32 - Beatrice è una Botina

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24 Ottobre 2002 (Nona parte)

Beatrice entrò come una furia sbattendo la porta e trascinando Serena per un braccio, e si bloccò come sconvolta all'ingresso vedendo il Lupo Bianco in piedi accanto a me. E questo la salutò con ironia: - Ciao piccola Lupa, sei sempre più silenziosa.-

Beatrice lasciò il braccio alla ragazza dai capelli neri ed inspirò a pieni polmoni guardando prima me e poi Stefano, in cerca di chissà quale conferma nei nostri occhi e dopo pochi attimi prese a gridare indispettita: -Ciao un corno! Che diavolo ci fate qua?! Come mai sei invischiato con l'alleva maiali?! E per quale dannatissimo motivo non sento il tuo odore?!-

Il sorriso che aveva fatto capolino sul volto del giovane si spense un poco e il suo sguardo ambrato virò dalla ragazzina a Serena che si stava allontanando prudentemente, aderendo il più possibile alla parete.

La biondina la fermò: - Dove credi di andare? Che gli è successo? Perchè è così sciupato?-

A quelle parole Stefano fece qualche passo avanti e dichiarò con fare autoritario:- Bea sono cose che non ti riguardano, tu e Alice dovete andarvene ora.-

Lo sguardo celeste della lupa virò prima su di me, ancora sconvolta dal precedente scambio di parole e poi sul suo Alpha, decisamente diverso da come lo ricordava, e ribattè:- Di qui non ci muoviamo finchè non capisco che sta succedendo.-

-Bea è un ordine.- fece lapidario Stefano con gli occhi improvvisamente neri come la pece.

La ragazzina lo fissò furiosa qualche secondo e poi accadde una cosa inaspettata, un ringhio le attraversò la gola e a quel suono la volontà del Lupo Bianco venne meno e lo sguardo di Stefano tornò del colore dell'ambra, decisamente turbato.

Ormai avvezza alle dinamiche del Branco della Neve, fui certa che qualcosa fosse  profondamente cambiato. Quasi mai era stato contraddetto dai suoi sottoposti e certamente nessuno gli aveva mai ringhiato contro, possibile che anche questo fosse dovuto al suo aspetto sfinito?

La biondina tornò preoccupata a fissare Serena: - Cosa gli hai fatto? Il suo Alpha è decisamente indebolito, come il suo fisico... - e dando sfogo libero ai suoi pensieri aggiunse guardandolo: -E lasciatelo dire, i capelli corti ti stanno malissimo. -

Stefanofece per ribattere indispettito, ma Serena tossendo agitata dichiarò:- Forse tu e Alice dovreste sedervi, così che io vi possa spiegare.-

Io ancora stordita da quella situazione obbedii e Bea si avvicinò a me, senza abbandonare il suo cipiglio sospettoso. Ero certa che si stesse ponendo le mie stesse domande: come avevano fatto i due ad incontrarsi? Per quale motivo Stefano sembrava essersi rifugiato in quella fortezza vicino al paese delle streghe? E cosa gli era successo per ridursi in quello stato in pochi mesi?

Pronte a valutare qualunque spiegazione la giovane ci avrebbe rifilato, venimmo interrotte quanto prima dall'oggetto delle nostre domande. -Serena guai a te se parli!- fece furioso Stefano, indispettito dall'aver perso il controllo sulla conversazione di quel pomeriggio e continuò preoccupato afferrandole un braccio:- Sai bene cosa rischiamo...-

A quel punto Serena, con ritrovato vigore, si scrollò la sua mano di dosso e come se fosse abituata a tenergli testa gli rispose seccata:- Io non ho paura di quello che vedo.- e prendendo fiato continuò decisa: - Finora abbiamo fatto come hai voluto tu e nulla è andato come doveva, da adesso si cambia.-

Il giovane De Leonibus, come furioso per quelle parole, ci diede le spalle tornando a fissare preoccupato la tempesta fuori dalla feritoia e Serena, avvicinandosi, prese a spiegarci: - C'è qualcosina di me che non vi ho detto e premetto subito che mi dispiace molto avervi mentito e spero possiate perdonarmi.-

Wizard - The W seriesWhere stories live. Discover now