XL✔️

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PHOEBE

Salii faticosamente le scale, avvertendo come un gravoso peso sopra la mia gracile schiena.
Mi diressi a passo blando e tremulo nella meravigliosa camera da letto, la quale, durante la mia turbolente permanenza nell'immensa villa di Andrew, era divenuta il mio rifugio e, al contempo la spettatrice delle atrocità commesse da lui stesso sul mio povero corpicino.

Un brivido di terrore mi percorse bruscamente la spina dorsale, vedendo con la mente ciò che sarebbe accaduto di lì a poco.

Mi ero ingenuamente illusa di poter scappare e vivere serenamente.
Avevo ingannato la mia stessa mente, concendendole la vana speranza di una vita lontana da lui.

Andrew mi aveva più volte avvisata.
Se avessi ascoltato le sue raccomandazioni e avessi ubbidito alle sue parole, in questo momento, magari non tremerei così forte come le foglie e le vette degli alberi al vento.
Magari, se non fossi scappata, tradendo di conseguenza la sua fiducia, ora ci troveremmo sicuramente sul letto, a coccolarci.

Venni destata dai miei tristi pensieri a causa dei pesanti passi di Andrew, il quale entrò lentamente all'interno della camera rivelando la sua imponente figura.

Strinsi fortemente le mani tremanti sulle mie ginocchia non azzardando a spostarmi di un solo centimetro sotto il suo sguardo glaciale.

《Spogliati.》ordinò fissandomi freddamente.
《P-per favore, n-non f-farlo...》piagnucolai pietosamente intimorita, indietreggiando sul letto.

Avanzò verso di me, formando dei pugni stretti con le mani, sulle quali cominciarono a formarvisi delle vene sempre più sporgenti e marcate.

Posai il mio sguardo sulla porta spalancata, escogitando un modo per fuggire da quella pericolosa situazione.

La paura mi divorava.

Non l'avevo mai visto così arrabbiato.

《Non farlo, Phoebe. Alimenterai solo il fuoco della mia rabbia.》affermò con tono minaccioso.

Ogni mia volontà di scappare venne spazzata via.

Dovevo arrendermi.

Se mi fossi nuovamente azzardata a sfidare Andrew, non si sarebbe trattenuto dal lasciarmi solamente qualche misero livido.

Tornai a guardarlo, e, tremando iniziai a denudarmi del vestitino bianco perla che indossavo e delle mutandine in pizzo del medesimo colore.

Fissò intensamente il mio seno.

《Dubito uscirai più fuori da questa villa. Ma se capiterà indosserai ambo gli indumenti intimi. Hai capito, Phoebe?》ringhiò bestiale contro il mio viso.

Tremai per l'intensità del suo sguardo.

Mi afferrò violentemente il viso, stritolandomi la mandibola imponendomi di rispondere.

《S-si, h-ho capito...》mugolai lievemente strizzando gli occhi dall'orribile paura che mi scosse con violenza il corpo.

Ghignó soddisfatto, sdraiandosi sul mio corpo obbligandomi a rimanere inerme e immobile sotto il suo corpo grosso e marmoreo.

Un angolo delle sue labbra si sollevò, donando al suo viso un'aria da pazzo.

Mosse velocemente il braccio possente dietro la schiena, prelevando un oggetto appuntito.

Un coltello.

Sentii come un groppo che mi strozzava la gola.

Lo guardai terrorizzata.

Iniziai ad agitare le mani in preda al panico, cercando di afferragli il volto, in un vano tentativo di scostarlo dal mio corpo.

《Ferma Phoebe!》sibilò furiosamente intenzionato a bloccarmi i polsi.
《N-no! Ti prego, no!》implorai singhiozzando in preda alla disperazione.

𝑀𝑦 𝐿𝑖𝑡𝑡𝑙𝑒 𝑂𝑏𝑠𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora