Capitolo 9

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L'ultima volta che mi ero addormentata e risvegliata serenamente e con un sorriso stampato in faccia, non avevo idea a quanto risaliva. Non che mi svegliassi triste, ma era da molto che non mi sentivo così elettrizzata di iniziare la giornata e, per quanto non volessi ammetterlo, il mio umore stava ancora dipendendo dall'uscita fatta con Seth la sera prima. 

Era una serata tranquilla, in cui entrambi avevamo scoperto elementi fondamentali di ciascuno, e mi ero trovata molto bene con lui. Ero anche consapevole che quell'uscita non significasse nulla. Lui stuzzicava e faceva battutine ma non era interessato a me, per cui presi quell'uscita come un semplice incontro tra nuovi amici. 

«Sei molto sorridente.» Notò Zara.

Stavamo facendo colazione. Phoebe aveva preparato dei pancake proteici favolosi, dato che dopo saremmo andate in palestra. 

«Lo so.» Alzai le spalle. «Mi sono svegliata bene.»

«Mh.» Phoebe strinse gli occhi, puntando la forchetta verso di me. «E per caso questo sorriso ha il nome di Seth Nixon

Ruotai gli occhi ma feci fatica a reprimere un sorriso. 

«Ancora non ci hai detto con chi sei uscita ieri.» Ammiccò Zara, spalleggiando l'amica. «Sono più che certa che non sia stato con Cornelius.»

«Era Seth.» Dissi e vidi i loro volti illuminarsi con grandi sorrisi maliziosi. «Ma non fatevi strane idee. Non c'è stato nulla. Era solo un'uscita tra amici.»

«Ma perchè sei uscita con lui e non con Cornelius?» Domandò Phoebe.

Tagliai l'ultimo pancake e mi mordicchiai il labbro sentendo un'onda di senso di colpa travolgermi.

«Cambio di programma.» Mugolai prima di infilarmi in bocca un pezzo ci pancake.

Loro si guardarono incerte ma non fecero altre domande. Anzi, l'attenzione si spostò completamente su Halloween e su come vestirci. Mancavano ancora molti giorni alla festa ma loro volevano indossare un vestito di gruppo, insieme a me, e iniziarono a proporre delle idee per poter recuperare gli abiti in tempo.

Terminata la colazione, mi preparai per la palestra. Non avevo idea se avrei beccato Seth ma nel dubbio mi infilai i migliori leggings sportivi che avevo. 

Una volta in palestra, come prima cosa, andammo sui tapis roulant.  Fu più forte di me ma lo cercai, svolazzando gli occhi di qua e di là, purtroppo non c'era. Uffa. Avevo anche messo il top push-up. Una parte di me era sicura l'avrebbe trovato qui, forse perchè anche la scorsa volta era qui nello stesso orario. 

Mi stavo quasi per arrendere quando vidi sulla parete a destra, un'apertura per delle scale che scendevano, due persone salire. E quei due erano proprio Seth e Chen. Non doveva scherzare quando aveva detto che erano cresciuti insieme. Condividevano molto insieme. Non avevo idea di cosa ci fosse al piano inferiore ma qualcosa doveva pur esserci dato che i capelli di Seth, bloccati con un'adorabile mollettina, erano bagnati e anche la fronte era imperlata di sudore. Indossava una maglietta termica a maniche corte e pantaloncini per allenarsi. Chen invece aveva una maglietta nera su cui si intravedevano le macchie di sudore sulla schiena e sul petto. Stavano parlando e si stavano dirigendo verso i macchinari utilizzati principalmente dai ragazzi. 

Forse lo stavo fissando troppo. Dovevo guardare altrove. Si, avrei dovuto farlo. Ma non ci riuscii. E lui girò la testa. 

Un calore colpì il mio ventre quando incrociai di botto i suoi occhi e abbassai lo sguardo sul quadrante del tapis roulant, facendo finta di niente. 

Perchè deve sempre beccarti a guardarlo? Perchè non riesci ad essere discreta?

«Uh, arriva il tuo boy.» Mormorò Phoebe.

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