Capitolo 10

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Marteen osservò il liquido nel suo bicchiere mentre giocava con lo stesso. Perché gli era venuta la malsana idea di andare a bere? Aveva passato tutto il giorno alla ricerca di un lavoro perché aveva capito perfettamente che ci sarebbe voluto tantissimo tempo per trovare suo padre visto che la polizia non voleva minimamente aiutarlo e lui non aveva nessuna intenzione di chiedere aiuto a quel Gregor Helei anche se chiaramente sapeva qualcosa. La ricerca del lavoro però non era minimamente andata bene come inizialmente aveva sperato e quando si era buttato sul letto della sua camera aveva chiuso gli occhi solo per pochi attimi prima di cambiarsi e uscire nuovamente. Nel suo paesino non c'erano quei locali e gli unici bar nei quali aveva bevuto qualche alcolico, escludendo la festa del raccolto del suo paese, erano quelli del paese li vicino nel quale era andato a scuola ma sapeva che non erano niente in confronto a quelli che avrebbe trovato li.

-ne vuoi un altro?- gli chiese il barista urlando per sovrastare la musica assordante.

-no- urlò a sua volta Marteen, doveva ancora finire quel drink e quell'uomo voleva già dargliene un altro. Non voleva ubriacarsi toppo il biondo anche perché poi sarebbe dovuto tornare all'hotel a piedi e di certo non voleva farlo che non ragionava.

-ehi tu- Marteen si voltò curioso verso quella voce e osservò la ragazza che gli si era appena seduta accanto e che si era messa a parlare con il barista -fammi qualcosa di forte-

-sei sicura dolcezza?- le domandò lui -come ci torni a casa? Vuoi che ti ospiti a casa mia?-

-nel tuo letto?- domandò lei ridacchiando -attento a quello che dici visto che c'è mio fratello nei paraggi- chiuse il discorso lei e Marteen ridacchiò nel notare il barista sbiancare a quelle parole e affrettarsi a preparare il drink alla ragazza. -lo trovi divertente?- chiese poi la ragazza voltandosi verso di lui incrociando le braccia al petto.

-è sempre divertente vedere gente come lui essere messa in riga- rispose sinceramente il biondo decidendo di prendere un altro sorso della sua bevanda che ormai era quasi completamente composta da acqua visto che tutto il ghiaccio al suo interno si era completamente sciolto per quanto tempo ci aveva passato a fissarla.

-ecco- disse il barista lasciando il bicchiere davanti la rossa per poi andare verso altri ragazzi che stavano richiedendo la sua presenza.

-gli avevo detto forte e questo sembra pepsi- sbuffò Lilia bevendo tutto d'un sorso il liquido presente nel bicchiere e maledicendo mentalmente il fratello che era scomparso subito dopo essere entrati li dentro e l'aveva lasciata completamente da sola e con ancora la pennetta usb incastrata nel suo reggiseno che le stava dando non poco fastidio. L'idea di Elliott di nasconderla era stata geniale visto che lo avevano realmente perquisito ma lei non sopportava più quell'affarino fastidioso.

-hai uno sguardo che sembra uccidere- le disse il ragazzo biondo che aveva ridacchiato poco prima e che sembrava non avere minimamente voglia di bere il suo drink visto che il bicchiere era ancora quasi del tutto pieno.

-e ucciderà mio fratello se non muove il culo-

-ti ha trascinata lui qui?- Lilia stava per dire al ragazzo che non erano minimamente cazzi suoi ma decise comunque di rispondergli visto che in qualche modo doveva passare il tempo e il biondo non sembrava intenzionato a metterle le mani addosso come tanti altri ragazzi che erano li.

-non proprio. Ci sono venuta di mia volontà ma per colpa sua e adesso è sparito- nemmeno il tempo di dire quella frase che Lilia avvertì il suo telefono vibrare e lo prese immediatamente notando il messaggio de fratello che le stava dicendo di muoversi visto che gli serviva la chiavetta -eccolo che rompe- sbuffò scendendo dallo sgabello sul quale si era momentaneamente seduta e sorridendo al biondo. La loro conversazione era stata più breve di quanto aveva sperato -buon divertimento- gli disse e Marteen vide scomparire l'unica persona con la quale aveva avuto la possibilità di parlare davanti ai suoi occhi. Si stava annoiando a stare li visto che non conosceva nessuno e gli stava anche venendo in mente che forse aveva del tutto sbagliato a intraprendere quel viaggio che non gli avrebbe portato niente. Suo padre non lo voleva e forse non aveva mai realmente voluto sua madre altrimenti avrebbe mantenuto la promessa che le aveva fatto.

Marteen sospirò nuovamente e dopo aver buttato già tutto il suo drink ne richiese un altro che mandò giù velocemente senza aspettare che tutto il ghiaccio si sciogliesse. Ne stava per ordinare un terzo, tanto valeva a quel punto continuare a bere visto che gli stavano venendo in mente pensieri fin troppo tristi, solo che il bisogno di andare in bagno si fece esigente e si alzò dalla sua comoda postazione per raggiungere i bagni del locale, bagni che erano pieni di coppiette varie che non sapevano minimamente aspettare per fare certe cose ma Marteen riuscì ad ignorarli tranquillamente e dopo essersi lavato le mani uscì dal bagno incamminandosi nuovamente verso il bancone. Bancone al quale non arrivò mai visto che mentre camminava per il corridoio illuminato di verde dai led venne preso per la vita e sbattuto contro il muro da quello che era un ragazzo bello forte.

-cos...-

-reggimi il gioco- gli sussurrò semplicemente lui prima di baciarlo con urgenza. Marteen lo guardò per un attimo confuso, e anche arrabbiato, ma poi decise di assecondare l'altro socchiudendo le labbra e permettendogli quindi di approfondire il bacio. Non dovette aspettare molto prima di avvertire nella sua bocca la presenza della lingua dell'altro che gli stava letteralmente mangiando la faccia mentre con entrambe le mani sulla sua vita lo teneva perfettamente incastrato tra il muro e il suo corpo. Marteen era certo che si sarebbe letteralmente sciolto per via non solo di quel bacio ma anche di quello che era palesemente un corpo ben piazzato cosa che era facile da avvertire nonostante l'altro avesse una camicia addosso perché era letteralmente appiccicato a lui.


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