarsi in silenzio, lei gli fece un cenno con il capo e poi sussurò un lieve "Beh?"

Lui non rispose ma rimase a guardarla. Quando con la sua mano appoggiata alla sua guancia, la tirò verso di sé facendo così attaccare le loro labbra per la prima volta.

Rachele rimase spiazzata ma ricambiò subito, appoggiando una mano sul petto del ragazzo, che la stava baciando con passione, come mai non aveva fatto.
La tirò ancora più a sè, per quanto fosse possibile, mentre le loro labbra danzavano.
In stanza si sentiva solo lo schiocco delle loro labbra che si schiudevano tra di loro, e si incontravano di continuo.

Per mancanza di ossigeno si staccarono entrambi rimanendo a guardarmi.
"Beh?" Chiese lui sta volta.

Lei sorrise lievemente facendo sorridere anche lui, e questa volta fu lei a far incontrare di nuovo le loro labbra in un'altro bacio passionale.


*spazio autrice*
Finalmente eh?
Che ne pensate di questo capito tanto intenso e pieno di limoni? HAHAHAHAHA💓

𝗧𝗶𝗺𝗶𝗱𝗲𝘇𝘇𝗮-> AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora