48 Melodie a lavoro

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Agli occhi del mondo lei è formidabile.

Ai miei?

Lei è il mondo.

TAHEREH MAFI


<Un milk-shake alla fragola, uno alla vaniglia e uno al cioccolato e... ah sì, due di queste> ordina una ragazza indicando due ciambelle al cioccolato con delle Smarties sopra. Annuisco afferrando le due ciambelle. Che ingiustizia vendere queste squisitezze senza mangiarle. Il mondo sa essere crudele quando vuole.

<Da portare via?> domando. La ragazza scuote la testa.

<Ci sediamo sul tavolo vicino alla finestra> risponde.

<Va bene, allora ti porto tutto appena finisco i milk-shake> spiego lei mi sorride ringraziandomi e raggiunge le sue amiche che sono già sedute.

Appena la scuola è finita io e Totta siamo corse qui per lavorare. Oggi è il primo giorno della settimana e iniziamo a lavorare. Ale viene più tardi per suonare. Adesso dovrebbe star facendo le prove delle canzoni che dovrà suonare. Dade sta facendo ripetizione a un certo Toby e Teo sta cecando ancora un lavoro.

Il Thunderbolt è un bar di piccole dimensioni. Le sedie di legno sono rivestite da una stoffa azzurrina. Su ogni tavolo c'è una piantina con un fiore diverso e con i loro significati simbolici. È davvero un'idea carina. Il sole tramonta illuminando la stanza di una luce rossastra.

Rosso di sera bel tempo si spera.

Chissà se anche in America esiste questo modo di dire.

Finisco di preparare i milk-shake e li servo al tavolo. Continuo di questo passo per altri otto clienti. La fila per la cassa sembra infinita. Chi lo ha detto che lavorare in un bar è bello? Soprattutto con un grembiulino azzurro e il cappellino incordonato.

Ieri sera mi sono addormentata subito dopo aver mangiato la pizza. Volevo rimanere sveglia fino all'arrivo di Aron per ringraziarlo, ma Morfeo aveva altri piani in serbo per me. Il bastardo mi ha fatto addormentare alle 23:30. Manco avessi 10 anni.
A dirla tutta non lo vedo da quando mi ha ordinato la pizza.

Non è tornato a casa, o se lo ha fatto è stato furtivo.

Perché ultimamente sparisce spesso di notte?

Carlotta mi ha raccontato tutto quello che è successo e io ho fatto lo stesso omettendo di essere andata al mare. Mi picchierebbe se lo sapesse.
Ho il raffreddore e il naso chiuso per colpa di uno stupido bagno ghiacciato. Dovevo mandarlo a quel paese e non farmi sfidare.

Ho detto a Carlotta che ho preso freddo con la sua maglia. Tanto è la verità. Il fatto che la maglietta era bagnata è un particolare.

Taglio una fetta di cheesecake e la metto in un piattino. <Totta, porti tu?> le chiedo passandole il piatto. Lei lo afferra deglutendo. So che prova. Questo buon profumino mette appetito. Scuoto la testa contemplando la cena che mangeremo mentre mi dirigo alla cassa per far pagare a un anziano i waffle con la panna e le fragole per la sua nipotina. <Salve> saluto cordialmente. Il signore mi sorride mentre posa una mano sulla testa della nipote scompigliandole i capelli. La bambina poggia il mento sul bancone per vedere tutti i dolci in vetrina. <Ti sono piaciuti i waffle?> chiedo alla bimba sorridendole. Lei annuisce con vigore.

<Erano buonissimi, grazie> risponde guardando il nonno.

<Sono felice> commento per poi guardare l'uomo. <Sono 4 sterline> Il signore mi porge 5 sterline. Io allungo la mano per dargli il resto ma lui mi ferma.

Un diavolo bussa alla portaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora