XXXIII✔️

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PHOEBE

La sua grossa mano mi tenne ferma per i capelli mentre mi divorava la bocca con quel suo bacio vorace, impulsivo, impaziente, quasi doloroso.

Cercai invanamente di liberarmi dalla sua potente stretta, ma, Andrew mi teneva saldamente ancorata a sé.

Così irremovibile.
Così ostinato a ottenere una mia qualsiasi reazione dinanzi al suo impetuoso assalto che, inevitabilmente sparse in me disordine e terrore.

Affermava di amarmi mentre mi obbligava a baciarlo e a farmi toccare da lui.

《Baciami!》ringhiò furiosamente minacciandomi con lo sguardo infuocato dal desiderio.

Mandai un acuto strillo in risposta all'ennesimo violento strattone ai capelli da parte sua.

Il mio viso stravolto dalle lacrime si ricoprì di un vivissimo rossore divenendo d'un sanguigno bordeaux.

《Q-questo n-on è amore, Andrew!》urlai al suo viso, stanca.

Vidi chiaramente la sua prominente mascella serrarsi con rabbia e gli occhi socchiudersi minacciosi.

Mi spinse bruscamente sul divanetto, sdraiandosi sul mio corpo, inerme sotto di lui.

Il suo imponente peso mi schiacciava sulla superficie morbida del divano spezzandomi il respiro.

《Sei troppo cocciuta, Phoebe...》mi alitò contro il viso con tono rimproverante.
《E io non amo ripetermi.》aggiunse sfiorandomi nuovamente le labbra ancora umide della sua saliva.

Il cuore martellava impetuoso all'interno della mia gabbia toracica, violentemente terrorizzato.
Ero impaurita, non da lui ma dalle dolorose e pugnaci emozioni che mi provocava il suo tocco così intenso che ebbi paura di perdere i sensi.

Andrew mi sollevó velocemente la gonnellina nera che indossavo, privandomi velocemente delle mutandine in pizzo bianche.

Terribilmente allarmata nonché imbarazzata, tentai con il volto infiammato dalla vergogna di serrare le mie gambe tremanti per nascondere la mia intimità, ora nuda, agli occhi maliziosi di Andrew.

Ma, ovviamente, la sua forza nettamente superiore sovrastò la mia.

Improvvisamente, mi baciò.

Mi baciò così tanto, così vogliosamente che mi sentii bruciare le membra e il sangue.

Si staccò dalle mie labbra lentamente, concentrandosi sulla pelle del collo e del seno, leggermente esposto dalla maglietta con lo scollo a V.

Con il cuore impazzito, la pelle infuocata da brividi di piacere, la mente in subbuglio a causa del bisogno di sentirlo di più contro il mio corpo, mi inarcai contro di lui.

Sollevò istantaneamente la testa inchiodando i suoi occhi ai miei.
Percepii il mio respiro accellerare rapidamente osservando il suo sguardo di ghiaccio.

Una sua mano mi immobilizzò i polsi sopra la mia testa, l'altra scese lentamente, percorrendo il mio stomaco, arrestandosi sul mio interno coscia tremante.
Ed esercitando una lieve pressione mi costrinse a divaricare le gambe precedentemente rigide, accarezzandole lentamente.

Non distogliendo mai lo sguardo dal mio, scese lungo il mio corpo abbassando la testa tra le mie cosce oscenamente aperte per lui.

《O-oh D-dio!》rilasciai un urletto involontario percependo il suo caldo respiro sulla mia intimità, umida e palpitante, completamente esposta al suo sguardo cupido.
《Invoca me, bambina...Dio non c'entra nulla con tutto questo.》affermò compiaciuto iniziando a cospargermi di baci umidi l'inguine.

Improvvisamente, calò sul mio centro pulsante iniziando a leccarmi insistentemente.

Mi inarcai nuovamente contro di lui sollevando di scatto il bacino, andando in contro ai movimenti impetuosi della sua lingua maledetta.

《Sta ferma!》ordinò attirandomi di più a sé spalancandomi maggiormente le cosce, obbligandomi a stare ferma mentre continuava a divorarmi l'intimità.

ANDREW

La sua eccitazione mi ricoprì il mento.

La assaporai lentamemte come se fosse miele.

Calai nuovamente sulla sua intimità, continuando a leccare e succhiare il suo clitoride passando per le pieghe morbide e rosee, con movimenti bruschi e forti.

I suoi dolci mugolii e lamenti rimbombarono all'interno del mio ufficio, facendomi impazzire dal desiderio.

Le sue cosce si irrigidirono e la sua gracile schiena si inarcò in risposta al piacere che stava facendo impazzire il suo bellissimo corpo.

Aumentai il ritmo, avvertendo il respiro di Phoebe farsi sempre più ansante.

Improvvisamente, mi fermai.

Gemette contrariata, agitando i fianchi in modo convulso.

Mi avvicinai al suo viso baciandola appassionatamente, facendole assaggiare il suo dolce sapore.

Ansimò deliziosamente all'interno della mia bocca cercando di liberare i polsi dalla mia presa ferrea.

Continuai a lambirle le labbra poggiando il pollice sul suo punto sensibile, massaggiandolo.

Phoebe inarcò nuovamente la schiena strabuzzando gli occhi verde smeraldo.

Un leggero velo di sudore le ricopriva il viso accaldato, paonazzo dall'eccitazione.

La ammirai nel mentre godeva del mio tocco.

Meravigliosa.

Mia.

Improvvisamente piegò la testa all'indietro, inarcandosi completamente contro il mio corpo, raggiungendo il tanto desiderato orgasmo.

Mi spostai nuovamente tra le sue cosce, ripulendola dei suoi deliziosi liquidi, liberandole finalmente i polsi.

Le sue piccole mani mi accarezzarono i capelli corvini, beandosi della sensazione d'appagamento che le aveva provocato la mia lingua.

Risalii sul suo corpo privo di ogni forza, baciandole il viso dolcemente.

《Tu mi ami, Phoebe. Devi solo capirlo e, accettarlo...》affermai con serietà stringendola saldamente a me, inebriandomi del suo angelico profumo.

Lambii il suo collo con dolci baci, ammirando il suo modo di accucciarsi teneramente a me.

Stravolta.

Appagata.

Amata.








𝑀𝑦 𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝑂𝑏𝑠𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛Where stories live. Discover now