3. La discussione di dottorato

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Quella notte non aveva chiuso occhio, e a nulla erano serviti tutti i rimedi che aveva provato, più ortodossi e non.
Se il matrimonio che si era celebrato il giorno prima lo aveva atteso dal momento in cui si era donata a William, e quindi da cinque anni circa, quello della sua discussione si era anch'esso fatto attendere per un discreto lasso di tempo: tre anni. Margot aspettava quel giorno da esattamente tre anni... E ora che era arrivato? Era terrorizzata, come sempre.

Se i rimedi non erano serviti a nulla, lo stesso valeva per le parole di conforto che le aveva rivolto William, che a quell'ambiente apparteneva da anni e che sicuramente conosceva bene ciò di cui parlava: da quello step vi era passato anche lui, anni e anni prima, e vi aveva a sua volta visto passare molte persone, ogni qual volta era stato nominato membro della commissione, o ancora, tutte le volte che lui stesso vi aveva presentato un suo dottorando.
Eppure Margot non riusciva a farsi tranquillizzare stavolta, continuando a ripetere che il capitolo sei le faceva schifo, che il dodicesimo le pareva essere sconclusionato, e che al diciottesimo aveva dimenticato di citare una fonte importantissima.

« Se ne saranno accorti tutti e domani mi faranno nera. »

Aveva ripetuto per tutto il giorno, sebbene lo stesso William avesse letto il suo lavoro per avere almeno un'idea di quello di cui parlava, per darle qualche dritta su eventuali sviste in caso di necessità (cosa non del tutto legale o corretta ma questi sono trascurabilissimi dettagli), e di tutti gli strafalcioni cui alludeva Margot non vi aveva trovato alcuna traccia, ed anzi, le aveva pure detto che formalmente parlando era inattaccabile.
Ciò che preoccupava Margot, tuttavia, era qualcos'altro: e se la storia si fosse ripetuta? Se era quasi stata espulsa sette anni prima per una relazione che non aveva mai nemmeno avuto, cosa sarebbe potuto succedere adesso che proprio 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 era diventata ufficialmente il suo coniuge? Sarebbe stata penalizzata per questo? Sarebbero partiti tutti dal presupposto che non Margot Duvall, bensì 𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑊𝑖𝑙𝑙𝑖𝑎𝑚 𝐵𝑎𝑙𝑑𝑤𝑖𝑛, avrebbe ovviamente ottenuto quel titolo senza neanche esserselo dovuto sudare poi troppo, grazie alla posizione del marito? E le avrebbero reso dura la discussione, per questo?
Neanche aveva osato sottoporre un simile dubbio all'attenzione di Will, troppo timorosa di finire a discuterci nel caso in cui lui l'avesse preso come un attacco senza capire che i timori della ragazza erano altri. Naturalmente sapeva che era tutta farina del suo sacco, che da parte di lui non vi era stata assolutamente nessuna intercessione, ma preferì tenere quella paura per sé... di discussione ne avrebbe già avuta una l'indomani, non ne avrebbe retta una anche col suo neo-marito.

« Okay... »

Si era allora limitata a rispondere verso la fine della giornata, senza esserne per nulla convinta e schioccando all'uomo un bacio sulla guancia per fargli capire che la questione poteva dirsi chiusa, che aveva apprezzato il suo sostegno, e per fargli pensare che gli credeva. William tuttavia, che la conosceva anche fin troppo bene, se ne era accorto che continuava ad esserci qualcosa che non andava e che continuava a preoccuparla, ma alla fine andarono a dormire con la speranza che il giorno dopo sarebbe andato meglio.

***

Nel Grande Anfiteatro della Columbia quel giorno vi erano soltanto pochi intimi da parte di Margot, più qualcuno dei colleghi suoi e di Will che erano andati ad assistere un po' per curiosità, un po' per darle anche del supporto. Lei non aveva voluto che fosse una discussione in pompa magna, per quello aveva già dato col matrimonio, esaudendo i megalomani desideri di sua madre che aveva voluto una cerimonia tanto sfarzosa di maniera che potesse essere vista anche dalla luna, a momenti. La discussione invece no, era dominio di Margot e solo di Margot, e così la ragazza non aveva voluto sponsorizzarla più di tanto, lottando per quella riservatezza e discrezione che da sempre l'avevano caratterizzata.

The Royal TragedyWhere stories live. Discover now