Capitolo 36

831 70 2
                                    

Il corridoio delle classi terze era quasi vuoto, come al solito, e questo mi permetteva di vedere la sua classe.
Lui non era appoggiato al muro, n'è alla porta n'è fuori dalla mia classe.
Prima che potessi farmi altre fantasie del tipo "non è venuto a scuola per vedermi" una mano si poggia sulla mia spalla.
È calda, morbida e sento il suo profumo.

-ciao Marti- la sua voce è leggermente roca. deve essersi preso un raffreddore o qualcosa del gente sotto la pioggia.

-ciao Leo- Jennifer si è allontanata, e come al solito si è posizionata accanto alle scale.
Sono io la prima a parlare

-devo chiederti una cosa- mi lancio. Non sono pronta ad un rifiuto questo è ovvio, ma se dovesse succedere potrei accettarlo. potrei.

-anche io- dichiara lui.

Sono incuriosita da cosa lui debba dirmi ma continuo

-vorrei...vorrei sapere cosa è significato per te quel bacio.-

-ti correggo. quei baci. erano due.- puntualizza -è la stessa cosa che avrei voluto chiederti. ieri quando mi hai scritto avevo paura di essere troppo...come dire...-

-impulsivo- dico io, ricordandomi le parole di Carolina

-esatto! Per questo non ho continuato a scriverti ieri...volevo parlarti di persona.- si morde un labbro. È così perfetto. Così dolce. Prova le mie stesse sensazioni.

-bhe..è esattamente quello che pensavo io...ma visto c'è non rispondevi pensavo che per te non era significato nulla quel bacio...quei baci..scusa-

-come potrebbe non avere significato? È stato il giorno più bello della mia vita- detto questo si avvicina a me. prende il mio viso fra le mani e mi bacia. non immagino l'espressione di Jennifer, o quella degli altri ragazzi nel corridoio. ma che m'importa di loro.
io sto bene con lui.
La campanella suona e lui si allontana, ma non troppo.

-ci sentiamo dopo?- mi prende una mano. la mia espressione dice tutto.

-non vedo l'ora- gli rispondo.

Le nostre mani si lasciano e io torno alla realtà. raggiungo Jennifer sotto gli occhi di quei pochi che hanno visto il bacio.

-è stato emozionante lo sai?- mi dice mentre scendiamo le scale

-non dirlo a me- devo essere ancora ipnotizzata perché sbaglio porta della mia classe. Jennifer mi trascina via prima di fare una figuraccia.

-grazie- sussurro.

-figurati-

Raggiungiamo il nostro banco. appena mi siedo incrocio le braccia e appoggio la testa.

Era stato il giorno più bello della sua vita.

First LoveWhere stories live. Discover now