𝐈𝐕

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I cani avevano lo sguardo puntato in un'unica direzione, ma lì non si trovava nulla. Continuarono ad abbaiare furiosamente, finché non vennero richiamati dal signor Fletcher che li condusse verso la riserva di caccia per gli allenamenti giornalieri. Astrid osservò la scena ricordandosi dei quadri raffiguranti la caccia alle anatre nei fiumi europei. 

Rientrò in casa passando per i giardini e osservando i fiori dalle mille colorazioni. Lasciò che i suoi avambracci si incrociassero tra loro dietro la schiena, facendo sì che questa diventasse dritta. Passeggiò in quella posizione guardandosi attorno. 

Tutto intorno a lei sembrava privo d'anima: i contadini lavoravano, i passeri cinguettavano e le farfalle svolazzavano di fiore in fiore, tuttavia nulla sembrava colpirla. Nel mondo esterno, privo di mistero in apparenza, non veniva pervasa dal turbine di emozioni che caratterizzava il suo rapporto con ogni componente della Grex. 

-Nulla sarà più come prima- sussurrò distogliendo lo sguardo dall'ambiente circostante e posandolo sulla via ciottolata.

Camminò ancora qualche minuto per poi rientrare nell'abitazione. Sul tavolino al centro del salone si trovavano alcune lettere tra cui due per lei. Il mittente della prima era suo fratello mentre quello della seconda non era specificato. Una forza come quella che aveva percepito durante il secondo incontro con Nadine la convinse ad aprire prima la lettera del fratello.

"Alla mia carissima Astrid,

Ho saputo della morte del nonno, mi rammarico di non aver potuto prendere parte ai funerali. Avrei voluto con tutto il cuore salutarlo per un'ultima volta. 

Le cose qui non vanno come previsto. Pensavo che liberandomi dalla gabbia dei nostri genitori sarei stato finalmente felice, eppure adesso sento solo un gran vuoto che mi perseguita ovunque io vada, qualsiasi cosa faccia. 

Persino Dahlia ha percepito questo mio malessere e il suo cuore l'ha dirottata verso una persona meno deviata e sofferente. A volte penso che per noi Fletcher Dio abbia creato una maledizione: non ci sentiremo mai amati, nessuno ci starà mai veramente accanto. 

So che per te è diverso, tu hai loro se deciderai di ammetterli nella tua vita. Il nonno ti ha preparata per questo e André mi ha accertato che tu stessi bene. 

Se ti stai chiedendo perché io lo conosca, è lecito che tu sappia che Ernest non ci ha mai tenuti all'oscuro di tutto. Lui lasciava che loro entrassero e uscissero dalla nostra vita mentre noi eravamo troppo piccoli e distratti per accorgerci di cosa c'era sotto. Ma come tutti sanno: il miglior modo per non destare sospetti è avere l'amante sotto gli occhi della moglie. 

Spero vivamente che tu continuerai questa tradizione che dura ormai da secoli. Per qualsiasi avvenimento io posso prendere il primo treno e tornare a casa, mi basta soltanto una tua chiamata. Amata nobis quantum amabitur nulla ³

Tuo fratello, Ezekiel Fletcher". 

Ad Astrid scese una lacrima ripensando alla partenza del fratello e al grande trambusto che creò. Fece le valigie in una grigia serata autunnale e prese il treno di notte, in gran segreto. Lasciò quella misera cittadina in cerca di gloria ma soprattutto di una famiglia tutta sua, con la dolce Dahlia. A distanza di cinque anni le cose erano, a quanto pare, cambiate drasticamente. Quella sera tempestosa la madre urlò i peggiori insulti contro il figlio disperso, il padre pianse per la prima volta dopo molti anni e il nonno sorrise soddisfatto, osservando la direzione della ferrovia fuori dalla finestra. Astrid era triste ma ben presto si abituò a tutto ciò; chiamava spesso Ezekiel, anche se preferivano scambiarsi lettere, soprattutto se riguardavano argomenti seri di cui si poteva parlare soltanto nell'intimità del faccia a faccia. 

𝐆𝐑𝐄𝐗Where stories live. Discover now