18. Mi dai una mano?

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Metà ottobre.

⊰ I motivi potrebbero essere molteplici, dal più banale a qualcosa di più importante, avete fatto bene a prendere appuntamento. ⊱

Margot aveva insistito con la sua ginecologa affinché le raccomandasse una dottoressa più specializzata che fosse donna, perché l'idea di rapportarsi alla propria intimità con un uomo per lei era sempre stata impensabile. Anzi, proprio non capiva come qualcuno potesse scegliere di sottoporsi a determinate visite proprio con un medico uomo: lei era sempre stata particolarmente pudica, era vero, ma un'idea del genere la metteva profondamente a disagio. Ecco allora che le era stata consigliata la dottoressa Butler, che si sarebbe occupata delle analisi circa il tasso di fertilità su di lei quanto su William. La sola idea le causava un senso di frustrazione non indifferente: doversi sottoporre a simili esami perché era talmente difettosa da non riuscire nemmeno a fare la cosa più naturale del mondo... un bambino. Perché sì, lo sapeva che il problema era lei, dopotutto quella a cui si era totalmente sballato il ciclo da quando aveva smesso di prendere la pillola non era mica William.
Interagì il meno possibile con lei, e la donna se ne accorse sebbene facesse finta di nulla, lasciando che fosse Will a farsi carico delle spiegazioni da fornire, delle risposte da dare. Margot, dal canto suo, era come assente: stava rifiutando quella situazione con ogni fibra del suo essere, ed il solo pensiero di doversi rivolgere ad un medico per avere spiegazioni circa una cosa tanto naturale le infondeva un enorme malessere. Il terrore che il problema potesse essere qualcosa di grave, poi, non poteva che seguire.

⊰ Alla signora faremo un prelievo. Per quanto riguarda lei invece, serve un campione di sperma. ⊱

Le sentì dire poi, e non poté trattenersi dallo sbuffare. Considerando che quella era una delle rarissime interazioni che aveva concesso loro da quando aveva messo piede in quella stanza, entrambi si voltarono a guardarla perplessi, come ad attendere una spiegazione.

« La storia più vecchia del mondo: io donna devo farmi ficcare un ago chissà dove, mentre lui uomo... beh. »

E non terminò la frase dal momento che l'epilogo era piuttosto ovvio. Will aveva deciso di cogliere quella puerile lamentela con bonarietà, rivolgendole un sorriso quasi sollevato dal fatto che, seppur con aria polemica, per lo meno aveva un po' sdrammatizzato la cosa, la dottoressa invece sospirò.

⊰ La natura sta sempre dalla parte degli uomini, non lo sapeva? La dice già lunga il fatto che è la donna a partorire con dolore. ⊱

Però, che tatto..! Margot sbuffò di nuovo.

« Certo, se riesce ad arrivarci a quello stadio. »

Rispose seccata, ed in effetti la dottoressa Butler si morse la lingua mentre William le rivolgeva un'occhiataccia per il fatto di star rischiando con simile negligenza di scoperchiare il vaso di Pandora.

⊰ Siete qui per questo... per arrivarci. Signor Baldwin, si occupa di fornirmi il campione mentre faccio il prelievo su sua moglie? ⊱

Stavolta però fu William ad arricciare le labbra, trasmutando nel giro di un momento la sua espressione quasi in quella di un bambino che aveva difficoltà per qualcosa.

❝ Sa, a tal proposito, mi domandavo... ❞

Iniziò a dire cercando le parole giuste per formulare la singolare richiesta che aveva in mente. Nel vederlo così Margot si agitò un po', poiché conoscendolo sapeva bene che quando tradiva quell'aria non si prospettava mai nulla di buono. Si mise allora più rigida sulla sua sedia, guardandolo con un sopracciglio alzato, in attesa di conoscere la scelleratezza che sicuramente era lì lì per pronunciare... si salvi chi può.

The Royal TragedyOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz