9. Do I need someone?

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Voglio sottolineate l'importanza di questo capitolo, seppur le poche parole, che non saranno mai abbastanza . Ricordatevi che ogni problema ha una soluzione. Se dovesse per caso anche solo un po' appartenervi questa storia, sappiate che vi sono vicina e che la luce è sempre dietro l'angolo,per permettervi di farvi brillare, ancora. 🤍

BELLA

Mi è sempre piaciuto stare al centro dell'attenzione: amo il modo in cui gli altri mi guardano, amo la sensazione che mi da, una sensazione buona, come se fossi amata anche io. Lo so, è sbagliato pensare all'amore degli altri, bisogna fregarsene delle loro opinioni, ma io...io sono fatta così.
Amo l'amore che mi danno. Amo quando dicono che sono bellissima. Amo il fatto che sono importante per qualcuno.

Ma oggi, quella sensazione buona è diversa: i loro sguardi non sono più gli stessi che mi trasmettevano amore, come se un vortice avesse potuto risucchiare tutto l'amore in grado di darmi, non curante di come io potessi stare. Sguardi che mai avrei pensato che Isabella Anderson avesse potuto provare.

Perchè mi guardano tutti in questo modo? Cos'ho combinato?

Non sono in grado di sopportarli, mi fanno sentire esposta e impotente. Mi fanno sentire fragile. Decido di entrare in classe e recarmi all'ultimo banco, prima dell'inizio della lezione. Anche tra risate e chiacchiericci riesco a sentire le occhiate dei presenti tanto da provocarmi dolore allo stomaco.

"Ehi, pssst...riccia" richiamo l'attenzione della ragazza affianco a me, che non appena si volta, cessa di ridere e mi guarda come se avessi fatto qualcosa di tremendo.
"S-sai per caso dirmi perchè tutti deridono di me o mi guardano così?" domando insicura. "Davvero non lo sai?" mi chiede stupefatta e io nego con la testa.

Lei prende il suo telefono e va sull'account instagram di qualcuno e clicca su un post, quel post. Quella sera, quando due ragazzi mi misero le mani addosso. La sera che cercai di negare, che cercai di cancellare dalla mia mente per sempre, quella stessa sera a cui avrei voluto cessare di respirare o di strapparmi la pelle per non sentire più quello sporco su di me.
Nel video si sentivano le loro risate, i miei pianti, i miei vestiti malconci e malridotti, mentre le loro mani mi toccano ovunque. Ovunque.

"C-chi...chi l'ha postato?" "Un certo Carlos Angeles"

Questa è la risposta che mi basta, per farmi venire il mal di stomaco e farmi alzare prepotentemente dalla sedia e uscire da lì: devo cercare Carlos.

Come ha potuto? Mi son sempre fidata di lui, perchè fare questo?

Varco l'ingresso degli spogliatoi maschili e mi reco proprio davanti a lui.

"Ehy Baby dimmi" dice non appena mi vede, ma non ci penso nemmeno e gli tiro uno schiaffo.
"Come hai potuto? Mi fidavo di te! Perchè?" urlo.
"Parli del mio bellissimo post baby? Non ti è piaciuto? L'ho dedicato per te" scherza provocando una risata generale ai suoi compagni, ma io non sto affatto ridendo.

"Non è affatto divertente. I-io non me lo meritavo." riesco solo a dire, prima che il magone si fa sentire nella mia gola.
"Non ti meritavi cosa? Di essere scopata come si deve da due ragazzi? A me pare di sì, baby" afferma avvicinandosi. "No. Io non ho fatto niente per meritarmelo. Vi denuncerò"

"Oh, la piccola Anderson andrà a dire tutto alla polizia! Piccolina!" fa le vocine lui, per poi prendermi drasticamente da i fianchi e stritolarmi.

"Tu non andrai a dire proprio niente, cara baby. Tu sei solo una puttanella che piace prendere tanti cazzi, questo sei e questo rimarrai. Solo una stupida e ingenua puttana. Dovresti farlo a pagamento, sai?" mi lascia andare, con un sorriso falso, ma il mio cuore ormai si è spezzato.
Tutti ridono di me, tutti urlano che sono una puttana, tutti mi vedono come tale, ma anche io ho dei sentimenti. Solo che loro credono che io non ne abbia.

D r a m a C l u bDove le storie prendono vita. Scoprilo ora