Capitolo 11

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Marteen era certo di una cosa: non voleva che quel bacio finisse. Ma tutte le sue speranze andarono in fumo quando avvertì chiaramente l'altro staccarsi da lui e riaprì gli occhi grigi per chiedergli come mai avesse interrotto il bacio così bruscamente ma ebbe la risposta anche senza aprire bocca: un tizio stava tenendo per una spalla il riccio che fino a poco prima lo stava baciando e da come era posizionato si capiva che lo aveva tirato via a forza.

-cosa?- riuscì a sussurrare Marteen e avvertì su di se lo sguardo indagatore dell'altro uomo che era li presente e aveva le braccia incrociate al petto.

-cosa volete?- chiese il riccio con apparente calma cercando comunque di togliersi dalla presa dell'uomo senza successo.

-cosa stavi facendo Elliott?- gli chiese quello assottigliando gli occhi e Marteen si chiese come l'altro sapesse il nome del castano ma poi si ricordò che quell'Elliott lo aveva baciato dopo avergli detto "reggimi il gioco" quindi molto probabilmente era nei guai con quei tizi.

-secondo voi?- domandò il castano alzando gli occhi al cielo -stavo baciando un bel ragazzo- e Marteen socchiuse gli occhi grigi osservandolo attentamente: lo credeva davvero un bel ragazzo o stava dicendo quelle parole a caso?

-prima-

-stavo trascinando quel bocconcino nel bagno ma mi è venuta voglia di assalirlo prima quindi l'ho sbattuto su quel muro- disse tranquillamente Elliott indicando il muro sul quale era ancora appoggiato Marteen e che arrossì leggermente pensando che non gli sarebbe dispiaciuto se fosse andata proprio come stava dicendo il castano visto che era un bel ragazzo e del sesso, anche di una sola notte, con lui non gli dispiaceva minimamente.

-quindi non sei tu che hai fatto scattare l'allarme-

-quale allarme?- domandò ancora Elliott e Marteen pensò che era davvero un bravo attore. Non era certo fosse stato il castano ad attivare l'allarme, che lui nemmeno aveva avvertito, ma le parole che gli aveva detto poco prima gli confermavano in parte che avesse combinato qualcosa.

-possiamo controllare le telecamere- disse l'uomo che aveva le braccia incrociate e che non aveva distolto per nemmeno un attimo lo sguardo da Marteen che si stava sentendo fin troppo a disagio.

-controllatele pure- disse tranquillo Elliott che sorrise vittorioso quando vide Richard sbuffare e lasciargli andare la spalla. Ringraziò mentalmente il suo fratellino che gli aveva detto di essere riuscito a creare un cortocircuito alle telecamere da remoto e che quindi tutti i filmati di quella sera sarebbero andati persi. Certo appena entrato nello studio era scattato l'allarme quindi non era riuscito a fare quello che aveva chiesto il padre ma almeno non avrebbero avuto le prove per incolparlo della tentata intrusione nello studio di Gregor.

-biondino- disse Richard in direzione di Marteen che lo guardò confuso e preoccupato da quello che voleva chiedergli -non ti ha assalito a caso vero?-

-in pista si- si inventò sul momento Marteen -e poi io l'ho seguito visto che mi aveva sussurrato di voler concludere- continuò facendo il finto innocente -anche se lo avete interrotto- Elliott stava adorando quel ragazzo visto che stava confermando la sua versione dei fatti. Il castano aveva semplicemente sperato che non lo tirasse via dal bacio per poter essere convincente con Hugo e Richard non di certo che continuasse quella recita anche dopo il bacio.

-cos...stavo dicendo adesso nel corridoio-

-se mi avesse assalito a caso gli avrei tirato un calcio ai gioielli di famiglia- rispose tranquillamente Marteen cosa che in realtà inizialmente voleva fare ma poi era stato troppo preso dall'altro e non aveva portato a termine.

-andiamo, Elliott non sta combinando veramente danni questa sera- concluse il discorso Hugo facendo cenno al suo amico di seguirlo lanciando comunque un'ultima occhiata al biondino.

-grazie- sussurrò Elliott avvicinandosi al biondo per poter parlare con lui senza avere il timore di essere sentito dagli uomini di Gregor.

-ringrazia che non abbia i riflessi pronti- sussurrò invece Marteen -hai fatto davvero scattare l'allarme?- domandò poi. Almeno quello glielo doveva il castano.

-si ma involontariamente- mentì Elliott -stavo cercando una persona e ho involontariamente aperto la porta dell'ufficio del capo di quei tizi-

-uh- sussurrò Marteen -posso andare in pista o vuoi ancora tenermi bloccato?- domandò dopo un po' avendo notato che l'altro lo stava ancora tenendo tra la parete e il suo corpo.

-e far saltare la mia copertura subito? Manco morto- ridacchiò Elliott che ringraziava di avere difronte un bellissimo ragazzo -e poi avevi detto con tono così tanto frustrato che mi avevano interrotto prima di concludere quindi che ne dici di farlo veramente?- domandò Elliott avvicinandosi pericolosamente all'altro.

-te lo scordi che io mi faccia scopare in quel lurido bagno, ci sono stato prima e ci fa sesso fin troppa gente-

-andiamo- cantilenò Elliott con le labbra a pochi centimetri da quelle dell'alto -solo una volta-

-non in quel bagno-

-casa tua?- propose allora Elliott e Marteen lo guardò attentamente per un po' prima di sospirare. Stare troppo vicino a quel ragazzo aveva mandato in tilt il suo cervello che l'unica cosa che stava pensando in quel momento era farsi letteralmente sfondare da quel bellissimo ragazzo che non avrebbe mai più rivisto. Era stato a letto con altri ragazzi, principalmente del villaggio vicino al suo, ma nessuno di loro arrivava minimamente a raggiungere la bellezza di Elliott.

-al momento vivo in un hotel a due stelle quindi se ti va bene quel posto per me si può fare-

-ottimo- ridacchiò Elliott prima di fiondarsi sulle labbra del biondo per baciarle nuovamente e assaporarle per bene e con calma. Non aveva urgenza in quel momento di far vedere che era preso da quel bacio agli scagnozzi di Gregor quindi poteva andare con calma e cercare di far eccitare ancora di più il biondo e la cosa parve funzionare visto che lo avvertì gemere sulle sue labbra. Quella sarebbe stata davvero una bella notte di fuoco e ringraziava il caso che gli aveva messo davanti quel biondino nel luogo giusto al momento giusto.


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