Trentaquattro

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Un boquet? 
Mi prende in giro?

Mattheo's Pov

«Non capisco che problemi tu abbia, Riddle». 
«Sta zitto, Nott, la tua voce mi disturba». 
Stesso sul mio letto giocherellando con un paio di calzini arrotolati tra loro. Li lancio in aria e poi li riprendo un innumerevole quantitativo di volte. 

«Hai la ragazza perfetta a tua disposizione e fai finta di nulla» continua, infastidendomi. 
«Numero uno, forse perfetta per te», mento a me stesso perché so che è veramente perfetta «numero due, non-sono-cazzi-tuoi». 

Mi metto in piedi, intento ad andarmene. 
Nott sta buttando dentro un borsone dei vestiti, ma non mi interessa dove deve andare. 
Ora siamo solo io e lui in stanza, (ha fatto cambio con Malfoy un po' di tempo fa, da quando abbiamo discusso) se ci fossero anche gli altri, questi discorsi non potremmo farli. 

«Ragiona, cristo santo» impreca lui «sei incredibilmente bravo a trasformare tutto ciò che ti circonda in merda, ma non devi farlo anche con Edith». 
«Beh, questo è proprio uno dei miei talenti» rispondo «è come chiedere a un mago di smettere di fare magie, è ingiusto» mi risiedo sul letto, perché una piccola parte di me (che di solito evito di ascoltare) mi dice di rimanere qui. 

«Affronti tutto con ironia perché non hai le palle di farlo con la testa» esordisce lui. 
«Questa è proprio una cosa che direbbe la francesina» rifletto ad alta voce. 
Ultimamente mi ritrovo a pensare a lei più spesso del dovuto. 
Quando sono in una situazione complicata mi domando "che farebbe ora Edith?". Poi faccio comunque di testa mia, perché fondamentalmente sono una testa di cazzo. 

«Vedi, pensi sempre a lei» mi ammonisce Nott. 
«L'ho notato da solo, grazie» mi accendo una sigaretta. 
«Ecco, menti a te stesso»
«Ho notato anche questo»

Quando lo capirà che non ho bisogno di lezioni di vita da parte sua? 

«Prova a fare il serio, se ti piace davvero» afferma. 
«È questo il punto!» sbotto. 

Non capisco che cazzo si sia rotto nella mia testa. Prima di lei, di Edith, era tutto diverso. Guardavo le donne in modo diverso, ora non le guardo nemmeno. I miei occhi sono sempre fissi su di lei, sempre. 
Voglio stare solo con lei, mi addormento pensando a lei e mi risveglio sperando di trovarla accanto a me.
L'ho fatto con la Parkinson una settimana fa e tutto ciò a cui riuscivo a pensare era Edith che me lo prendeva in bocca, la sua voce che sussurrava quelle cose in quel maledettissimo accento francese così fottutamente sexy. Non riuscivo a scopare nemmeno con la baby Greengrass, quando Edith me l'ha fatto di venire marmo solo dicendo il mio nome. 
È innegabile, lei mi piace. 
Ma mi piace
Piace come intende Nott?

«Non lo so» faccio un tiro inalando più fumo possibile. 

In realtà lo so
So come mi fa sentire, che con lei sono successe cose che non erano mai accadute prima, con nessun altra. E che, peggio ancora, lei ci tiene a me. Me l'ha provato, più e più volte, e questa cosa mi devasta. Mi confonde, più che altro. 

«Secondo me invece lo sai, è che lo ignori» dice Nott. 
«So cosa?»
«Che dovresti provarci sul serio» 
«E come faccio?» mi metto in piedi nuovamente. 
«Beh...un qualche gesto carino, magari»
«Gesto carino?» ripeto, abbastanza schifato. 
«Sì, che so, dei fiori»
«Dei fiori?». 

Nott e le sue idee di merda. 

«Io non sono tipo da fiori» gli ricordo. 
«Non è vero, a tutti piacciono i fiori, anche a quelli 'duri' come te» imita la mia voce «poi le faresti solo un piacere, li apprezzerebbe, fidati». 
«Okay, e poi? Le faccio una proposta di matrimonio?» 
«No, rincoglionito, aspetti solo di vedere la sua reazione»

Twisted Hearts || Mattheo Riddle ||Where stories live. Discover now