22 L'eclissi

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Puoi essere il nulla nell'infinità dei miei ricordi, oppure puoi essere tutto davanti al nulla della mia esistenza.

KIRA SHELL

Il Griffith Park Zoo è davvero uno zoo degno dei film horror. È notte fonda e questo non ci aiuta a vedere. <Totta, metti la torcia del telefono più centrale> dice Teo afferrandole il polso e obbligandola a fare come vuole. Totta lo guarda indignata e si abbassa con la mano libera il bordo del vestito che le sta salendo sulle cosce.

<Non potevamo passare prima per casa? Qua fuori fa freddo> si lamenta lei.

<Si, giusto un giretto per casa ad aspettare che tu decidessi quale altro vestito potevi metterti per poi lagnarti lo stesso. Mi sembra giusto> ribatte Teo sarcastico.

<Dovresti portarmi più rispetto> asserisce la bionda spingendosi i capelli all'indietro come per voler scacciare una mosca.

<Visto che devi portarle rispetto portale anche il cervello> interviene Ale dando una spallata amichevole a Matteo e marcando sull'ultima parola. Sorrido vedendoli. Se non fosse che fa veramente freddo, la starei sfottendo anche io. I ragazzi hanno tutti ancora la camicia e il pantalone della festa. Subito dopo la scoperta delle coordinate e l'interruzione che abbiamo fatto a Annabeth e Andrew, siamo corsi qua. Il Griffith Park Zoo è un vecchio zoo abbandonato di Los Angeles. Walker ci ha raccontato qualcosa a riguardo. Si vocifera che sia infestato dagli spettri degli animali che sono stati abbandonati lì. Questo luogo è stato aperto al pubblico dal 1912 fino al 1966. È uno zoo molto grande contenente non solo gabbie, ma anche un'area picnic. Le piante imprigionano le gabbie con le loro foglie e le loro spine. La ghiaia sotto i nostri piedi scricchiola insieme alle foglie marroni cadute a terra. Che giorno migliore per morire se non durante la festa di Tutti i Santi? Almeno posso dire di essere morta da santa.

<Cos'è stato?> domanda Totta congelandosi sul posto.

<Sarà un topo> sentenzia Aron continuando a camminare.

<Un topo?> squittisce lei. <Un topo tipo pantegana o un topo piccolo, innocente e carino?>

<I topi non sono carini> osserva Ale spingendola per farla camminare ma lei impunta i piedi a terra arrestandosi di colpo.

<Io non mi muovo finché non saprò che animale è> afferma Totta.

<Bene, allora noi continuiamo a camminare. Quando hai capito di che si tratta facci un fischio> asserisce Walker aumentando le falcate. <Spera solo che non si tratta di serpenti o di leoni di montagna> Sorrido alla sua risposta che trasuda di ilarità. Totta sembra afferrare il concetto e aumenta il passo. Appena mi affianca esordisce:

<Era una formica ne sono quasi certa> Inclino la testa e allargo il sorriso. Il Griffith Park Zoo è gigante e buio. Ci metteremo un secolo per cercare qualcosa che nemmeno noi conosciamo.

<Secondo me dovremmo dividerci> commento. I passi di tutti si fermano e iniziano a fissarmi, chi come se fossi pazza e chi con vivace interesse.

<Gin ha ragione> mi appoggia Dade.

<Sei impazzito per caso?> chiede Totta sgranando gli occhi dal terrore.

<Tutti i film dell'horror iniziano così> assicura Ale.

<Si, ma di questo passo ci metteremo tre ore> continuo io.

<Tre ore se ci va di lusso> aggiunge Teo. 

<Va bene. Ci dobbiamo dividere in tre gruppi.> afferma Totta cambiano lo sguardo terrificato con uno pieno di malizia. Un sorriso le si propaga furibondo. Non mi piace per nulla quello che ha in mente. <Io vado con Teo>. Capisco la sua strategia in una manciata di secondi. La guardo storta.

Un diavolo bussa alla portaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora