23. Visita a sorpresa

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L'incessante scampanellio al maestoso portone di ingresso, quel sabato pomeriggio, aveva ridestato lo stato di quiete al quale i due neo-sposi si erano concessi nel salone della loro residenza newyorchese dopo una settimana di duro lavoro. Will aveva iniziato a tenere d'occhio le attività di Margot per accertarsi che la fanciulla seguisse le prescrizioni di riposo della dottoressa Butler, e lei dal canto suo, per par condicio gli aveva imposto di non lavorare al weekend salvo casi eccezionali così da potersi godere insieme il meritato riposo.
Eccoli allora adagiati sul divano a guardare un film per il quale avevano battibeccato almeno un'ora incapaci di trovare un accordo, con ancora riposta sul tavolino della sala la lettura alla quale l'uomo si stava accingendo prima di quel progetto condiviso: l'imbarazzante tomo sulle "posizioni consigliate" per favorire una gravidanza, che Margot tendeva sempre a guardare di traverso domandandosi perché William dovesse essere così... così.
Questo il contesto che il campanello, premuto con ossessiva insistenza, aveva interrotto nella quotidianità della neo-famiglia Baldwin-Duvall (perché sì, oramai il cognome nel quale William si identificava era quello a tutti gli effetti).

« Dobbiamo assumere una governante appena abbiamo del tempo libero. »

Disse Margot sbuffando mentre si alzava per andare ad aprire, mentre Will le rispondeva affermativamente quasi in maniera distratta, mettendo in pausa la riproduzione del film così da non perdersi nulla.

❝ Che palle, non si può mai stare tranquilli. ❞

Fu l'unico pensiero che borbottò mentre Margot, totalmente dall'altro lato dello sconfinato pianoterra della casa, si apprestava ad aprire la porta trovandosi dinnanzi un'enorme sorpresa: suo padre, che evitava oramai da settembre – come sua madre, del resto – con aria piuttosto concitata davanti a lei.Ringraziò mentalmente che il film fosse cominciato da poco e che lei e Will non avessero dunque avuto il tempo di fare nulla di sconveniente sul divano, poiché altrimenti quello sì che sarebbe stato imbarazzante.

« ... Papà? Ma che ci fai qui? »

Domandò dunque sorpresa, senza aspettarsi minimamente quella visita. Aristotle Duvall, dall'alto della sua possente stazza, si guardò intorno come a studiare quella residenza che in fin dei conti non aveva mai visitato prima di allora, per poi guardare sua figlia con aria a dir poco stralunata.

" Che ci faccio qui? Sono quasi due mesi che non rispondi al telefono! Sei diventata totalmente pazza?! Alla fine sono venuto personalmente ad accertarmi che fossi ancora viva! „

Le rispose con la sua solita aria a metà tra l'autoritario, la voce grossa, ma anche il preoccupato, per poi tradire un verso difficile da inquadrare.

" Dunque è qui che abitate... carino. „

Beh, "carino". Carino, detto da Aristotle Duvall, era quel tipo di complimento che voleva tradire la maestosità di quella Real Estate da 60 milioni di dollari senza tuttavia dare a William la soddisfazione di riconoscergliene il merito. Margot sospirò.

« Sai benissimo che sono viva, mi hai su Instagram e non ti ho bloccato. »

Ma Aristotle la guardò alzando un sopracciglio, come a domandarle tacitamente se avesse davvero appena detto una simile sciocchezza. Instagram? Adesso i rapporti con i figli si coltivavano su Instagram? Che assurdità per un uomo all'antica come lui!

" Mi fai entrare o continuiamo questo melodramma che stai recitando da settembre? „

Domandò poi, impaziente da un lato di parlare a sua figlia con calma, e dall'altro di vedere quella regal residenza urbana in anteprima (rispetto a Chantal, poi! Al solo pensiero già gongolava). Margot si fece da parte guardandolo male, poiché a dire il vero non è che gli avesse ancora del tutto perdonato ciò che aveva fatto al suo povero pianoforte, tuttavia il reale motivo per cui era sparita con i suoi genitori era stata l'orribile discussione con la quale si erano congedati: Chantal contrariata dal fatto che sua figlia non l'avesse ancora resa nonna, e Aristotle che, assente, non aveva fatto nulla per farla ragionare.
Fu quando il pater familias varcò la soglia di casa che anche William fece la sua entrata in scena dal salone, per capire chi fosse a fare tanto rumore all'ingresso di casa sua. Quando si trovò davanti il suocero senza alcun preavviso, per poco non gli venne un colpo apoplettico.

The Royal TragedyWhere stories live. Discover now