6. Fidarsi è come immortalarsi a vicenda

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Anche quella seconda settimana di marzo stava scivolando apaticamente per Marzia, che aveva passato quei giorni con un peso sullo stomaco non invidiabile. Non aveva fatto altro che guardarsi allo specchio continuamente: in bagno, nella sua camera prima di mettersi a letto, quando stava mettendo il giaccone all'ingresso per uscire, nelle vetrine dei negozi mentre camminava nel tragitto per l'università.

Ogni volta che lo faceva nella sua mente si comparava alla ragazza che aveva visto dalla videocamera di fronte all'interno sette, e di fronte a Dušan in mutande. Marzia si vedeva scialba, dal viso smunto e gli occhi vacui; le occhiaie nere erano l'unico colpo di colore sul suo pallore invernale, il fisico anonimo e nascosto dai maglioni la faceva apparire ordinaria. Aveva preso nel peggiore dei modi quella scoperta e si chiedeva dentro di sé perché avesse dovuto mai sperare che Dušan volesse andare oltre l'amicizia con lei.

Lo guardava alla tv, aggiornava il suo profilo Instagram continuamente, cercava sue notizie nonostante lo avesse a portata di campanello, a cinque passi dalla sua porta di casa. Un contatto virtuale era meno doloroso di uno reale per la sua autostima.

E avendo scoperto anche il profilo di quella che era Alyssa si era ancora di più chiusa nella sua bolla blu di tristezza. Era una influencer dalle curve mozzafiato e il sorriso splendente. Tra una sponsorizzazione di té dimagranti a quella di lucidalabbra al veleno di vipera, Alyssa postava photoshoot in location da sogno, con fotografi affermati. Era tutto quello che un ragazzo avesse mai potuto desiderare.

E poi c'era Marzia Marchese, che sul suo profilo di Instagram aveva foto di lei in Curva Sud, video di cani, scatti rubati dalle sue amiche, e shot senza senso delle vedute cittadine. Era un caos, cozzava così tanto con il profilo da milioni di follower di Alyssa.

E così, per tutta la settimana, anche dopo il mercoledì disastroso per Dušan, aveva continuato a crogiolarsi nella sua inadeguatezza, senza fare spazio a nessuno per risolvere l'enigma nella sua testa. Cosa ci stava trovando in lei per volere la sua compagnia? Marzia se lo chiedeva continuamente, e fino ad allora la prossima volta di cui aveva parlato Dušan non si era ancora palesata.

Quel giovedì pomeriggio aveva deciso di esorcizzare l'ansia per la partita della Roma della sera studiando in terrazzo, approfittando delle belle giornate che si stavano susseguendo e del clima mite della metà di marzo. Era salita diversi pomeriggi sul terrazzo condominiale e si era rincuorata ogni volta che non aveva trovato Dušan. Temeva la reazione che avrebbe avuto una volta che lo avesse incontrato di nuovo.

Marzia neanche ci pensò quella volta, quando lasciò Giulia, Edoardo e due amici di quest'ultimo in salotto, a guardare un film prima di decidere per quale ristorante prenotare per l'indomani, quando sarebbe stato il compleanno di uno di loro. Valerio, così si chiamava, l'aveva invitata: Marzia aveva accettato, visto che non avrebbe avuto nient'altro da fare, e sarebbe stata una cena tranquilla tra amici. Sperava davvero fosse così, dato che ormai stava vivendo passivamente i giorni che passavano, aspettando l'arrivo di un'imprecisata prossima volta.

Posizionò il drum tra le labbra, mettendo l'iPad sottobraccio e sfilando le AirPods dalla tasca del giaccone. Il clima era diventato più mite e aveva sostituito il suo amato cappotto verde bosco con una giacca oversize di pelle rivestita di pelliccia sintetica nera, comprata qualche anno prima e usata sempre per le settimane primaverili. La infilò e si chiuse poi la porta alle spalle.

Gli occhi le andarono inevitabilmente a finire alla sua sinistra, sull'ingresso dell'interno sette. In quel momento ricordò della sera precedente, quando aveva visto l'ultima partita di Champions di Dušan in tv. Letteralmente l'ultima, visto che la Juventus era uscita di nuovo agli ottavi. Un po' si era dispiaciuta per lui, visto che aveva preso una traversa, e complessivamente aveva giocato bene. Peccato che la sua squadra non lo equivalesse.

Neighbourhood Romance | Dušan VlahovićDove le storie prendono vita. Scoprilo ora