Capitolo 2

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Le indicazioni ricevute da Seth si rivelarono corrette. Arrivai al palazzo di proprietà del college in meno di dieci minuti. Una delle cose che mi piaceva per la privacy era il blocco con codice anche per le stanze, oltre che per la porta d'ingresso, invece tutto il resto era condiviso. Le mie compagne di stanza erano amiche dai tempi del liceo ed erano molto simpatiche e cordiali: Zara Jones e Phoebe Hawkings. Appena arrivata mi avevano accolta calorosamente, poi notarono le mie ciabatte con le calze ancora bagnate e mi chiesero cosa fosse successo. Così, mentre disfacevo le valigie nella mia stanza singola, raccontai loro la mia disavventura per arrivare qui. 

Quando feci riferimento a Seth, i loro occhi si spalancarono. 

A quanto pare, Seth Nixon, così si chiamava, era estremamente conosciuto per la Confraternita che stava dirigendo e per la sua capacità innata di saperci fare con le ragazze. Mi dissero che lui e i suoi migliori amici erano tra i più conosciuti del campus e che, per quanto fossero popolari, nessuno era mai riuscito a conoscerli fino in fondo e questo era abbastanza sospetto. In quella giornata, oltre ad aver sistemato la mia stanza, mi ero fatta una lunga doccia e poi avevo cenato con loro per conoscerci meglio. Raccontai un po' di me e del motivo del mio trasferimento dopo un anno alla Columbia. Quando toccai il materasso i miei occhi si chiusero senza tanti problemi.

La mattina successiva mi svegliai con energie che il giorno prima mi sarei sognata anche di immaginare. Mancavano due giorni all'inizio delle lezioni e non vedevo l'ora di scoprire tutti gli angoli di questo college. Zara e Phoebe si erano proposte di farmi fare un giro, così, dopo aver preparato colazione per tutte e tre, ci preparammo ed uscimmo dall'appartamento.

«Studi Economia, giusto?» Chiese Zara.

Annuii.

«Bene. Quello sarà il tuo edificio. È uno dei principali di tutto il campus.» Disse, indicando davanti a sé. Conoscevo bene quella struttura dato che l'avevo vista nelle varie foto.

Mi fecero vedere le zone dove potevo studiare e mi consigliarono la libreria principale. Altri luoghi che mi consigliarono furono principalmente per il cibo. Poi, ci fermammo in uno Starbucks per prendere qualcosa da bere.

«Devi sapere che ogni volta che sei con Pheebs lei ti trascinerà qui solo per lui.» Zara sussurrò l'ultima parola, indicando di nascosto alle mie spalle.

Mi girai titubante di essere scoperta e vidi un ragazzo con la divisa della catena mentre puliva un tavolo e chiacchierava con due ragazze seduto in un altro. Era bello, non lo negavo. Biondo, occhi azzurri, quando sorrise spuntò anche una fossetta sulla guancia e dalla maglietta a maniche corte e dall'abbronzatura delle braccia potevo presumere che facesse qualche sport.

Phoebe sbuffò e poi disse. «Si chiama Nate West e gioca nella squadra di tennis del college. Non ho mai avuto il coraggio di chiedergli di uscire perchè insomma...guardalo.»

«L'ho visto. E vedo anche te, Phoebe. Non dovresti farti questi problemi.»

Zara e Phoebe erano due ragazze semplici e belle. Entrambe con capelli castani, Zara tenuti corti e sbarazzini mentre Phoebe li aveva lunghi e lisci. Il volto di Zara era ovale e puntellato sul naso a patata da qualche lentiggine e aveva dei grandi occhi scuri avvolti da lunghe ciglia; Phoebe aveva il volto più squadrato, naso dritto e sottile, e gli occhi chiari risaltavano grazie ai capelli.

«Sei un tesoro ma credo preferisca le bionde.» Disse amareggiata. «Tipo, tu sei esattamente il suo tipo.»

«Be', tu potresti essere l'eccezione alla regola.» Ammiccai con un mezzo sorriso.

Scoprii poi che Zara fosse fidanzata dallo scorso anno e che proprio quella sera sarebbe andata da lui. Alla mia destra c'era una grande vetrata e i miei occhi vennero catturati da alcune persone in strada. Un gruppo passò vicino al vetro e tra questi intravidi Seth. Poco dopo la porta si aprì e il locale si riempì delle loro voci.

Avenging AngelsWhere stories live. Discover now