Pigiami

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Era meraviglioso.
Io e Karma eravamo lì nel bagno, a fissarci, io contro il muro, lui contro di me...
Mi perdevo nei suoi occhi.
Lui nei miei.

Mi accarezzava il viso con i pollici, gli occhi lucidi.
"Tu ti ricordi di me...Di me..."
Gli presi il viso tra le mani e sorrisi, quasi piangendo.
"Sì. Sì, sì, sì...Sì!" Non riuscivo a smettere di sorridere. Il mio sguardo era incatenato al suo.
"Karma Akabane, ti amo!"
I suoi occhi erano vitrei dalla gioia. Non capiva piu niente. Balbettava 'io...io...' finché non gli dissi qualcosa che suonò cosi stereotipato ma così bello:
"Baciami, coglione."
Lo avvicinai a me, euforica. Ero in una bolla di gioia, nulla di brutto poteva toccarmi.
Sentii Golden Hour riecheggiare nella mia testa, pensando al ballo nella sua camera.
Mi staccai e lo abbracciai, e poi iniziai a canticchiare la canzone sul suo collo, disegnando sulla sua schiena con il dito. Karma si unì subito e la sua voce mi riempì il cuore. La sapeva a memoria per me, e soprattutto cantava benissimo: aveva una voce profonda e melodica, di quelle che ti ipnotizzano.
"Canti bene."
"È perché ci sei tu. Se non ci sei canto come un procione schiacciato." Rise e io con lui.
"Non ci credo neanche a pagarmi."

Dopo dieci minuti di riunione finalmente iniziammo a metterci i rispettivi pigiami.
Proprio mentre io ero girata, perché Karma si stava mettendo i miei leggins corti, qualcuno bussò alla porta, e si sentì Kayano 'sussurrare': "Ma quanto ci mettono questi due? Sono morti in bagno?"
Mi girai di scatto e vidi Karma con la maglietta di JVKE, che gli stava perfetta a parte le spalle troppo piccole, e i miei ciclisti messi a vita bassa, con i boxer neri che si vedevano, tipo maranza.
Risi come una sciocca.
"Senti...Questi cosi sono poco elastici, non ho la vita stretta come te, eh?"
"Kayano, stiamo uscendo!" Gesticolai verso le sue gambe, cercando di farlo accelerare. Sillabai con le labbra 'muoviti!'
Si tirò su i pantaloncini, e sospirò, sussurrando: "Meno male che la maglia mi copre le palle..."
"Eh?" Mi girai perché non avevo capito.
"Nulla! Cioè, ho detto che...Stai bene!"
Presi il suo profumo e me lo spruzzai addosso. Mi seguì con lo sguardo, curioso.
Sorrisi e gli passai una mano sul braccio, facendogli venire la pelle d'oca. Quindi anche io gli faccio quell'effetto? Incredibile.

Di come reagirono gli altri due allo scambio, posso solo dire che risero altri 15 minuti a Karma.
Però, devo ammetterlo...Il lilla gli donava.

"Non ho più voglia di giocare..."
"Hai ragione, y/n" Mi rispose Nagisa. "Aspettate che mi metto il pigiama..."
"Anche io! Bagni prenotato!" Kayano corse al bagno, e Nagisa rimase lì impalato.
"...Dove mi cambio, Karma?"
"Vai in camera!"
Puffo annuì e se ne andò su.
"Perché non l'hai ancora detto a Kayano e Nagisa che ti ricordi di me?" Mi chiese, girandosi appena fu certo che non potessero sentirci.
"Perché voglio che lo capiscano da soli. Già lei ci guardava in modo strano, forse sembro più attaccata a te..." Guardai giù, timida.
"E lo spero, tesoro." Mi baciò sulla guancia.

Poco dopo, i due tornarono nel soggiorno, piangendo dalle risate. Quando riuscimmo a vederli, ci accorgemmo perché: avevano lo stesso pigiama in taglie identiche. Era una tuta intera morbidissima, completamente nera.
Ridemmo anche io e Karma, e lui mi disse, sottovoce: "Il tuo pigiama è comodo, posso tenerlo?"
Risi. Era la serata più bella della mia vita.

Kiss me or I'll do it Where stories live. Discover now