Pancake - Lui

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Il clangore delle padelle mi svegliò. Un profumo dolce di pancakes alti giapponesi mi raggiunse e mi fece annusare l'aria, con lo stomaco che brontolava.
Aprii gli occhi e mi sollevai seduta, spaventata.
Dove mi trovavo?
Era una camera spaziosa, dipinta di caldi colori pastello. Ero nel lato destro di un letto matrimoniale con materasso e coperte morbidissimi.
Un gattino dagli occhi gialli e il pelo nerissimo saltò sul letto, e iniziò a strusciarsi contro di me e a far le fusa. Io non ho un gatto...
Poi il mio cervello iniziò a fare il download parziale dei ricordi della sera prima.
Tutto questo...Dall'arrivo nella sezione E, fino a Karma che mi faceva addormentare...
Era tutto un sogno?
'Mi sono innamorata di nuovo del mio primo ragazzo Sono una sfigata.'
Il mio cuoricino si spezzò in due.
Avevo 25 anni, non 14.
Però...Il mio cervello mi ricordò qualcosa. Sollevai di scatto la mia mano sinistra. Scoprii due cose: la prima, che funzionava perfettamente, la seconda...
Al dito anulare avevo un anello meraviglioso.
Un cerchio sottile di oro bianco, con un solitario al centro, circondato da piccoli brillanti.
Di sicuro, chi me l'aveva regalato non era povero.
Avevo ricordi con lui: le uniche cose che mancavano erano il suo viso e il suo nome.

Dei passi risuonarono vicino alla camera. Una voce profonda ma gentile e accogliente mi raggiunse.
"Amore? Sei sveglia?"
La voce dell'uomo fece saltare il mio cuore.
Era incredibilmente familiare.
Ma non era lui.
No.
Il mio futuro marito entrò nella stanza.
Aveva capelli rosso scuro, una riga in parte che gli donava tantissimo e occhi dorati.
Era alto e con un portamento incredibilmente elegante, anche con il pigiama addosso.
Pantaloni della tuta e...Maglietta con lo scollo a V.
Mi sorrise, e il suo nome mi rimbalzò nella testa.
"Buongiorno, tesoro. Posso ridirti che sei carinissima la mattina?"
Spostai lo sguardo dalla mia mano a Karma, da Karma alla mano. Ripetutamente.
L'uomo mi sorrise.
Uscii dal letto, cercando di correre sulle ginocchia, e lo abbracciai. Lui non fece domande, ma mi strinse forte.
"Ti ho sognato stanotte..."
Gli raccontai tutto, riassumendo.
"Quindi ti sei sognata tutto l'anno di terza media?" Rise. "Beata te, rivivrei molto volentieri quei ricordi." Mi accarezzò la testa.
"Ti amo, futuro marito."
"Anche io, futura moglie."

Kiss me or I'll do it Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora