10. Test di gravidanza n. 1

11 2 0
                                    

𝐿𝑎𝑠𝑡 𝑑𝑎𝑦𝑠 𝑜𝑛 ℎ𝑜𝑙𝑖𝑑𝑎𝑦, 𝑒𝑛𝑑 𝑜𝑓 𝐴𝑢𝑔𝑢𝑠𝑡.

❝ Margot, ti decidi a uscire da quel bagno? Guai a te se lo leggi prima di me! ❞

Margot aveva sempre avuto problemi ad affrontare le sue paure, e nonostante fosse ormai divenuta una donna a tutti gli effetti, nulla era cambiato. Fare quel test voleva dire dover affrontare un responso definitivo, e non era sicura d'esserne pronta... anzi lo sapeva: non era pronta ad un no. Però il ritardo c'era, quindi perché essere pessimisti? Beh, perché se si fosse illusa e avesse scoperto che nessuna vita stava crescendo dentro di lei, ci sarebbe rimasta davvero male. Doveva proteggersi, in qualche modo.
Ci aveva messo un po' allora per trovare il coraggio di utilizzare quei tre test che avevano acquistato per confutare ogni dubbio, seppur provvisoriamente. Ci aveva messo un po' per prenderli in mano. Ci aveva messo un po' per utilizzarli. Ci aveva messo un po' per uscire, quando la voce di William l'aveva riportata alla realtà. No, non avrebbe atteso quei due minuti chiusa lì dentro da sola, da un lato perché non sarebbe stato giusto nei suoi confronti, dall'altro perché non aveva il coraggio di affrontare da sola un esito tanto importante. Era una delle prime occasioni quella, in effetti, in cui Margot poteva contare sull'appoggio dell'uomo concessole alla luce del sole, concessole completamente, e di sicuro non vi avrebbe rinunciato.

« Mamma mia, quanto rompi! »

Lo prese allora in giro con leggerezza uscendo dal bagno coi tre stick in plastica stretti nelle mani, dissimulando tutta la preoccupazione e l'ansia che stava provando e andandoli a posare sul tavolino della stanza proprio davanti al divanetto, sul quale si sedette subito dopo con grazia, con quella sua solita eleganza che tradiva da sempre senza il minimo sforzo. William la seguì a ruota, molto più entusiasta di lei.

❝ Chissà se è maschio o femmina! ❞

« Will... »

❝ Cosa? ❞

« Non farti film prima del dovuto, dai... »

❝ Due settimane di ritardo, su! Oddio... pensa se fossero due gemelli! ❞

« Will... »

❝ Magari un maschio e una femmina! ❞

« Will. »

Se William non riusciva a capire come mai Margot non volesse illudersi di un responso positivo, Margot da parte sua non riusciva a capire come il marito potesse esserne così certo. Il loro vociare fu interrotto da un tic, quello del test digitale, che fu il primo a rendere il suo responso:

𝙉𝙤𝙩 𝙥𝙧𝙚𝙜𝙣𝙖𝙣𝙩.

Si poteva leggere chiaramente sul minuscolo display. Margot non reagì, rimase immobile come una statua, mentre l'espressione di William si aggrottò in maniera quasi oltraggiata quando prese lo stick in mano per leggere meglio.

❝ Vabbè, questo era falsato. ❞

Decretò quasi come se gli fosse stata arrecata una grave offesa, per poi volgere la propria attenzione agli altri due test, che pian piano mostrarono a loro volta le lineette che cominciavano a prendere forma. Una sola linea. Entrambi.
Nessuno dei due parlò per qualche istante, perché Margot glielo aveva detto di non illudersi, glielo aveva detto di non farsi film, e sebbene lei stessa avesse evitato di fantasticarci sopra, inutile dire che quel responso l'aveva proprio buttata a terra... chissà William, allora, che a quella gravidanza ci aveva creduto veramente.

« Ecco. »

Disse allora, semplicemente, battendo le mani sulle proprie gambe come a sminuire quel risultato, come a celare la delusione che le aveva arrecato, rivolgendogli un sorriso forzato e per nulla sentito ma che si sentì in obbligo di concedergli, poiché dal momento che quella che doveva essere incinta era lei e non lui, se non lo era allora questo voleva dire che quella in difetto era lei, che la colpa era sua. Oh sì, si sentì colpevole da morire, come macchiata da un'orribile colpa: quella di aver appena infranto i sogni da genitore del marito.

❝ Ma il tuo ritardo... ❞

Disse soltanto William, ancora incredulo dinnanzi quel responso. Margot fece spallucce.

« Sarà lo stress... o la mancanza della pillola... non so. »

E poi non disse più nulla. Nessuno dei due disse più nulla per un bel po'.
Solo dopo un intervallo di tempo che parve durare un'eternità Margot, il cui sguardo si era perso a fissare il vuoto per tutto quel frangente, poté percepire la mano di William prenderle la sua posata ancora sulle gambe. Ci era voluto un bel po' persino a lui per riprendersi.

❝ Ci riproveremo, okay? ❞

« ... Okay. »

E proprio il giorno dopo, quasi come fosse uno scherzo del destino che voleva burlarsi di lei per puro diletto, quel ciclo latitante da ben due settimane tornò a farle visita.

The Royal TragedyWhere stories live. Discover now