6.I just keep my head in the clouds

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TYLER

"Mi stai lasciando?" domando ad Amber.

Io e lei siamo sempre stati insieme dalla terza media: ci siamo sempre amati, ci siamo sempre supportati. Lei è la mia migliore confidente, nonchè la migliore persona che potesse capitarmi nella vita tra tutto lo schifo.

Io e lei siamo sempre stati come onde energetiche, in competizione per poi fare sesso. L'abbiamo sempre trovato eccitante: litigare, per poi provocarci, per poi fare sesso, per pi continuare ad amarci. E' la nostra bolla. E' il nostro gioco.

Ma nonostante tutto, nei momenti più bui, ci siamo sempre stati l'uno per l'altro, anche se nell'ultimo periodo abbiamo avuto qualche complicanza. Lei sta crescendo e non è più una ragazzina indifesa, ma bensì una donna. Lei vuole essere più indipendente e vuole risolvere le situazioni da sola, ma io invece voglio tenerla sotto controllo, perchè non riuscirei a sopportare il fatto che qualcuno possa farle del male.

Il primo che la fa soffrire, per me è un uomo morto e non solo metaforicamente parlando. Potrei persino uccidere per lei, non mi importa se finissi in carcere.

Il problema è che lei ne ha abbastanza della mia gelosia, il fatto che io voglia picchiare il primo ragazzo che le va a parlare, perchè lei magari non lo sa, ma non ha idea di quante volte quei ragazzi posino i loro occhi sul suo corpo minuto ed esile, come se lei non fosse un essere vivente, ma solo un corpo.

Lei dice che non tutti sono così, quando in realtà ogni ragazzo di questa scuola si è fatto un pensiero perverso con lei e non vi dico nemmeno come l'ho scoperto. Io devo proteggerla da questi bastardi.

"Sì Ty" risponde sicura di sè e della sua decisione. Una delle cose che amo di lei.

Se non vorrà più stare con me, va bene, lo accetto, ma non vuol dire che io non sia la sua ombra sempre e comunque. Perchè lei merita tutto il meglio di questo mondo e io sono disposto a farle da angelo custode.

"Va bene" dico per poi aprirle la portiera. Se ne va, con tutta la sua eleganza che mi ha sempre colpito dal primo giorno che l'ho vista. Se ne va con un pezzo del mio cuore tra le mani.

Arrivo a casa, richiamando mia sorella, che stranamente non è ancora arrivata a casa. Ultimamente torna sempre tardi e non ne so il motivo.

"Perchè hai quella faccia?" mi domanda Denver.

Denver, Jaden, Dean, io e Lauren viviamo in un appartamentino tutti insieme, anche se certe volte Jaden fa qualche periodo di alternanza tra noi e casa della sua famiglia. Non ci ho mai dato peso infondo, sono i genitori reali che attendono il principino e lo capisco perchè sono una grande rottura di cazzi.

Beh almeno i suoi genitori sono presenti, non come i miei che se ne sono andati, lasciando me e Lauren nella merda.

"Mi chiedevo dove fosse Lauren" rispondo a Denver che è rimasto lì appoggiato allo stipite della porta in attesa di una mia risposta.

"E' uscita poco fa, ha detto che è andata a lavorare" mi aggiorna.

Come biasimarla, per pagarci gli studi, dobbiamo lavorare sennò non campiamo, tutto questo perchè i nostri genitori ci hanno abbandonati. Quei grandissimi bastardi.

"Sai che lavoro fa?" domando. "Credi che tua sorella me lo dica? Già tanto se mi ha informato che lavora".
Il solito, penso.
"Va bene Denver, novità?" "Domani sera, ti ricordi che c'è l'evento?"
"E chi se lo dimentica? Ci servono soldi, non possiamo fallire"

"Secondo te la novellina ci sarà?"
"Cosa non è chiaro di niente novellina rockstar?" interviene Jaden. Il solito principino prudente.
"Uffa, Jad. Stavo solo chiedendo!" brontola Denver mentre mangia una nuova vasca di cioccolato. "Non chiedere, dovresti già sapere la risposta."

D r a m a C l u bDove le storie prendono vita. Scoprilo ora