23. We are the new Americana

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piccolo warning: è un capitolo abbastanza spicy, come al solito metterò degli avvisi prima di entrare nella descrizione

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piccolo warning: è un capitolo abbastanza spicy, come al solito metterò degli avvisi prima di entrare nella descrizione. In ogni caso, ne vedremo delle belle!

COLE

<<Ci sta guardando?>> domando al ragazzo biondo platino, mentre sorseggio il mio frappè alle fragole.
<<Pare proprio che sia concentrata a leggere alcuni stupidi fascicoli>> risponde mentre si sistema i suoi occhiali e, in maniera impulsiva, sorrido.

Non avrei di certo pensato di trascorrere la mattinata al Pop's per pedinare mia madre ma almeno la compagnia è ottima, perciò non è un lavoro pesante.
<<A che pensi?>> mi chiede Felix che assapora il mio frappè proprio durante il mio momento di distrazione.
<<Tra poco è Halloween, Fell. Secondo te l'anonimo si farà vivo?>>
<<Sul serio ti preoccupi di un anonimo mentre cerchiamo di scoprire se tua madre ha le mani sporche di sangue?>>
<<Felix, potrebbe essere pericoloso>>
<<Manca più di una settimana ad Halloween. Dopotutto, non si è fatto sentire per tutto questo tempo, perché farlo ora?>>  comincia  a ipotizzare e io lo guardo in silenzio.
Qualcosa non mi convince. Anche se Internet è stato hackerato e in questi due giorni abbiamo un briciolo di vantaggio, è strano che lui non si sia ancora fatto sentire. Niente minacce, niente decessi, niente morti da tre giorni quasi.
Si starà preparando per fare un genocidio?

<< Felix, io ho paura>> sbotto a un certo punto con gli strapieni di lacrime e uno sguardo affatto rassicurante.
<<Non posso fare a meno di pensare a cosa potrebbe succederci. Se qualcuno di noi dovesse morire? Se qualcuno di noi dovesse farsi male? Se qualcuno dovesse soffrire? Se qualcuno di noi dovesse andarsene dalla città? Se qualcuno di noi dovesse scoprire una verità cruda su di lui? Se dovessimo separarci? Io non posso che pensare alle nostre rovine>> dico tutto d'un fiato.
<<Cole, non devi  essere troppo paranoico. Vedrai che riusciremo a risolvere tutto. Nessuno si farà del male, nessuno se ne andrà>> mi stringe le mani Felix che cerca di sollevarmi il morale con un sorriso  a trentadue denti.
Mi avvicino delicatamente al suo volto, per dargli un bacio lungo e delicato. Uno di quei baci che vorresti sempre e che sia difficile da staccarsi.
<<Ma adesso, dobbiamo concentrarci su tua madre>> riprende la sua posizione precedente, sistemandosi nuovamente gli occhiali da sole (anche se siamo al coperto) e scrutare male la signora Martin.

<<Noti qualcosa?>> chiedo mentre vedo il suo volto incupirsi.
<<Sta parlando al telefono, ma sembra che stia piangendo>> risponde con un tono basso e il mio cuore perde un battito nel sentire quelle parole. Mia mamma sta piangendo?
<<E' andata al bagno. Andiamo al suo tavolo per capire cosa avesse>> si alza Felix e io lo seguo.

Arriviamo lì e oltre a notare del caffè decaffeinato e una brioche alla crema che ha ordinato precedentemente, sono presenti anche dei fascicoli riguardo Camille Reyes.
<<Queste sarebbe un appuntamento con la psicologa Fitz? E' il risultato...>> affermo, leggendo attentamente ciò che è scritto: L'allieva dice di essere disperata per il lutto di un suo parente che si è allontanata da lei per motivi familiari. Inoltre, la causa del suo dolore è l'arrivo dei due nuovi allievi perché sono collegati al lutto. Ha incubi molto frequentemente ed è sicura che la famiglia sarebbe venuta qui alla ricerca di risposte. La domanda da porsi è: perché?

D r a m a C l u bDove le storie prendono vita. Scoprilo ora