First Love

Capitolo 20

cerco il numero di Jennifer nella rubrica e poi inizio a scrivere il messaggio

"ehi Jen"

inizio con un semplice saluto, per assicurarmi che lei mi risponda. aspetto qualche minuto poi dieci minuti. mi ha promesso che ci saremmo sentite per telefono, qual è il problema questa volta? sono sempre stata una maniaca in queste cose, non ho mai accettato che qualcuno mi rispondesse con più di qualche minuto di ritardo.

finalmente il mio telefono squilla

"ciao Marti"

probabilmente non si è nemmeno accorta che il messaggio lo ho inviato più di mezz'ora fa.

"ora ti scrivo la storia. okay?"

"okay" mi risponde.

prendo fiato e inizio a scrivere come una pazza. non tralascio nessuno dettaglio, e chi può mai dimenticare quei momenti? mentre scrivo vedo che Jennifer non rimane mai online per più di due minuti. adesso sono veramente curiosa di conoscere la sua vita, e i suoi problemi che la affliggono ogni giorno a scuola. rileggo il mio cosiddetto poema per ben due volta e glielo invio

"ma quindi eri tu la ragazza della rissa?"

"si"

"wow...questa storia è davvero pazzesca. ora capisco perchè quel giorno avevi quell'espressione innamorata! e ora che ho visto il ragazzo..bhè ti capisco eccome."

"cosa dovrei fare secondo te?"

"devi continuare a vederlo, magari non solo nei corridoi della scuola. organizzate qualcosa e uscite insieme, potreste trovarvi davvero bene. e poi ragazza mia, se lui ti ha difeso da quei ragazzi ci sarà un motivo, non credi?"

in parte ha ragione. ci saranno stati almeno quindici ragazzi intorno a me quel giorno e nessuno di loro aveva preso le mie difese, tranne lui.

"non so Jen... uno come lui non uscirebbe mai con una come me. probabilmente mi sto creando delle fantasie che con esistono." mi alzai dal letto e andai allo specchio. fissai la mia immagine finchè il telefono non mi vibrò in mano.

"ti conosco da poco ma credo che tu sia la ragazza perfetta per lui"

So che dice queste cose solo per farmi contenta... non so più cosa risponderle, così la ringrazio e la saluto.

Sono ancora davanti allo specchio e guardo la mia immagine riflessa. cosa poteva mai piacergli di me?