Capitolo 27

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-Jennifer io...non so davvero cosa dire. ora capisco perchè alcune volte stavi male a scuola, probabilmente io avrei potuto fare qualcosa per te ed ora mi sento responsabile...- cerco di dire qualcosa, ma sono bloccata

-no, no tu non sei responsabile di niente. ero io che dovevo raccontarti tutto ed ora che l'ho fatto mi sento meglio perchè so che c'è qualcuno con cui sfogarmi- mi sorride

-grazie per esserti confidata con me... sono felice che tu sia riuscita a raccontarmi tutto. ora posso aiutarti e ti prometto che ci sarò in qualsiasi momento, per qualsiasi cosa.-

mi sorride di nuovo, poi si asciuga le lacrime con la manica della felpa e torna sorridente come al solito.

-allora...come è andata oggi?- scoppia a ridere. È fantastica. riesce a passare da un argomento all'altro senza fare una piega.

-è andato tutto alla grande grazie... ci incontreremo sabato alle 15:30 qui al parco e poi andremo all'inaugurazione.-

-fantastico! e dimmi...sai già di cosa parlare con lui?- sapevo che me lo avrebbe chiesto, ed è la stessa domanda che mi tormenta da giorni, da quando ho avuto l'idea di uscire con lui.

ci penso qualche secondo e poi rispondo -no. credo che sarà tutto spontaneo.- avrei pensato al momento di cosa parlare con lui, non mi piace fare programmi.

Jennifer guarda l'ora. deve tornare a casa, all'orfanotrofio. rimette in testa il cappuccio e poi mi saluta. -ehi Jen!- urlo mentre si sta già incamminando. -io ci sono- fa un cenno con il capo e poi continua a camminare.

rimango per qualche minuto sulla panchina, per realizzare tutto quello che avevo appena sentito e poi mi incammino verso casa. Sono quasi le sette ed i miei sono già arrivati, anche Liam è a casa. a cena non dico una parola di quello che sapevo su Jennifer, loro non la conoscono e probabilmente avrebbero fatto troppe domande.

First LoveWhere stories live. Discover now