The Royal Tragedy

25. Colpo basso I

𝗩𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝘃𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗻𝗻𝗶 𝗮 𝗱𝗶𝘀𝘁𝘂𝗿𝗯𝗶 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗽𝗲𝗿𝗰𝘂𝗼𝘁𝗲𝗻𝗱𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗼𝘁 𝗻𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗶 𝗺𝗲𝘀𝗶. 𝗡𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗹𝗶𝗰𝗶𝘁𝗶 𝗮 𝘁𝗲𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝘁𝘂𝗿𝗯𝗮𝗿𝗲, 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗲𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝘂𝘀𝗼 𝗳𝗹𝘂𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗼 𝗮 𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗲 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗼𝘁 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗽𝗼' 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲. 𝗣𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗼 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗶, 𝗺𝗮 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶, 𝘀𝗲𝗯𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗿𝘂𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘂𝗻 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗧𝗪 𝗹𝗼 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼: 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘂𝗺𝗶𝗯𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗹'𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗯𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗴𝗼𝘁 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗿𝗮𝗲𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗲𝗱 𝗲̀ 𝗲𝘃𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗱𝗼𝗽𝗽𝗶𝗼 𝗮𝘀𝘁𝗲𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼 (**), 𝗱𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘀𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗱𝗶𝘀𝘁𝘂𝗿𝗯𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗲𝘁𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗻𝗾𝘂𝗶𝗹𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗺𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗹𝗲𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗿𝗮𝘀𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗶𝗹 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗲̀ 𝘁𝗿𝗶𝗴𝗴𝗲𝗿 𝗳𝗿𝗲𝗲.

𝐺𝑖𝑜𝑣𝑒𝑑𝑖, 18 𝑛𝑜𝑣𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒

⊰ Se i livelli [di progesterone] sono troppo bassi prima ancora di rimanere incinta, lo stesso concepimento potrebbe essere difficoltoso. Se si ha un ciclo mestruale irregolare, è meglio sottoporsi a un test ematico per tenere monitorato l'ormone.Il controllo dei livelli di progesterone è anche importante per verificare l'efficacia di eventuali terapie per la fertilità, che spesso prevedono una somministrazione aggiuntiva di questo ormone, tanto importante per il concepimento. ⊱

Avvertiva un leggero mal di testa mentre continuava a torturarsi leggendo articoli del genere sul suo MacBook durante i test di metà semestre del suo corso: "un normale effetto collaterale della cura", così le aveva detto la dottoressa Butler. Leggeva e rileggeva, e ogni tanto si estraniava guardando un punto fisso nel vuoto. Non si era nemmeno accorta che ad esser rimasta nell'aula era solamente un'unica, ultima studentessa, che non aveva ancora terminato il suo esame... il cui tempo era anche già scaduto, a volerla dire tutta, ma Margot non si era accorta nemmeno di questo. Fissava il monitor del computer senza vederlo realmente, quasi in trance, ritagliandosi un breve, agognato, istante di pace lontana dal suo personale inferno. Erano passati solamente cinque minuti dall'ultima volta che aveva guardato l'orologio, notando che mancava ancora mezz'ora allo scadere del test, lanciando una rapida occhiata all'aula ancora quasi piena. Solo cinque minuti. Era stato solo cinque minuti fa.