Capitolo 45

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dopo la corsa andai a casa di Leo per assicurarmi che stesse davvero bene. era già la secondo volta che andavo a casa sua e mi piaceva perchè riuscivo a sentirmi a mio agio. abitava in una casa a due piani con un grande giardino, non molto lontana dalla mia. la sua stanza era molto grande ed era tutto arredato sulle tonalità del blu. le pareti erano ricoperte di poster, e su una delle mensole c'era una nostra foto. ricordavo bene quel giorno. Leo mi aveva portata a vedere una sua gara ed era riuscito a vincere. poi nel box stavamo festeggiando e mi aveva fatto salire in sella con lui. aveva iniziato a baciarmi ed i suoi amici ci avevano fatto una foto. lui con la tuta ed io in Jeans e maglietta che tenevo la sua coppa. 

mi aveva confessato che era una delle sue preferite perchè rappresentava le due passioni della sua vita.

Leo continuava ad accarezzarmi i capelli, eravamo sdraiati sul suo letto ed io fissavo il soffitto mentre mi parlava della gara.

-sapevo quello che stavo facendo...- mi disse

-cosa?- chiesi perplessa

-si insomma...sapevo quello che stavo facendo. Alan avrebbe continuato fino alla fine, così ho deciso di stare al gioco. quando ha fatto scontrare la sua ruota con la mia ho finto di perdere il controllo e così siamo caduti insieme- 

-tu sei pazzo- ammisi sbuffando -avresti potuto farti male sul serio- 

-lo so...ma dovevo fermarlo in qualche modo... e poi...-

-poi cosa?-

-è stato così bello vederti lì allo steccato, preoccupata per me.-

gli tirai un pugno nello stomaco.

-è stato bello secondo te? io ho avuto veramente paura Leo!- mi alzai dal letto diretta verso la porta della sua stanza. lui si alzò e mi prese per un braccio, mi strinse a se e mi diede un bacio. 

-lo so piccola-

-non farlo più...ti prego- la mia guancia era schiacciata contro il suo petto. tornammo a sdraiarci sul letto finchè sua madre entrò in camera. 

-oh scusate...- disse imbarazzata, vedendoci uno attaccato all'altra -Martina ti piacerebbe restare a cena da noi? preparo la pizza- mi chiese

-la pizza di mamma è speciale- disse Leo

-d'accordo, la ringrazio- poi presi il telefono per avvisare a casa. 

-se volete, potete aiutarmi a prepararla.- disse chiudendo la porta. 

seguimmo sua madre fino alla cucina, dove aveva già preparato tutto il necessario. Leo mi porse un grembiule che aveva disegnate delle rose e lui ne prese uno con disegnata una giraffa. sul tavolo c'era la pasta per la pizza, il pomodoro e due bacinelle con la mozzarella e la farina.

-sei capace di preparare una pizza?- mi chiese

-mettimi alla prova.- gli risposi con uno sguardo di sfida

First LoveWhere stories live. Discover now