Capitolo 46

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inutile dire che Leo era una frana a cucinare...la pasta della pizza, nelle sue mani diventava una cosa inguardabile.

-ma tu non sei capace!- gli urlai ridendo. Leo mi guardò malissimo, poi guadò la sua pasta e scoppiò a ridere.

-allora mi faccia vedere lei come si fa a fare la pizza, signora cuoca- mi disse. io mi avvicinai a lui, misi le sue mani nelle mie ed iniziammo ad impastare.

-mi piace questo modo di fare la pizza...- disse dandomi un bacio sulla guancia -dovremmo farlo più spesso.

quando la pasta stava iniziando a prendere forma diedi a Leo il compito di farcirla. sulla sua ci mise salame e patate, oltre alla base di mozzarella e pomodoro.

-sulla mia metti wurstel e...le patate- gli dissi

-d'accordo, ma non guardare mentre la faccio-

-cosa?-

-non guardare! deve essere una sorpresa!- disse tirandomi una manciata di farina in faccia. ricambiai il gesto e poi iniziai a lavare i cucchiai e le ciotole. quando arrivò sua madre, Leo gli ordinò di non mostrarmi la mia pizza. sua madre ci fece su una risata e poi la mise subito in forno insieme ad altre due.

verso le otto la cena era pronta. era arrivato anche Riccardo, il fratello di Leo e io mi misi a sedere accanto a loro due. Riccardo aveva diciannove anni, due anni più grande di Leo. anche lui aveva gli occhi azzurri, i capelli erano castano chiaro ed assomigliava molto a Leo. era sempre stato gentile con me, mi aveva accolto come una sorella. Leo arrivò con fare da cameriere e con il mio piatto

-la sua pizza signorina- la appoggiò sul tavolo e mi diede un bacio. aveva scritto con i wurstel 'ti amo' e aveva cercato di fare un cuore con le patate.

-ohw, la ringrazio signor cameriere- le presi il colletto della camicia e lo tirai verso di me, lo baciai sussurrandogli un grazie all'orecchio. mi dispiaceva mangiare quel capolavoro di pizza, ma devo dire che era ottima. la madre di Leo aveva preparato una macedonia di frutta da servire come dolce.

Dopo cena io e Leo iniziammo a guardare un film horror, a cui poi si unì tutta la famiglia. io stretta fra Leo e Riccardo, mentre i genitori sull'altro divano. come era già successo al cinema, io tenevo la mani di Leo stretta fra le mie durante le scene più terrificanti. e lui ci rideva durante quelle scene, insieme al fratello.

Il padre di Leo ci accompagnò a casa mia, era quasi mezzanotte.

-grazie per la serata- dissi a entrambi

-grazie a te Martina- mi rispose il signor DiCaprio. Leo invece mi diede un bacio. Li salutai dando la buonanotte e scesi dall'auto. quando entrai in casa sentii l'auto andare via.

First LoveWhere stories live. Discover now