I nuovi compagni

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Aprii la porta, con Karma al mio seguito.
La classe era più grande di quelle dell'edificio principale, ma molto più vecchia e tenuta male.
C'erano una trentina di ragazzi, tutti diversi, ma tutti felici: da una classe di emarginati non mi aspettavo una umore del genere.
"Hey, ciao, Karma!...Ehm...Ciao...?"
Un ragazzo dai capelli azzurro cielo e gli occhi dello stesso colore gli era andato incontro. Sembrava simpatico e docile, ma c'era qualcosa in lui che...Mi faceva venire la pelle d'oca.
"Sono y/n! E tu?" "Io sono Nagisa!" Sorrise e poi tornò al suo posto.
"Forza, Karma, y/n, ai vostri posti!" Quella voce...
"Korosensei!" Mi inchinai alla maniera giapponese.
"Buongiorno, y/n. Spero ti troverai bene qui."
"Lo spero anche io, prof-bersaglio..." Ridacchiai e feci per chiedergli dove sedermi, ma Korosensei mi bloccò. "Y/n, presentati alla classe, ti va?"
Non mi andava, ma lo feci lo stesso: mi recai alla lavagna e raccontai un po' di me:
"Ciao a tutti! Io sono y/n, il mio cognome è Suzuki e...Sono stata mandata qui perché mi hanno beccata a graffittare il muro della Kunugigaoka." Mentre parlavo di altro, mi accorsi che Karma era fermo con il viso appoggiato sul mento: mi fissava in un modo un po' strano, e mi imposi di lasciare stare il ricordo della sua mano sulla mia schiena...
"Molto bene, y/n. Puoi sederti...Là in fondo, decidi tu se vicino a Karma oppure no."
Mi diressi spedita verso di lui, e per un momento non credetti alla mia fortuna.
Subito si girarono un paio di persone: un ragazzo con un taglio cortissimo, con un espressione un po' allarmante: mi guardava fisso e mi mise in agitazione. Karma sospirò e mi disse: "Lui è Okajima. Ignoralo, è un pervertito incredibile, sposerebbe anche un pezzo di legno. Non che tu lo sia, eh?..." Lì sorrise imbarazzato. Poi proseguì: "Alla sua destra c'è Terasaka, uno stupido incredibile, e poi la sua cricca. Ecco, là in fondo ci sono Kayano e Nagisa, Rio, Maehara, Sugino e Isogai. C'è anche-" Lo interruppi, incuriosita:
"Cos'è quella scatola nera con su una faccia?"
"Chi è, forse. Lei è Ritsu."
Mi stupii. Ritsu si "girò" e mi disse: "Ciao! Io sono Ritsu. Tu devi essere y/n! Benvenuta!"
"Ehm...Grazie."
Korosensei, dopo aver aspettato che Karma finisse di dirmi i nomi, si girò e scrisse una parola sulla lavagna: "愛の詩", "poesie d'amore".
Guarda caso!...
Avevo decisamente preso una bella cotta per Karma. Oh, no.

Kiss me or I'll do it Onde histórias criam vida. Descubra agora