43 - Serena

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26 Ottobre 2002 (Terza Parte)

A nulla erano valse le domande di Beatrice su ciò che ci eravamo detti, ero rimasta in silenzio come mi aveva chiesto, forse troppo sconvolta dalla verità. Mi ero limitata a dirgli che avevamo ancora litigato e questo bastò alla piccola lupa per alzare gli occhi al cielo.

Quella sera dormii nuovamente da Serena, poichè Marco non riteneva più tanto sicura per me Ca' Botina, per cui tornarono lì solo lui e Beatrice, lasciandomi con lei. 

Non appena la biondina uscì di casa, fu Serena a pregarmi di perdonarla:- Non volevo dirgli di cosa avevamo parlato l'altra sera! Te lo giuro...ma ha usato argomenti talmente convincenti...che ho dovuto distrarlo!-

- Argomenti convincenti?! Le confidenze tra amiche restano tali!- ribattei seccata. 

- Sì ecco...il fatto è che lui voleva dire a Marco delle cose che ...- fece lei imbarazzata e rossa fino alle orecchie - Insomma io non credevo che ... non pensavo ci saremmo mai ritrovati tutti e tre insieme ed avevo fatto delle confessioni al tuo Compagno che lui ora utilizza abilmente per ricattarmi.- confessò tutto d'un fiato.

Io la guardai dapprima confusa, poi immaginando si riferisse al suo interesse per il mio amico, scoppiai a ridere:- E' davvero un grande stronzo.-

-Già.- commentò lei.

La guardai con indosso il pigiama e il suo maialino stretto al petto, era dolcissima e intrecciava i lunghi capelli neri evidentemente imbarazzata. D'un tratto indagai:- Dovete essere diventati davvero amici se gli hai detto che ti piace Marco.-

Le sue gote si tinsero di rosso e lei balbettò:- Perchè pensi una cosa del genere?- 

- Perchè ti ho osservata mentre sei con lui...- sorrisi e poi infastidita aggiunsi:- E perchè conosco i modi di Mr. Indifferenza.- pensando alle sue parole nella torre quando aveva parlato con Serena.

-Chi? Ah...Stefano...- fece lei e senza negare aggiunse:- E' complicato...gli ho raccontato alcune mie visioni, descrivendo le persone che vedevo...solo dopo il vostro arrivo Stefano mi ha rivelato i vostri nomi.-

- Visioni del futuro che riguardano Marco?- domandai curiosa.

Lei arrossì fino alla punte delle orecchie:- Non so se erano visioni o altro...il tuo Compagno mi prende in giro ancora adesso.- Poi abbassò lo sguardo come delusa:- Credo di più alla seconda ipotesi...i veggenti non possono legarsi a chi cammina sulla terra.-

-E' per quello che non hai mai avuto un ragazzo?- chiesi curiosa, ricordando quello che aveva rivelato a Beatrice nell'ultima serata tra donne.

Lei sorrise timidamente:- Non sono la classica ragazza del liceo...in molti mi hanno sempre trovata strana e in quest'ultimo anno scoprire i miei poteri...mi ha distratto da certe esperienze. - Fece un sospirò ed aggiunse tristemente: - L'Egemone però in questi mesi è stato molto chiaro...e dopo averci pensato un po', credo che l'amore sarà una cosa che non mi riguarderà nella vita.-

- Non saprei...direi che con Stefano hai conosciuto già la prova vivente dell'amore nella vita di una veggente.- suggerii provando a rincuorarla.

Lei sorrise ed aggiunse:- Però vedo anche come soffre... Stefano ti ama da impazzire e con le sue visioni sì sente in trappola. Fidati: ai veggenti l'amore fa male. -

Io mi rabbuiai ripensando a quello che ci eravamo detti quel giorno io e Stefano. "Ci sono cose che vedo, cose che devo capire."

Un po' angosciata presi a rigirarmi tra le mani la catenina con il fiocco che avevo trovato al Santuario. L'avevo portata con me dopo quell'incontro con la Lupa, tenuta sotto i vestiti e la usavo come antistress. Sapevo che era appartenuta a Sibilla, poichè l'avevo trovata all'interno del suo diario e non riuscii a non chiedermi se anche lei l'avesse pensata come Serena.

"Ai veggenti l'amore fa male" 

Decisamente lei e Fabrizio avevano sofferto non poco, lui era addirittura morto per questo amore proibito. Possibile che quello fosse anche il destino di Stefano? E se lui preferisse davvero escludermi dalla sua vita come Serena? Volevo aiutarlo, volevo dannatamente stesse meglio e più di tutto volevo non venisse ammazzato di fronte all'Alto Consiglio di Stregoria. Forse sapendolo vivo e sereno, ad un certo punto sarei riuscita anche ad allontanarmi da lui.

- Avete provato a convincerlo ad andarsene?- domandai infine affranta.

- Sì, ma mi ha zittita subito, e con Marco...diciamo che danno abbastanza in escandescenza quando discutono.- spiegò delusa la giovane strega.

- Credi che cambierà idea?- chiesi titubante, fissandola in quei suoi occhi verdi.

Serena sorrise e scosse la testa con sicurezza:- No.- 

Quella sua certezza mi insinuò un dubbio: - Tu sai la verità vero? Sai perchè resta qui?-

- Sì...- ammise lei, ed io compresi che non aveva detto a Marco le reali intenzioni di Stefano e continuò:- Lo so ed è per questo che, anche se non voleva, ti ho aiutato a fermarti...con te qui lui si salverà.-

- E come? - domandai confusa, incapace di pensare a come sarei riuscita a salvarlo dalla sua probabile esecuzione innanzi all'Alto Consiglio.

- Non lo so... so solo che ho avuto diverse visioni sulla notte di Stregoria e l'unica in cui sopravviveva c'eri tu. Fuggivate insieme dall'Alto Consiglio, entrambi vivi. Quindi se ci sei tu, lui ha una possibilità.-

Non avevo la più pallida idea di come aiutarlo, ma alla luce di quello che mi aveva detto Serena ero sempre più certa che non me ne sarei andata.

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