3 - Le origini di Roma

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27 Settembre 2002 (Seconda parte)

 -Perché ci ucciderebbe tutti.-

Le parole di Simon mi avevano particolarmente sconvolta e un silenzio teso era sceso nel salotto, tanto che l'unico suono proveniva dal vento che batteva contro i vetri.

Il primo a riprendersi da quel momento fu Marco che scuotendo la testa disse:- Non avete nulla da temere...- e vedendo le facce confuse dei presenti, sbottonandosi il primo bottone della camicia, aggiunse con assoluta certezza: -Queste voci sono infondate. Non è possibile che un lupo possa praticare la magia.-

-Perchè?- chiesi curiosa.

Fu sua sorella a rispondermi mesta: - Le due nature sono in conflitto: o sei un lupo o sei uno stregone. La magia è tossica per i lupi quanto il loro sangue lo è per gli stregoni. Se uno stregone viene morso in una notte di luna piena, non si trasforma: muore. -

Riflettei sulle sue parole e chiesi ancora:- E se invece fosse una luna nascente?-

-Intendi una come me? Nata lupo in una famiglia di stregoni?- sussurrò la biondina amaramente, come se quell'ammissione la disturbasse.

A me dispiacque insistere, ma volevo essere certa di aver compreso bene la questione, quindi accennai incerta:- Sì...ecco...non è possibile che tu abbia qualche sorta di poter...-

La voce severa di Marco mi interruppe lapidaria: -No.-

Beatrice alzò un secondo lo sguardo su di lui, i suoi occhi azzurri sembravano acqua liquida e, come se l'intervento secco del fratello l'avesse turbata, si alzò istantaneamente dal divano ed uscì dal salotto.

Eravamo in molti ad essere stupiti dalla reazione della biondina e Marco si ritrovò a spiegare brevemente: - Bea è quasi morta il giorno della prova. Il giorno in cui gli stregoni vengono testati per i loro poteri. Capita raramente di morire a chi non possiede il potere, ma sempre ai mannari.-

Io deglutii sconvolta dalla notizia, dal rischio che aveva corso la piccola Beatrice, e sentii alle mie spalle Cristian prendere parola: - Quindi siamo sicuri che non esiste...-

- Puedes star seguro che non esiste in ogni caso, perché se esistesse la Lupa de Roma lo avrebbe ucciso e con lui todos quelli che conoscono il suo secreto.- rimarcò Pablo perdendosi nel suo forte accento spagnolo, come sempre quando si infervorava.

-E' davvero così sanguinaria?- chiese ricomparendo sulla soglia Beatrice, più curiosa che spaventata.

Cristian, che ultimamente sembrava infastidito dalla crescita e dalla spavalderia della biondina, la rimbeccò: -Un'Alpha che sopravvive da oltre duemila anni a capo del branco più potente che sia mai esistito, credi ci sia riuscito per la sua dolcezza?-

-Duemila anni?- chiesi sconvolta da quelle parole: - Ma di che razza di Lupa stiamo parlando?-

-Di quella capitolina.- risposero in coro Pablo, Cristian e Simon.

Per la sorpresa per poco non caddi dal bracciolo, com'era possibile? Che razza di essere era per vivere così a lungo? Possibile ci fossero ancora così tante cose che ignoravo di quel mondo? Provando a nascondere la mia poca agilità domandai: - Non capisco...vi riferite a quella della leggenda sulle origini di Roma? Come può essere ancora viva?-

Con pazienza Pablo mi spiegò, sembrando per la prima volta un vero Maestro:
-Lei segue la voluntad della Dea, lei è la sua serva più devota, per questo la Dea la preserva.-

Io ero incredula, e il mio volto dovette dimostrarlo perché il Maestro del Fuoco, riprese a spiegare:- Il Dio Marte in forma di lupo si unì ad una donna, Rea Silvia,  la quale diede alla luce due gemelli. Questi vennero sfamati e cresciuti da una Lupa, a cui la dea concesse il dono di tramutarsi in umana all'occorrenza. I dos niños, Romulus e Remus, erano i primi licantropi...-

Wizard - The W seriesWhere stories live. Discover now