Undici

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«Perché Riddle non è ad Azkaban?». 

È da due giorni che me lo chiedo. 
Perché non è ad Azkaban?

Harry, Ron e Hermione mi guardano sbigottiti. 

«Che?» si limita a dire Ron.
«Perché Riddle non è ad Azkaban?» ripeto. 

Ancora non ricevo risposta. 
Non è difficile come domanda: come mai il figlio pluriomicida di un pluriomicida non è in galera?

Sostanzialmente Harry e Ron fanno finta di non aver sentito (immagino di aver toccato un punto dolente), ma Hermione si impegna a darmi una risposta degna di essere chiamata tale. 

«Ha contrattato con il ministero svelando alcuni dei segreti di suo padre ed è riuscito a ottenere solamente la libertà vigilata per sei mesi» afferma. 

Sensato. 
Vigliacco. 
Proprio una cosa da Riddle. 

«Sei mesi?» domando. 
Hermione annuisce lentamente. 

Vuol dire che ora è libero come una piuma. 

...

Possibile che nessuno abbia protestato per il rilascio di Riddle, nonostante tutte le persone a cui lui e suo padre abbiano strappato la vita? 
Mi sembra impossibile. 

Se non ce l'ha ancora mandato nessuno, ce lo manderò io ad Azkaban. 

Nello stesso istante in cui penso ciò, arriva Dean a migliorarmi la giornata. 

No, Dean, ti prego, non parlarmi. 

«Edith» mi chiama, purtroppo. 
Faccio un respiro profondo prima di voltarmi verso di lui. 
Sono ormai due settimane che ci stiamo frequentando e ho capito che non è il mio tipo. 
Immagino sia giunta l'ora di dirglielo. 

«Mi stai evitando?» chiede subito. 
«Sì» rispondo semplicemente. 

Lui rimane attonito. 

«Cosa?» inizia «Perché?»

«Scusa, Dean, ma non credo dovremmo continuare a frequentarci» dico sfilando un libro dalla mia borsa per evitare il contatto visivo. 
«Ma...non capisco, perché?»

Non rispondo. 

«Vuoi darmi spiegazioni, Edith?» fa per toccarmi. 

No. 

Sento quella stessa rabbia che provo per Riddle farmi bollire il sangue. 
Percepisco l'ira farsi spazio nel mio ventre, sulle braccia, dietro il collo, sulle mani. 
Una goccia di sudore percorre la mia spina dorsale. 
Sto per impazzire. 

Non dire nulla Dean, per favore, lo dico per te. 

«Quindi?» insiste.

Perché, Dean, perché? 

Mi allontano, di fretta. Cammino frettolosamente tra i corridoi.
Urto le persone: non mi interessa. 
Il respiro si fa pesante. Mi sembra di avere acqua che mi blocca tutte le vie respiratorie, uditive, visive.  
Il mio cervello è appannato, non elabora, non recepisce. 

Ora vorrei essere nella mia stanza, a Parigi. 
Osservare le stelle dalla mia finestra. 
Suonare il mio violino, nel modo in cui solo io so fare. 
Per favore, riportami lì, ti prego, ti prego, ti prego...

Mattheo's Pov

Io, Malfoy e gli altri stiamo camminando in giro per i corridoi a spaventare i primini. 
Fa ridere come abbiano ancora paura di me. 

Twisted Hearts || Mattheo Riddle ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora