Twisted Hearts || Mattheo Riddle ||

Ventuno

Hermione mi sta illustrando il piano d'azione. 
«Meraviglioso» commento, anche se non ho capito una parola del suo inglese fin troppo fluente. 
«Non hai capito nulla, vero?» domanda leggendomi nel pensiero. 
«Non una parola» confesso. 
Sospira, rassegnata, prima di rispiegarmi tutto da capo, stavolta più lentamente «In sostanza la nostra prima meta è il luogo in cui è stato ucciso Martìn Dubois, anche se dubito potremmo trovare qualcosa visto che ci è già passata la polizia» dice prima di cancellare dall'elenco delle cose da fare la scritta 'morte Dubois'. 
«Allora il primo posto sarà dov'è morto tuo padre». 
«A Parigi? Sai che sono cinquecento chilometri ad arrivare fino a lì, non considerando il pezzo in mare e tutti gli in-» mi interrompe: «Edith, io so smaterializzarmi e anche piuttosto bene, quindi il trasporto non sarà un problema» afferma «L'unico problemino...come usciamo da qui senza farci vedere?» 
«Beh...» non mi da tempo di rispondere che mi trascina fuori dalla Sala Grande. 
«Hermione, la mia roba!» dico voltandomi verso la lunga tavolata che si fa sempre più distante. 
Mentre sono girata, qualcuno mi viene addosso e, ormai, conoscono fin troppo bene questo profumo. 

Mattheo's Pov

La francesina sembra aver sviluppato un'ossessione nei miei confronti, e io con lei non sono da meno. Non penso ad altre da...beh, qualche ora. 
Lei è diventata il mio nuovo obiettivo: pensavo sarebbe stato più semplice portarmela a letto, invece a lei interessa sono indagare e bla, bla, bla... 
Lei è carina, molto carina, e sarebbe un peccato lasciare quel bel visetto solo alla musica. 
Sono riuscito a conquistarla, ma solo in parte, manca ancora il momento più soddisfacente. 
Ritornando al discorso dell'ossessione, le piaccio così tanto da scontrasi con me appositamente. 
Devo dire che ha costruito un bel teatrino, facendosi trascinare dalla Granger e tutto il resto.

«Riddle» ringhia, per finta, appena mi vede. 
«Ti manco già?» le sorrido e lei sbianca. Qualcosa mi dice che non vuole che la sua amichetta sappia delle nostre piccole, innocue avventure. 

«Ma che carini, i cuginetti si divertono insieme» interviene la Granger, riferendosi a me e a Malfoy. 
«Cugini?» ritorna improvvisamente in sé la francesina. 
«Chiudi la bocca, Granger, o ti strappo quei ricciolini uno ad uno» si unisce Malfoy, tirandole una ciocca di capelli. 
«E io ti faccio talmente tante decolorazioni da farti cadere tutti i capelli» rincara la francesina. 
Malfoy fa per ribattere, ma io mi metto in mezzo, spingendo indietro lui e avvicinandomi, chiaramente minaccioso, a lei. 

«Tesoro, non vorrai mica che la tua amichetta venga a sapere della nostra piccola avventura, vero?» provo ad intimidirla. 
«E io dovrei credere a te, Riddle?» dice la Granger. 
Possibile che debba sempre togliere tutto il divertimento?

«Hai bisogno del cugino che ti difenda, Malfoy?» continua la francesina. 
«Forse tu hai bisogno di un dizionario della lingua inglese, allora» ribatte lui. 
«E magari a te serve una belle lezioncina su come farsi prendere a calci in culo, anche se mi sembri riuscirci anche senza»

Sembrano due bambini dell'asilo. 

«Non dirmi cosa devo fare, lurida mezzosangue» prosegue lui, non ascoltandomi. 
«Se io sono lurida, tu cosa sei? Un topo di fogna?» 
Lui si protrae verso di lei, ma lo fermo.
Squadro la francesina un paio di volte prima di voltarmi e trascinare via Malfoy, per evitare casini. 
Mentre ci allontaniamo, sento una frase in lontananza: «Stupido biondo decolorato!» e mi scappa una risata. 

«La uccido» dice mio cugino, cercando di dimenarsi alla mia presa. 
«Non ci provare» lo intimorisco «sennò io uccido te». 
«Uh uh uh, qualcosa mi dice che ti piace, la francesina, come la chiami tu» 
«Hai detto bene» lo spiattello al muro «come la chiamo io. Stalle lontano» dico a denti stretti. 
La sola idea di loro due insieme mi provoca un conato che parte dal fondo del mio intestino. 

«Geloso?» ride Malfoy. 
«No, ma stalle lontano, chiaro?» mentre parlo sopraggiunge un'altra voce. 
«Riddle, mi faccia il favore di lasciare stare Malfoy» è la preside. 
Appena parla, mi stacco da lui e gli sistemo il colletto della camicia. 
La McGranitt si avvicina e mi prende da parte, distante qualche metro da Malfoy.