Capitolo 16

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Non lo conosco nemmeno e sono già pazza di lui.

Tornata a casa, non so se mandare un messaggio a Jennifer per sapere se è tutto okay o lasciar perdere e aspettare il giorno seguente per vedere se  torna a scuola.
Scelgo la seconda opzione.
È una ragazza timida e non mi va di intrufolarmi nella sua vita.
Ora il mio problema è un altro.
Conosco nome e classe ma non so nient altro.

Prendo il computer e inizio a cercare tutti i Leonardo possibili ed immaginabili. poi cerco alcuni ragazzi della sua classe per vedere se lo trovo tra i loro amici.
Niente da fare...
È come cercare un ago in un pagliaio e questo mi emoziona sempre di più.
Non è il classico ragazzo popolare a cui tutte vanno dietro, questa è solo una mia impressione, mi sembra un tipo un po' riservato che sta nel suo.

Un altro buco nell'acqua.

Verso le quattro mi suona il telefono.
È un messaggio.

"Ciao Marti. scusami per il disturbo ma oggi non sono riuscita a venire a scuola. sapresti dirmi se avete fatto qualcosa in particolare oggi?
Jennifer"

Sorrido spontaneamente. È una ragazza così gentile che è impossibile da evitare. le rispondo immediatamente spiegandogli che abbiamo iniziato una poesia di Shakespeare, da studiare per la prossima volta.
Continuo a chiedermi il motivo di tutto questo mistero.
Prima il ritardo a scuola, poi il suo viso pallido, le assenze a scuola ed infine la sua frase "ti racconterò tutto questo".
Devo rispettare la sua decisione e così inizio a rileggere quella poesia e a fare la dovuta analisi del testo.

-ma mamma....mi avevi promesso che sarei potuto andare a quella festa!- sento mio fratello urlare e poi sento una porta sbattere.

-basta Liam! Ti avevo detto che andava bene ma tu non mi avevi detto che la festa era in un'altra città.- mia mamma risponde con un toni ironico

-sono solo una sessantina di kilometri...ti preego!- mette in nostra la sua solita faccia da cucciolo e devo ammettere che gli riesce davvero bene.

-chiederò a tuo padre...ma non montarti la testa. non c'è niente di confermato.- mio fratello annuisce e la abbraccia. vedo i suoi muscoli che si contraggono, sembrano quasi scolpiti.

Liam sale le scale e poi entra nella mia camera
-avevi ragione...sono diventati troppo ficcanaso-

Io sorrido e poi lui richiude la porta lasciandomi nel mondo di Shakespeare...

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